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• CAVALLO FAMOSO •
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50 volte il primo botox
Before I Go to Sleep

Trama: Mementa
Di Nicole Kidman, attrice che per almeno un decennio godeva di quasi tutto il rispetto possibile e veniva candidata all'Oscar un anno sì e quell'altro pure e infatti l'ha pure vinto, ma che ora, da quando il botox porella le entrato in circolo e le ha paralizzato la faccia, non ce ne frega davvero più nulla. Sono diversi film che ormai l'abbiamo lasciata lì, le passiamo accanto, lei allunga la mano con fare penoso per sfilarci qualche elemosina dicendo "Ero una brava attrice, ora sono in disgrazia, vedi il mio film con Nic Cage, vedi il mio film dove faccio la pipì addosso a Zac Efron, insomma vedi un qualche mio film, ti prego". E noi ci facciamo muovere a compassione - più che altro dal pensiero che è stata anni con Tom Cruise e la sua setta - e li vediamo quei film, ma poi ci pentiamo subito.
Di Colit Firth, forse l'attore più sopravvalutato della sua generazione, buono a mettersi i maglioni di natale divertenti ma di certo non a vincere un oscar solo perché ha balbettato bene, non ce ne frega davvero più nulla. D'altronde si sta scavando la fossa da solo, facendo solo film mediamente brutti, e anche quando viene coinvolto in produzioni più importanti - che messe a confronto con le altre, tipo quella del peggior film del 2013, o di quel brutto film con Reese o quello peggio con Emily, basterebbe che ci fosse il cestino del pranzo per essere definite più importanti - rimane sempre mediocre. L'ultimo Allen ancora non pervenuto, ma io già sono prevenuto.
Ecco, di questi due non ce frega davvero più nulla.
Ma di Mark Strong, eccome se ci frega.
Mark Strong, di nome e di fatto, è fortissimo. È un figo.
Riassumendo Mark Strong possiamo fare questa lista: Sun• Rockn' • Victoria• Sherlock• Kick• Robin• Guard• Lanterna• Talpa• John• Zero• Blood• Punch.
Inglese e bellissimo e per me bravo che gli altri due se li mangia a colazione. Però non riesce - e forse ormai non ci riuscirà più, ha raggiunto produzioni importanti (vedi sopra) ma non fa mai il salto da protagonista, e alle volte prende degli scivoloni che oserei definire "Oh, i cestini del pranzo non pagano i libri di scuola a mio figlio!". Poteva diventare un perfetto Agente 47, invece no.
Peccato perché Mark lo amo forte.
Il film? Il film è brutto. Il film è una sorta di Memento ma con Nicole Kidman e dei selfie-video invece dei tatuaggi. Anzi, forse è 50 volte il primo bacio, ma con le cinquine (nel senso di schiaffazzi) al posto del limone (nel senso di lingua in bocca, che trattandosi di Adam Sandler in quel caso forse è anche meglio).
Nicole si sveglia ogni mattina e ogni mattina si trova accanto Colit Firth con il morning glory, ti credo che il cervello ogni notte cancella tutti i ricordi! Insomma lei non si ricorda niente degli ultimi vent'anni, gli devono rispiegare chi è chi non è, chi è questo chi è quello, con i baffi con i ricci importanti questi indizi.
Povera Nicole, quanti traumi deve sopportare, come fosse investita da un treno, o qualcosa di più piccolo tipo un pony express in bicicletta.
Ma ovviamente - è pur sempre un brutto film mascherato da thriller - i due uomini che le dicono chi è lei mentono, almeno uno mente, chi mente? Me mente? Aiuto.

Nicole dovrà scoprire la verità con la sola imposizione della monoespressività data dal troppo botox e del suo culetto (Già, Nicole torna dopo tanti anni a mostrare il culetto - non posso non metterci un diminutivo sfizioso, il culetto di Nicole è proprio minuscolo. Quest'anno molte di quelle usiamo definire milf hanno dato fuoco alle polveri mostrandoci felici i risultati della palestra. Oltre a Nicole anche Kate e Cameron (in un film orrendo di cui parleremo presto) non si sono fatte parlare di dietro.
No, non troverete una categoria "CULETTI" nei Chicken Broccoli Awards, perché c'è una che ha oscurato tutto con un'altra parte del suo corpo... Curiosi? Lettore curioso... Aspettate il 31.)
Sapete quando dura questo film titoli di coda compresi? 71 minuti. Per me un film di 71 minuti si chiama mediometraggio. Fate vobis.
Vi risparmio la grande idea di mettere TUTTA la settimana lo stesso post un po' diverso per far credere che anche io avevo questo problema di dimenticarmi cos'era successo il giorno prima.

L'idea era buona e ci saremmo fatti grandi risate (almeno fino a giovedì, poi anche "smettila, amo capito. E poi l'avevi già fatto.") ma il film è troppo brutto e gli Awards troppo vicini per sprecare tempo senza vedere altri film e scrivere altri post.
Ogni mattina a Roma un Broccolo si sveglia e sa che dovrà correre a scrivere un post.
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Precipitevolissimevolmente
7500


Trama: Bassa quota
Io non ci volevo credere, eppure è proprio così.
C'è un aereo.
Dentro l'aereo i passeggeri. E le hostess. E i piloti.
Ognuno la sua storiella (tutte inutili e noiose) che seguiamo per puro riempitivo.
A un certo punto turbolenza.
Tutto bene, si salvano tutti e possono continuare il volo fino a Tok.... NO! ERANO TUTTI MORTI!
Ma che davero davero?
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Nel 2014 (quasi 2015). Tutti morti. Sin dalla turbolenza quelli che ho visto continuare a vivere e dire cazzate erano gli spiriti che non avevano capito di essere morti?

Nel 2014 (quasi 2015). Tutti morti. Sin dalla turbolenza quelli che ho visto continuare a vivere e dire cazzate erano gli spiriti che non avevano capito di essere morti?
Dai.
Nel 2014 (quasi 2015).
Ancora?
Neanche Lost l'aveva più risolta così nonostante si vociferasse che alla fine era proprio così (aspetta, era così o no alla fine?)

Io veramente non mi capacito di come qualcuno abbia avallato la produzione di questa roba.
Che va bene, lo so da subito che è brutta - voglio dire, i protagonisti sono il fratello di Sookie, la figlia di Liam che si fa sempre rapire e quella che scopava con Jason sulla pista delle corse dei cavalli, tutta gente che farebbe bene a correre al primo Starbucks Coffee e vedere se è ancora disponibile quel posto come adetto al frappuccino - ma pensare che davvero anche la più miserabile delle produzioni ancora usi il trucchetto dell'"erano tutti morti" nel 2014 (quasi 2015) è davvero triste.
Certo anche la locandina... no dico:
E ce ne sono altre mille, le ricordo bene ma non voglio infierire. Ma questa mi sa che le batte tutte. No dico, di che è fatta la carlinga, de cristallo che se rompe in quel modo?! La risposta è una sola, ed è Shutterstock.
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Forse 7500 è la cifra, in lire, di quanto è costato tutto il carrozzone (pagamento della foto a Shutterstock incluso, ovviamente).
Certo che belle che erano 7.500 lire, ci compravi un sacco di cose. Non erano poche eh! 7.500 era un cifra perfetta perché non erano 5.000 che erano poche e se ne andavano tutte per la benzina del motorino alla fine, e non erano 10.000 che erano tante, con quelle ci facevi proprio la cena. 7.500 era un bel gruzzoletto, ma se le spendevi non ti sembrava di aver speso una fortuna.
Certo che belle che erano 7.500 lire, ci compravi un sacco di cose. Non erano poche eh! 7.500 era un cifra perfetta perché non erano 5.000 che erano poche e se ne andavano tutte per la benzina del motorino alla fine, e non erano 10.000 che erano tante, con quelle ci facevi proprio la cena. 7.500 era un bel gruzzoletto, ma se le spendevi non ti sembrava di aver speso una fortuna.
Quindi non ti permetto di rovinare il mio stupendo ricordo delle gloriose 7.500 lire con questo film di merda!
Posso dire una sola cosa positiva di questa zozzeria? Che mi ha fatto decidere una delle infografiche future. Sarà bellissima (anche perché non conterrà nè questo nè questo); il tema l'avrete capito e se siete scaltri anche solo la metà di quanto lo sono io (il che farebbe di voi dei geni) potete immaginare anche la grafica e la calligrafia che adotterò.
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Schindler's Fist 6
La preda perfetta - A Wolk Among the Tombstone


Trama: Non menare il can per Liam
Mancano poco più di due settimane a Natale, e si sa, a Natale siamo tutti più buoni.
È più buona la mamma è più buono il papà (soprattutto se hanno la tredicesima). Sono più buoni i bambini, per recuperare dodici mesi di marachelle. Sono più buoni i cugini, i nonni, i nipoti, gli zii, i bisnonni, i pronipoti, i trisavoli.
Sono tutti più buoni.
Tutti tranne il mondo.
Il mondo rimane brutto, bruttissimo.
E questo Liam Naason lo sa.
E non lo può accettare.
Liam è diventato il difensore totale della bontà nel mondo, lui dove c'è cattiveria arriva, ammazza tutti e quindi debella la bruttura del mondo, aereoplano dopo aereoplano, paese dopo paese, città dopo città, strada dopo strada, casa dopo casa, stanza da letto dopo stanza da letto, la bruttura si può nascondere anche in Indocina lui se ne starà nascosto in una ciotola di riso pronto a sparare nel culo alla bruttura.
Non importa che tu sia
• lupo
Liam sarà sempre lì a riempirti di tante e tali mazzate con le sue mani a palanca che dopo non ricorderai neanche l'indirizzo di casa tua, sempre se sei ancora vivo per credere di poterci tornare a casa.
Questa volta Liam fa un ex poliziotto che è stato esonerato dallo stupendo corpo di polizia per utilizzo improprio dei capelli di ordinanza

Lui non ha il porto d'armi, lui ha il riporto d'armi.
A quel punto l'unica cosa che può fare un ex-poliziotto senza più distintivo è fare il poliziotto fuori dalla legge, pià o meno distinto quello dipende da lui, insomma il giustiziere ma per conto di altri. Cos'altro volete che faccia un ex-poliziotto alto due metri? Il cassiere al Mac Donald? Il tosatore di Chiuaua?
A quel punto l'unica cosa che può fare un ex-poliziotto senza più distintivo è fare il poliziotto fuori dalla legge, pià o meno distinto quello dipende da lui, insomma il giustiziere ma per conto di altri. Cos'altro volete che faccia un ex-poliziotto alto due metri? Il cassiere al Mac Donald? Il tosatore di Chiuaua?
Allora a un certo punto Liam Naason viene chiamato da Lord Crowley (Ah! Allora non era morto! (ops) si era solo trasferito in america nelle mentite spoglie di un cretino! La sanno lunga questi lord! Ma prima o poi devi fare i conti col conte per aver abbandonato la figlia... attento che ti manda Liam Naason che com'è bravo a recuperare le figlie lui nessuno!)

e insomma Lord Crowley chiama Liam per un lavoretto difficile difficile: qualche misterioso cattivo suffraggetto della bruttura del mondo gli ha rubato la moglie, gli ha chiesto il riscatto, gli ha preso il riscatto ma siccome il mondo - ricordiamolo - è tanto brutto, non glie l'hanno ridata la moglie, gliel'hanno uccisa, così, tanto per.
E allora Lord Crowley NON CI STA, ma siccome ha il fisique du role di un Lord non certo uno che può da solo combattere la bruttura del mondo chiama Liam, che è esperto in queste cose di ammazzare tutti. Già che ci sta gli fa mettere i canali al televisore che è sempre un casino.
Liam accetta, di buon grado, ma accetta.
E via che si lancia all'inseguimento. Inseguimento figurato visto che non sale in macchina mai, anzi investiga piedi pedagna che è una bellezza, investigazione porta a porta old style, andando in giro per le strade a fare domande. Certo, è pure vero che se un cristone di due metri entra nel tuo negozio a farti domande, tu esercente gli diresti pure che sai chi ha ucciso Kennedy, che insomma io non mi ci metterei di certo contro Liam Naason e i suoi pugni. Il resto Liam lo prende in gettoni?
MA ATTENZIONE! Grande svolta, questa volta non si tratta di una temibile organizzazione criminale internazionale dedita alla tratta delle mogli dei Lord fuggiti in america, no, questa volta sono solo due deficienti (come altro definirli?) che per puro ludibrio personale rapiscono le persone e le ammazzano male... però aspetta! INCREDIBILE! Altra svolta che vanifica quello che ho appena detto! Anche se 'sti due sono solo due schegge impazzite che vanno in giro col furgoncino buttandoci dentro gente di ogni razza, specie, religione, colore (non fanno distinzioni loro, il famoso basta che respiravano...), sono ANCHE della DEA (o della CIA, o dell'FBI o insomma di una qualche cosa del genere che ora manco mi ricordo) e quindi quale occasione migliore per Liam di uccidere tutte le organizzazioni governative partendo dai due deficienti? Da qualcuno dovrà pur cominciare.
I due sembrano imprendibili, sono fantasmi, geni del crimine (o hanno solo un TOM TOM fichissimo) ma fanno l'errore che non devi MAI fare se ti metti contro Liam Naason.
Gli telefonano.

E lì si scatena l'inferno.
Tu a Liam NON LO DEVI CHIAMARE MAI! CAZZO!
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Lo sai che ha quel problema coi telefoni! LO SAI! Neanche Whatsapp! Niente!

Lo sai che ha quel problema coi telefoni! LO SAI! Neanche Whatsapp! Niente!
Al massimo un piccione viaggiatore...

Tu lo chiami e lui a quel punto DEVE trovarti e ammazzarti! È una specie di Samara al contrario, è una sua tara (satara, quindi), è quello che DEVE fare e lo farà, costi quel costi con lo scatto alla risposta.

E allora via che Liam - non senza l'aiuto di un ragazzino di colore che la quota nera è sempre richiesta in qualsiasi film sin dal celeberrimo Editto di Washington (Denzel) - riesce a capire chi sono i due deficienti cattivi

e fa quello che DEVE fare. Sì insomma, ucciderli.
A me questo film mi è piaciuto solo perché è uno di quei film con Liam Naason, sai no? Non è certo il migliore dei film con Liam Naason, ma per me ogni film con Liam Naason che combatte la bruttura è un film bello. Non come queli con Nic Cage, anche se forse hanno lo stesso agente.
Certo pensavo, se io fossi il CEO di una società di telefonia pagherei con la vita di mia figlia e di mia moglie per avere Liam Naason come testimonial. Avrei vinto tutti, Meucci e Bell compresi. Altro che Belen e Massimo Lopez, altro che Megan Gale e Panariello, Liam è il testimonial PERFETTO per qualsiasi telefonia, mobile o nel suo caso meglio immobile, stecchita proprio. Dead is now. Liam, is the magic number. Eccetera.

Invece Liam, che oltre alla violenza è Gran Maestro di Autoironia (ve lo ricordate qui?) fa questi video:
Ma l'autoironia non ferma certo la sua lotta contro la bruttaggine del mondo, che sarà debbellata una volta ancora tra pochi mesi:
Bruttura del mondo! Preparati a morire. Di nuovo.
Ma intanto riposiamoci un po' tra un ammazzamento e l'altro. Alla premiere del film Liam non si fa certo intimidire dai fotografi e fa la Mossa Rocky.
Ma intanto riposiamoci un po' tra un ammazzamento e l'altro. Alla premiere del film Liam non si fa certo intimidire dai fotografi e fa la Mossa Rocky.

Quei tre accanto a lui che sembrano quasi scherzarlo ora sono morti.
Già che c'era ha anche pestato (il piede, voglio vedere te con due metri di Liam sul calcagno) questa tipa che un po' se l'è meritato visto il vestito (vistito, quindi):

E già che c'era Liam ha anche limonato Carla Gugino e la sua farfallina alla Belen:

A proposito del titolo dei post liamnaasoniani che mi porto dietro da anni, e che credevo essere frutto del mio genio, ho scoperto che:
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Chissà quanto paga Liam di bolletta? Avrà delle tariffe agevolate? I criminali brutti quando lo chiamavo gli fanno la ricarica?

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Mass Merdia
Lo sciacallo


Trama: Supertelesciacallone
In questi giorni di Cogne 2 (ma sono sempre dei fottuti giorni di Cogne di Garlasco di Milano di Roma di tutti questi stronzi maledetti che per quale cazzo di motivo non fate i conti con i vostri di problemi e vi sparate in faccia invece di credere che la colpa sia di quelle povere vittime che vi portate dietro?) vedere un film che parla proprio di un cameraman dilettante e giornalista - o sedicente tale - che se ne va in giro armato di una telecamera scambiata al monte dei pegni per una bicicletta rubata (già, giusto il giorno prima di inventarsi cameraman era semplicemente un ladruncolo inutile alla società e a se stesso) e dei suoi capelli laccati di saliva, in caccia di incidenti, crimini, omicidi che più efferrati meglio è, e li riprendere protetto solo dal suo obbiettivo (ma non di obbiettività).
È un essere infimo, viscido, laido, manipolatore e sinceramente schifoso, questo sciacallo, uno che passerebbe sopra il cadavere di sua madre se la ripresa fosse a fuoco e vendibile per un passaggio in prima serata. Un personaggio orrendo, reso davvero molto bene.

Già. Il film - che ha un bellissimo andamento in perenne crescita, soprattutto per la psicologia sociopatica del protagonista - introduce di certo uno dei personaggi meglio scritti dell'anno (mi piace quando a dicembre inizio a parlare per assunti che sembra già di stare alla serata dei CB Awards).
Ma quello che fa dello sciacallo un ometto davvero disturbante è il suo lessico, preso pari pari (un'eterna citazione) da quelle pubblicazioni (in forma di libro, o audiolibro, o fascicoli da raccogliere in un quadernone con gli anelli) che insegnano l'automotivazione, che danno le 10 regole per riprenderti la tua vita, che ti fanno credere cheÈ facile essere un leader se sai come farlo, che sembrano vendere a soli 9,90 euro i segreti per dare la svolta giusta alla tua carriera, a mangiare sano, a rimorchiare e chi più ne ha di automotivazione più ne metta. Il bello è che lo sciacallo parla proprio come la carta stampata, ripete a pappagallo le clamorose fesserie che legge e le impara talmente bene a memoria che finisce per crederci, e finisce che ci credono anche gli altri, e finisce che lo sciacallo diventa un inetto di successo.
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Passando sopra i cadaveri (letteralmente) di chiunque lo sciacallo raggiunge ogni scopo che si prefissa, sia professionale che personale, perché (parafrasando) se ti comporti come uno di successo, tutti crederanno che sei uno di successo.
Che poi sia uno sciroccato col botto è l'altra faccia della medaglia.

Attenzione. Il nostro non è cinico, non è avido (ok avido sì, ma non è il propellente unico che lo muove), non è quindi un genio del crimine, è solo un povero imbecille, opportunista fino al limite concepibile (la morte) che riesce per meriti non chiari neanche a lui (se non un'innata capacità di manipolazione) ad arrivare dove diavolo vuole, o dove vuole il diavolo.
Il film è buono, quando non buonissimo, e le sferzate urbane e violente - che ricordano da molto vicino lo stile narrativo di Bret Easton Ellis, vedere per credere:

non possono che farci molto piacere.
L'edonismo, il vouyerismo forzato, l'antieroismo, il vuoto interiore, l'umanità che collassa per una migliore inquadratura, questo è Lo sciacallo, e dove la parte critica è forse un po' facile (i giornalisti sono sempre dei bersagli facili, anche se credono di essere
È un film sull'atrocità di quelle azioni compiute - dai giornalisti in questo caso, ma basta allargare lo spettro (qualcuno ha detto politici?) o restringerlo (qualcuno ha detto capiufficio? padri? padroni?) - con la scusa de "la gente vuole sapere", o "è il mio lavoro", o ancora "se non io, lo farà un altro, quindi tanto vale che lo faccia io", e questo è il lato forse più semplice da decifrare, il dovere di cronaca si ferma di fronte al sangue? Però quando passiamo di fronte ad un incidente in quanti di noi davvero non rallentano neanche un chilometro orario neanche uno?
La critica (un tantinello facile? Forse solo poco sottile...) mossa alla morbosità che alberga in ognuno di noi del vedere le atrocità che tanto succedono solo agli altri - finché non succedono a noi - è appunto la parte più deboluccia del film, ma l'interpretazione di Jake (con lui ci vediamo il 31 notte) lo tiene davvero su un livello sopra la media.

Quindi ora ci becchiamo subito un ripasso giffesco di Jake Ghillenal (questo c'ha un cognome che puoi pronunciarlo bene solo in svezia e a IKEA, lo dice lui stesso).
Sì ho deciso che fare questa cosa delle BiograGIFie (collezione essenziale di gif prese dai film dell'attore in questione) mi piace, tanto lo so che se vi metto i link ai film già recensiti non ci andate. E poi mi piace bloccarvi i computer. E quindi le farò più spesso nel 2015. Pregate che non mi venga in mente di farle per gente come Christopher Walker o Woody Allen. Vai con la BiograGIFia di Jake!












E insomma Jake è diventato un bravo attore. Oddio lo è sempre mediamente stato, ma da quando ha deciso di essere più ruvido e meno bamboccio ha fatto un bel salto. Quest'anno (in tre personaggi, tutti e tre fuori dalle righe... quelli di Enemy valgono doppi) è stato sicuramente il suo anno.
Allora. L'ultima cosa - leggermente importante - è che Jake è candidato, da ieri, al Golden Globe (peraltro lo è anche la sorella, il che mi diverte, senza un vero motivo ma mi diverte). Quest'anno per gli attori è guerra aperta. Ci sono almeno 5 giganti, altri 3 bravoni, 1 che non so chi sia e l'altro che "chi?!".
Allora. L'ultima cosa - leggermente importante - è che Jake è candidato, da ieri, al Golden Globe (peraltro lo è anche la sorella, il che mi diverte, senza un vero motivo ma mi diverte). Quest'anno per gli attori è guerra aperta. Ci sono almeno 5 giganti, altri 3 bravoni, 1 che non so chi sia e l'altro che "chi?!".
Da notare anche che la beneamata roscia Julianne Moore è candidata doppiamente (non è la prima volta, anche se quella volta erano gli Oscar). Sarà arrivata l'ora per lei di 'sto benedetto Oscar? Ti avverto che se la vedo con la statuetta in mano, dico proprio stringerla, io potrei ricadere nel tunnel e vedere tutti i film di Julianne che non ho visto (sì, ce ne sono, ogni uomo ha dei segreti questo è il mio.)
Quindi Golden Globe. Sono un po' impreparato lo ammetto, ma dai che recuperiamo entro Gennaio, tanto si sa che fanno uscire tutto vicino a Marzo solo per non farsi scordare per strada dai membri dell'Academy (possibile che ogni volta che scrivo "membri dell'Academy" io debba ridere con uno di seconda media?). So solo che (ri)vedremo Matthew con una statuetta in mano (anche se si sappia: io preferisco Fargo), che la candidatura a Colin figlio di Tom è uno scandalo, che non essere andato a vedere Birdman quando ero in suolo americano è stato l'errore del 2014, che vedere Sherlock e Watson candidati è una cosa bella, che la mancanza di Breaking Bad si fa sentire e che non vedere scritto neanche in una nomination le parole Mad e Men fa un po' male, perché sai che ormai è andata, Don Draper avrà pure vinto un Clio (ma la macchina?) ma un Golden Globe se lo scorda (anche se zitti zitti, la sapete questa cosa?).
Dai, vi metto le nomination nella magnificenza del copia/incolla da wikipedia e tutti i link che si porta dietro e che proprio non mi va di eliminare. Dai che un po' ci piace pure andare a vedere tutte le carriere di tutta questa gente qui. E vi evidenzio in uno sgargiante verde broccolo le mie previsioni.
Cinema
Miglior film drammatico
- Boyhood, regia di Richard Linklater
- Foxcatcher, regia di Bennett Miller
- The Imitation Game, regia di Morten Tyldum
- Selma - La strada per la libertà (Selma), regia di Ava DuVernay
- La teoria del tutto (The Theory of Everything), regia di James Marsh
Miglior film commedia o musicale
- Birdman, regia di Alejandro González Iñárritu
- Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel), regia di Wes Anderson
- Into the Woods, regia di Rob Marshall
- Pride, regia di Matthew Warchus
- St. Vincent, regia di Theodore Melfi
Miglior regista
- Wes Anderson – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Ava DuVernay – Selma - La strada per la libertà (Selma)
- David Fincher – L'amore bugiardo - Gone Girl (Gone Girl)
- Alejandro González Iñárritu – Birdman
- Richard Linklater – Boyhood
Migliore attrice in un film drammatico
- Jennifer Aniston – Cake
- Felicity Jones – La teoria del tutto (The Theory of Everything)
- Julianne Moore – Still Alice
- Rosamund Pike – L'amore bugiardo - Gone Girl (Gone Girl)
- Reese Witherspoon – Wild
Miglior attore in un film drammatico
- Steve Carell – Foxcatcher
- Benedict Cumberbatch - The Imitation Game
- Jake Gyllenhaal – Lo sciacallo - Nightcrawler (Nightcrawler )
- David Oyelowo – Selma - La strada per la libertà (Selma)
- Eddie Redmayne – La teoria del tutto (The Theory of Everything)
Migliore attrice in un film commedia o musicale
- Amy Adams – Big Eyes
- Emily Blunt – Into the Woods
- Helen Mirren – Amore, cucina e curry (The Hundred-Foot Journey)
- Julianne Moore – Maps to the Stars
- Quvenzhané Wallis – Annie
Miglior attore in un film commedia o musicale
- Ralph Fiennes – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Michael Keaton – Birdman
- Bill Murray – St. Vincent
- Joaquin Phoenix – Vizio di forma (Inherent Vice)
- Christoph Waltz – Big Eyes
Miglior film d'animazione
- Big Hero 6, regia di Don Hall e Chris Williams
- Il libro della vita (The Book of Life), regia di Jorge Gutierrez
- Boxtrolls - Le scatole magiche (The Boxtrolls), regia di Graham Annable e Anthony Stacchi
- Dragon Trainer 2 (How to Train a Dragon 2), regia di Dean DeBlois
- The LEGO Movie, regia di Phil Lord e Chris Miller
Miglior film straniero
- Turist (Force Majeure), regia di Ruben Östlund (Svezia)
- Viviane (Gett: The Trial of Vivianne), regia di Ronit Elkabetz e Shlomi Elkabetz (Israele)
- Ida, regia di Paweł Pawlikowski (Polonia)
- Leviathan (Leviafan), regia di Andrej Petrovič Zvjagincev (Russia)
- Mandariinid, regia di Zaza Urushadze (Estonia)
Migliore attrice non protagonista
- Patricia Arquette – Boyhood
- Jessica Chastain – A Most Violent Year
- Keira Knightley – The Imitation Game
- Emma Stone – Birdman
- Meryl Streep – Into the Woods
Miglior attore non protagonista
- Robert Duvall – The Judge
- Ethan Hawke – Boyhood
- Edward Norton – Birdman
- Mark Ruffalo – Foxcatcher
- J. K. Simmons – Whiplash
Migliore sceneggiatura
- Wes Anderson – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
- Gillian Flynn – L'amore bugiardo - Gone Girl (Gone Girl)
- Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris, Armando Bo – Birdman
- Richard Linklater – Boyhood
- Graham Moore – The Imitation Game
Migliore colonna sonora originale
- Alexandre Desplat – The Imitation Game
- Jóhann Jóhannsson – La teoria del tutto (The Theory of Everything)
- Trent Reznor e Atticus Ross – L'amore bugiardo - Gone Girl (Gone Girl)
- Antonio Sanchez – Birdman
- Hans Zimmer – Interstellar
Migliore canzone originale
- Big Eyes (Lana Del Rey) – Big Eyes
- Glory (John Legend e Common) – Selma - La strada per la libertà (Selma)
- Mercy Is (Patti Smith e Lenny Kaye) – Noah
- Opportunity (Greg Kurstin, Sia Furler e Will Gluck) – Annie
- Yellow Flicker Beat (Lorde) – Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I (The Hunger Games: Mockingjay - Part 1)
Premi per la televisione
Miglior serie drammatica
- The Affair
- Downton Abbey
- Il Trono di Spade (Game of Thrones)
- The Good Wife
- House of Cards - Gli intrighi del potere (House of Cards)
Migliore attrice in una serie drammatica
- Claire Danes – Homeland - Caccia alla spia (Homeland)
- Viola Davis – How to Get Away with Murder
- Julianna Margulies – The Good Wife
- Ruth Wilson – The Affair
- Robin Wright – House of Cards - Gli intrighi del potere (House of Cards)
Miglior attore in una serie drammatica
- Clive Owen – The Knick
- Liev Schreiber – Ray Donovan
- Kevin Spacey – House of Cards - Gli intrighi del potere (House of Cards)
- James Spader – The Blacklist
- Dominic West – The Affair
Miglior serie commedia o musicale
Migliore attrice in una serie commedia o musicale
- Lena Dunham – Girls
- Edie Falco – Nurse Jackie - Terapia d'urto (Nurse Jackie)
- Julia Louis-Dreyfus – Veep - Vicepresidente incompetente (Veep)
- Gina Rodriguez – Jane the Virgin
- Taylor Schilling – Orange is the New Black
Miglior attore in una serie commedia o musicale
- Louis C.K. – Louie
- Don Cheadle – House of Lies
- Ricky Gervais – Derek
- William H. Macy – Shameless
- Jeffrey Tambor – Transparent
Miglior mini-serie o film per la televisione
Migliore attrice in una mini-serie o film per la televisione[modifica | modifica wikitesto]
- Maggie Gyllenhaal – The Honourable Woman
- Jessica Lange – American Horror Story: Freak Show
- Frances McDormand – Olive Kitteridge
- Frances O'Connor – The Missing
- Allison Tolman – Fargo
Miglior attore in una mini-serie o film per la televisione[modifica | modifica wikitesto]
- Martin Freeman – Fargo
- Woody Harrelson – True Detective
- Matthew McConaughey – True Detective
- Mark Ruffalo – The Normal Heart
- Billy Bob Thornton – Fargo
Migliore attrice non protagonista in una serie, mini-serie o film per la televisione[modifica | modifica wikitesto]
- Uzo Adoba – Orange is the New Black
- Kathy Bates – American Horror Story: Freak Show
- Joanne Froggatt – Downton Abbey
- Allison Janney – Mom
- Michelle Monaghan – True Detective
Miglior attore non protagonista in una serie, mini-serie o film per la televisione
- Matt Bomer – The Normal Heart
- Alan Cumming – The Good Wife
- Colin Hanks – Fargo
- Bill Murray – Olive Kitteridge
- Jon Voight – Ray Donovan
Golden Globe alla carriera
- George Clooney
- EH?!
Ho un'ultimissima cosa da dire su Jake Ghillenaaal, ed è questa:

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• ELEONORA ANTONIONI al 32° TFF #1 •

Come sapete Chicken Broccoli ama i Film Festival - ok, chi non li ama? - che sono quelle cose che in cinque/sei giorni ti vedi diecimila film di seguito; una cosa che in effetti fai anche a casa tua, ma sempre con quel sensetto di colpa in sottofondo perché A) Non stai facendo altre cose importanti tipo lavorare o dare da mangiare al tuo gatto; B) Non ti va di accettare fino in fondo che vedere un film è la cosa che ti piace di più della vita, addirittura più di fare all'ammore pensa te; C) Non sei in una vera sala cinematografica. (Forse con il punto B) ho un po' esagerato.
E insomma durante i festival sei felicissimo di provare tutto lo stress che ti danno file, pass, incastri di programmazione, cibo malsano mangiato correndo da una sala all'altra e chiacchiere di chi per quei giorni diventa automaticamente un critico cinematografico, solo perché ti fai questa scorpacciata di film di seguito.
E come a CB, anche a Eleonora Enid Antonioni piacciono tanto i festival (ANTONIONI?! Oh, è tutto un magna magna, i soliti raccomandati dai grandi registi... ho fatto la battuta, senza sapere se Eleonora è davvero parente. Modalità figuraccia: ON.), una delle più talentuose, originali, sagaci e caparbie (mi è venuto questo aggettivo, non so perché ma mi è venuto ma secondo me le si addice) fumettiste/illustratrici italiane - questo il suo SITO.
Oltre ai festival - e alle biciclette - a Eleonora piace anche ChickenBroccoli (non è una novità, ammettiamolo), e anche a ChickenBroccoli piace tantissimo Eleonora. E allora in questo spirito di gigantesca reciproca piaciaggine perché non fare SUBITO un megareportage del 32° TORINO FILM FESTIVAL (un festival che pure se non ci sono mai andato ci faccio fare sempre il reportaggio, ricordiamo quelli Alabameschi)?
E allora facciamolo!
Ovviamente si va di reportage a fumetti: verticali e divertenti, in cui scopriremo la vita vera di una festivaliera D.O.C., una che ha uno sguardo sulla realtà davvero intuitivo e che riesce a rendere la quotidianità speciale, e l'incontrario. Usciranno OGNI SABATO, da oggi a quando Eleonora vuole (io li farei durare tutta la vita eh. L'ho detto, vale come proposta pubblica) e in un forsennato verde/rosa!
Quanto siamo contenti? Tanto. Tantonioni proprio. Ok, sto zitto. (CB)

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RECUPERO CREDITO #1

Un mese difficilissimo. Ovviamente non parlo dei regali di Natale che di quelli francamente non ci importa un fico secco (e tutta l'altra frutta secca che riempie i tavoli imbanditi), ma parlo di mettere in ordine tutto l'anno passato davanti al cinescherno e ricordarsi com'era quello o quell'altro film, preparare gli Awards (e quest'anno aiutame addì quando saranno BELLI! L'anno peggiore cinematograficamente parlando regala gli Awards più belli di tutti, succede solo su ChickenBroccoli. Pensa come stiamo.), cambiare casa (giù, CB Cinema cambia sede. Vi terremo aggiornati.)
Ma più di tutto, a dicembre, parte quella sensazione che oserei definire "Oh cazzo non ho visto TUTTI i film che sono usciti, eppure l'ho detto pure in televisione, e si sa che quello che la gente dice in televisione è sempre la verità! E ora come faccio? Devo vederli! VEDERLI TUTTI! RECUPERARE!". E via che parte la Cura Ludovico di tutti i film persi.
Poi però ti accorgi che durante gli ultimi 12 mesi hai anche visto dei film che poi non si sa per quale assurdo motivo non hai recensito. COME TI SEI PERMESSO CB? Hai preferito la Vita Vera a recensire i film?! SEI PAZZO?! E se poi qualche regista mi viene a dire "ma come tu mi hai detto che avevi visto il mio film e poi non l'hai recensito... non sei un broccolo di parola, CB. Non lo sei. E io non ti crederò mai più più più."
Allora siccome non vorrei ritrovarmi qualche scagnozzo sotto casa che mi spezza tutti i diti che poi non posso più scrivere... (vi ho dato un'idea eh?)
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Allora siccome non vorrei ritrovarmi qualche scagnozzo sotto casa che mi spezza tutti i diti che poi non posso più scrivere... (vi ho dato un'idea eh?)

adesso, siccome io non voglio debiti con nessuno - conta che ho anche pagato tutte tutte le spese del Chicken Broccoli Magazine. E sì, ci sono andato sotto. Vi ricordo che si lo DOVETE ancora comprare QUI. Ma vi tengo aggiornati sul Tour che sto organizzando, serate, ricchi premi e Marion Cotillon.) - parte oggi una settimana di Recupero Credito. Ma non di soldi, proprio di credito nel senso di stima, di smalto, di credibilità, che se li perdi è finita.
Vale la regola del Ne parlo velocissimo così mi sboglio la pratica e posso andare a vedere se il Pandoro che ho lasciato sul termosifone ha fatto quella bella glassetta di zucchero sopra. Via che si va..
Conspiracy


Trama: La parola ai gerarchi
È un film tv. Quindi è anche un po' Siamo Serial. Ma la cosa strana è che ha un cast STELLARE. E fanno tutti i nazisti, roba che di solito nei film ce n'è uno o due, poi gli altri sono buoni.
Ci sta Kenneth Branagh che fa Heydrich, Stanley Tucci che fa Eichmann, Colit Fitt che fa Stuckart, tutta gente che altrove riesce più o meno a reggere un film da protagonista.
La storia è questa: stanno tutti seduti per una riunione di un paio d'ore per decidere che sì, in effetti quell'idea della Soluzione Finale non era poi da scartare. Certo c'è quella piccola questione di GENOCIDIO che però "vedi, se ci sediamo e ne parliamo un attimo con calma vedrai che si risolve. Saremo mica una di quelle società che non si riesce a fare una riunione, eh!"
Ora, ovviamente io faccio del sarcasmo più che gratuito su una cosa allucinante che non ha spiegazione o ragione o eguali in atrocità e tutto quanto, ma qui si parla di film e cinema, e non possiamo negare che se da una parte l'Olocausto è il punto più basso mai toccato da natura umana, ha dato anche un materiale unico per avere grandi grandi film. Ne valeva la pena quindi? Ovviamente no. Ma i grandi film rimangono, e servono TUTTI, dal primo all'ultimo.
Come fosse il più risaputo dei pay off: Per non dimenticare.
Il film è scritto bene - per quel che può essere un prodotto televisivo - ed è davvero molto simile a La parola ai giurati. Uomini intorno a un tavolo che parlano: uno è il più convinto di tutti, gli altri no. Piano piano anche i più scettici rispetto all'atroce prospettiva di sterminare un popolo, capitolano e dicono "dai facciamolo" (ecco su questo si differenzia dal film di Lumet, lì salvavano un ragazzo dalla forca, qui decidono di uccidere 6 milioni di persone).
La cosa più incredibile del cast (oltre al fatto che, duole dirlo, non si può dire che il nazisti peccassero di trasandaggine) è che tra le fila dei gerarchi appare il caro, vecchio, buonuomo Bates (di Downton Abbey). Fa una certa impressione vederlo così:

Non puoi mai sapere che faccia avrà il male. Potrebbe avere anche quella tenerosa orsacchiottosa bambaciona di Bates.
A proposito di Nazi. Ho rivisto:
Operazione Valchiria


Che è quel film in cui un direttore di casting evidentemente legato a Scientology ha creduto di poter davvero far interpretare a Tom Cruise (ricordiamo, un nano. Sorridente ma pure sempre nano.) un nazista. Ma non un nazi qualunque, no, il Colonnello Von Stauffenberg, uno di quelli che, in quanto militari e militarizzati, ci erano andati in un brodo di giuggiole a mettersi le loro uniformi inamidate e a ordinare operazioni omicide tanto poi "avevo solo eseguito gli ordini di qualcuno col grado più alto. Era anche più alto in effetti...".
Però poi - forse un tantinello tardi - si era deciso a uccidere Zio Adolfo, non riuscendoci.
Vuole il caso - oibò - che abbia letto tempo fa un libro su tutti gli attentati a cui Adolfo sfuggì; e furono tanti, e alcuni veramente assurdi, come quella volta che quel carpentiere costruì una bomba a orologeria, si chiuse per settimane, ogni notte, nei bagni della birreria dove il il Fhurer teneva i suoi primi discorsi e dove avrebbe dovuto, di lì a poche settimane, tornare in occasione di non so che anniversario. Ogni note scavava una nicchia dietro il palco, e alla fine ci mise 'sta bomba, solo che era tanto bravo come carpentiere quanto una pippa con gli ingranaggi, visto che la bomba non scoppiò. Chissà come sarebbero andate le cose.
Il film è molto americano, e sebbene la presenza di Tom sia di dubbia riuscita come realismo storico, non lo è come capacità interpretativa (oh, a me Tom soddisfa praticamente sempre, che ve devo di'... io gli voglio un po' di bene a Tom pichiatello) tantomeno la costruizione ansiolitica della preparazione e messa in pratica dell'attentato.
Anche qui un bel cast di contorno (sempre vestito molto bene), dal caro Billy Nighy, a Tom Wilkinson a... guarda un po'... Kenneth Branagh, questa volta dall'altra parte della barricata. Ah, la magia del cinema, non fai in tempo a odiare un attore che fa il nazi che te lo ritrovi anti-nazi.
Il film preso come esempio di film sui nazi da NON fare, però a me non è dispiaciuto. Ovvio che i film sui nazi fatti veramente bene sono altri, ma se decidi che questo è un film hollywoodiano di "mestiere", che il regista a questo proposito aveva fatto meglio qui, e se accetti che c'è Tom Cruise che fa il Nazi, allora secondo me un mercoledì sera te lo risolve. Ah no sai che ti risolve? La domenica pomeriggio. Perfetto per la domenica pomeriggio.
A proposito di attori nazi, rimetto quell'opera di Piotr Uklanski, che ha messo in fila tanti attori che hanno interpretato i nazi nei film (ci sono pure quelli di Dead Snow) con un effetto comunque spiazzante. Criminale nazi icona pop?
Però poi - forse un tantinello tardi - si era deciso a uccidere Zio Adolfo, non riuscendoci.
Vuole il caso - oibò - che abbia letto tempo fa un libro su tutti gli attentati a cui Adolfo sfuggì; e furono tanti, e alcuni veramente assurdi, come quella volta che quel carpentiere costruì una bomba a orologeria, si chiuse per settimane, ogni notte, nei bagni della birreria dove il il Fhurer teneva i suoi primi discorsi e dove avrebbe dovuto, di lì a poche settimane, tornare in occasione di non so che anniversario. Ogni note scavava una nicchia dietro il palco, e alla fine ci mise 'sta bomba, solo che era tanto bravo come carpentiere quanto una pippa con gli ingranaggi, visto che la bomba non scoppiò. Chissà come sarebbero andate le cose.
Il film è molto americano, e sebbene la presenza di Tom sia di dubbia riuscita come realismo storico, non lo è come capacità interpretativa (oh, a me Tom soddisfa praticamente sempre, che ve devo di'... io gli voglio un po' di bene a Tom pichiatello) tantomeno la costruizione ansiolitica della preparazione e messa in pratica dell'attentato.
Anche qui un bel cast di contorno (sempre vestito molto bene), dal caro Billy Nighy, a Tom Wilkinson a... guarda un po'... Kenneth Branagh, questa volta dall'altra parte della barricata. Ah, la magia del cinema, non fai in tempo a odiare un attore che fa il nazi che te lo ritrovi anti-nazi.
Il film preso come esempio di film sui nazi da NON fare, però a me non è dispiaciuto. Ovvio che i film sui nazi fatti veramente bene sono altri, ma se decidi che questo è un film hollywoodiano di "mestiere", che il regista a questo proposito aveva fatto meglio qui, e se accetti che c'è Tom Cruise che fa il Nazi, allora secondo me un mercoledì sera te lo risolve. Ah no sai che ti risolve? La domenica pomeriggio. Perfetto per la domenica pomeriggio.
A proposito di attori nazi, rimetto quell'opera di Piotr Uklanski, che ha messo in fila tanti attori che hanno interpretato i nazi nei film (ci sono pure quelli di Dead Snow) con un effetto comunque spiazzante. Criminale nazi icona pop?
Difficile discorso. Da una parte, lo ripeto, vale SEMPRE la pena che ci siano film sui nazi, dall'altra non sono per nulla contro la pratica di "smitizzazione", se fatta con la dosa corretta di valore artistico, o sovversivo:
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Se poi c'è il puro genio (che può essere anche quello comico), allora siamo al sublime:
Ma non dimentichiamo di approfondire, vanno bene anche dei documentari, tipo questo e questo.
Di uomini con le bende ne abbiamo già parlato, non contate che ora rifaccia la lista, magari mettendoli in versione gif. Ah, non ci avete proprio visto giusto questa volta. Ci aggiungo solo loro che me li ero scordati o ancora non c'erano:
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E ora escano i nazi
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e entri il senso di colpa di non aver portato avanti le rubriche iniziate quest'anno. Prima tra tutte IL GRANDE REVIVAL DEL 2013. Partito in pompa magna, si è impantanato dopo tre quattro puntate. Allora rifacciamo un salto nei favolosi anni 90 (che riassumeremo in questa foto), con un film pazzeschissimo di cui però ci siamo un po' scordati l'esistenza, almeno fino a quando qualche scemo non lo troverà in VHS impolverato sotto il suo divano e deciderà che "Ehy, è proprio arrivata l'ora di un bel remake/reboot/serie TV (questa è la cosa più probabile)". Parlo di:

Se poi c'è il puro genio (che può essere anche quello comico), allora siamo al sublime:
Ma non dimentichiamo di approfondire, vanno bene anche dei documentari, tipo questo e questo.
Di uomini con le bende ne abbiamo già parlato, non contate che ora rifaccia la lista, magari mettendoli in versione gif. Ah, non ci avete proprio visto giusto questa volta. Ci aggiungo solo loro che me li ero scordati o ancora non c'erano:




E ora escano i nazi

e entri il senso di colpa di non aver portato avanti le rubriche iniziate quest'anno. Prima tra tutte IL GRANDE REVIVAL DEL 2013. Partito in pompa magna, si è impantanato dopo tre quattro puntate. Allora rifacciamo un salto nei favolosi anni 90 (che riassumeremo in questa foto), con un film pazzeschissimo di cui però ci siamo un po' scordati l'esistenza, almeno fino a quando qualche scemo non lo troverà in VHS impolverato sotto il suo divano e deciderà che "Ehy, è proprio arrivata l'ora di un bel remake/reboot/serie TV (questa è la cosa più probabile)". Parlo di:
Linea Mortale


Trama: In linea con la morte
Filmone.
Secondo me ve lo siete un po' scordati Linea Mortale. Io me l'ero un po' scordato. Invece guarda che è fichissimo.
Ci stanno questi studenti di medicina che fanno questo gioco così, tanto per divertirsi, di morire. Giochi di morire. Tipo indianata o gioco della bottiglia solo che loro si sospendono i battiti cardiaci. Lui vuole che tu muoro.
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Ma poi si riportano indietro (sono pur sempre medici). Diventa una gara a chi sta morto di più. Solo che sai come si dice no? Non puoi guardare il buio senza che io buio guardi te. Ieri l'ho trovato anche in un bigliettino di un biscottino cinese questa frase. E quindi ogni volta che vanno dall'altra parte si portano dietro qualche fantasma che poi gli rompe tantissimo le palle, a colpi di mazza da hockey per la precisione.
Cast di giovanissimi che a rivederli ora fa più paura del film stesso. Julia Roberts e Kiefer Sutherland (stavano insieme all'epoca vero? Quelle coppie che ti sei scordato... come Tom e Mimi o Sean e Madonna. Per non parlare di Sandra e Ryan. Brrr.), Kevin Bacon, un Baldwin a caso e quel laidone di Platt. Tutti bravi e ognuno coi suoi demoni personali da demonizzare.
Filmone che ha dato vita a mille epigoni (e credo anche cinque, sei storie di Dylan Dog).
Atmosfere super gotiche e luci perennemente sparate ma tutte al buio, questo per dire bella fotografia anni 90, roba forte. Una sorta di Beverly Hills ma di paura.
Linea mortale è come fosse il Breakfast Club ma con gli studenti all'università invece che al college.
Alla regia Joel Schumacher, uno che c'ha una filmografia assurda fatta di gran filmoni - mai capolavori - e stronzate di proporzioni atomiche. Ricordiamo che anche l'uomo che è quasi riuscito a rompere i cinecomics e la carriera di George Clooney in una botta sola:
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Ci stanno questi studenti di medicina che fanno questo gioco così, tanto per divertirsi, di morire. Giochi di morire. Tipo indianata o gioco della bottiglia solo che loro si sospendono i battiti cardiaci. Lui vuole che tu muoro.

Ma poi si riportano indietro (sono pur sempre medici). Diventa una gara a chi sta morto di più. Solo che sai come si dice no? Non puoi guardare il buio senza che io buio guardi te. Ieri l'ho trovato anche in un bigliettino di un biscottino cinese questa frase. E quindi ogni volta che vanno dall'altra parte si portano dietro qualche fantasma che poi gli rompe tantissimo le palle, a colpi di mazza da hockey per la precisione.
Cast di giovanissimi che a rivederli ora fa più paura del film stesso. Julia Roberts e Kiefer Sutherland (stavano insieme all'epoca vero? Quelle coppie che ti sei scordato... come Tom e Mimi o Sean e Madonna. Per non parlare di Sandra e Ryan. Brrr.), Kevin Bacon, un Baldwin a caso e quel laidone di Platt. Tutti bravi e ognuno coi suoi demoni personali da demonizzare.
Filmone che ha dato vita a mille epigoni (e credo anche cinque, sei storie di Dylan Dog).
Atmosfere super gotiche e luci perennemente sparate ma tutte al buio, questo per dire bella fotografia anni 90, roba forte. Una sorta di Beverly Hills ma di paura.
Linea mortale è come fosse il Breakfast Club ma con gli studenti all'università invece che al college.
Alla regia Joel Schumacher, uno che c'ha una filmografia assurda fatta di gran filmoni - mai capolavori - e stronzate di proporzioni atomiche. Ricordiamo che anche l'uomo che è quasi riuscito a rompere i cinecomics e la carriera di George Clooney in una botta sola:

Ah, per chiudere.
Ho visto anche io:
Trascendence
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Trama: Gionni Sip
Che come ricorderete avevo fatto recensire da quell'assirobabilonese (ah, non è assirobabilonese? Da come scrive avrei detto che...) di Zvetkov.
Qui potete leggere la recensione.
L'ho riletta anche io.
E non ci ho capito niente.
Ma quando diceva:
Ed è forse la stessa ingannevole facilità, nonché evidente attualità, di un tema come l’intelligenza artificiale, che ha sedotto e abbandonato al suo esordio alla regia Wally Pfister, già direttore della fotografia pluridecorato sotto il batmantello di Christopher Nolan.
Che avrà voluto dire? Che lo sceneggiatore di Nolan che tenta di copiare il suo stile (ma chi non lo copia, ormai?) fa solo pena?
Perché quando scrive:
Transcendece è un film sull’intelligenza artificiale che ci dice troppo poco su quello che dovrebbe dirci altrimenti volendo parlare, e non sapendolo fare, di intelligenza artificiale.
Pensava davvero che fosse italiano?
Dai a parte gli scherzi. Io ci voglio bene e quindi accetto anche questo suo problema dello scrivere in sumero, ma voglio solo dire che non servivano tutte quelle parole, bastava un sonoro
FA CAGARE
E stavamo tutti più tranquilli. Soprattutto Zanichelli.
Comunque a proposito di elettrodomestici con la personalità multiple lo sapete per tutto il tempo del film cosa ho pensato (oltre a Il tagliaerbe, ovviamente... e a pensare anche ma se Johnny dentro il computer cattivo avesse incontrato Lucy dentro il computer buono, avrebbe smesso di fare il cattivo? Sapete no, tira più un pelo di figa ottica...), a quel paurosissimo gruppo che non mi faceva dormire la notte. Loro:
Comunque a proposito di elettrodomestici con la personalità multiple lo sapete per tutto il tempo del film cosa ho pensato (oltre a Il tagliaerbe, ovviamente... e a pensare anche ma se Johnny dentro il computer cattivo avesse incontrato Lucy dentro il computer buono, avrebbe smesso di fare il cattivo? Sapete no, tira più un pelo di figa ottica...), a quel paurosissimo gruppo che non mi faceva dormire la notte. Loro:
Ci vediamo domani con altro credito da recuperare prima del Cenone.
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RECUPERO CREDITO #2

Si continua tosti con il recupero credito, quella cosa di me che parlo velocissimamente di film che ho visto durante l'anno, ma per questo o quell'altro motivo non ne avevo mai parlato. Mea culpa, mea maxima culpa.
Più che altro lo faccio per la paura di rappresaglie da parte di chi aspetta trepidante le mie recensioni, non vorrei ritrovarmi scagnozzi fuori casa.
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Allora ecco l'helzapoppin di stili e generi e anni e tutto un calderone tipo minestrone. Si sente la puzza da qui. O è puzza di morto? Puzza di fantasma? Sarà che ho lasciato la recensione del prossimo film a macerare da febbraio scorso...
Più che altro lo faccio per la paura di rappresaglie da parte di chi aspetta trepidante le mie recensioni, non vorrei ritrovarmi scagnozzi fuori casa.

Allora ecco l'helzapoppin di stili e generi e anni e tutto un calderone tipo minestrone. Si sente la puzza da qui. O è puzza di morto? Puzza di fantasma? Sarà che ho lasciato la recensione del prossimo film a macerare da febbraio scorso...
Sospesi nel tempo


Trama: Jackson fai
Ti ricordi quando Peter Jackson non era ancora totalmente rincoglionito dietro il suo hobby dello Hobbit? Ma era invece un pazzerello con tantissime idee, una vena umoristica sardonica e un gusto per l'horror grottesco e gore come pochi se ne sono visti - ricordo ancora quando io e altri tre sparuti matterelli andammo a vedere Splatters - Gli Schizzacervelli alle 2 di notte al cinema Fiamma. Correva l'anno 1995.
Il suo primo film "hollywoodiano" (quello prima con Kate Winslet, Creature del cielo, peraltro bellissimo, non vale) fu proprio questo Sospesi nel tempo (Già. Il titolo. "Tempo" nel titolo. Già. C'è Micheal J. Fox. Anche dopo vent'anni aver fatto Ritorno al futuro ancora fa pensare ai titolisti italici "Ehy, c'è Micheal J. Fox, mettiamoci la parola tempo nel titolo"), un film di fantasmi.
Un ibrido - riuscito a metà - tra Ghostbuster, Casper e Poltergeist, in un casino di commedia, horror, thriller che riesce nelle parti caciarone ma che dopo un po' stanca.
Un ibrido - riuscito a metà - tra Ghostbuster, Casper e Poltergeist, in un casino di commedia, horror, thriller che riesce nelle parti caciarone ma che dopo un po' stanca.
Infatti è proprio troppo lungo, troppo. Ci sono le scene fiche (la parte iniziale), ci sta il megacammeo del Stg. Hartman
ma poi tutta la storia delle vittime designate e del fantasma serial killer
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anche se interpretato un perfetto Jack Busey, figlio di Gary - Agente Pappas - Busey

anche se interpretato un perfetto Jack Busey, figlio di Gary - Agente Pappas - Busey

uno che aveva staccato la faccia al padre e per un paio di film se l'era cavata pure bene, ma poi? è troppo tirata per le lunghe. Se la triste mietitora avesse falciato una ventina di minuti non avrebbe fatto un soldo di danno.
La cosa bella è che gli ectoplasmi sono fatti proprio come ce li ricordiamo (e probabilmente se li ricorda Jackson), molto anni 80, cioè con quell'effetto speciale che li rende invisibili e la gente gli passa attraverso (sì lo so anche in Harry Potter sono così)... ma questo
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per me è molto anni 80.
La cosa brutta è che Peter, che già era un fissatone con gli effetti speciali, si affida anche ad una grafica digitale francamente orrenda:

per me è molto anni 80.
La cosa brutta è che Peter, che già era un fissatone con gli effetti speciali, si affida anche ad una grafica digitale francamente orrenda:

(qualcuno ha detto Nazgul?)
As ogni modo è un peccato che sia finito in uno stantio dimenticatoio, perché probabilmente è il l'ultimo Jackson "puro", quello che ancora si gasava a fare scene esagerate ed era paradossalmente molto più libero rispetto ad ora...E ora un po' di spiritelli anni 80 di quelli fatti che ci passavi attraverso. Ve li ricordate?





E un bel regalo fantasmagorico da Sir ScottC. (ormai siamo di nuovo amici come sapete...)


Sai invece un altro Jackson che stava già rovinato di suo da tempo? Michael. Lui proprio stava rovinato forte, come d'altronde quella sua fan che mesi fa mi scrisse con molti complimenti a ChickenBroccoli per poi chiudere con una cosa del tipo "e ora dovresti proprio parlare di Micheal Jackson, lui era un mito, anche cinematografico". Sarà stata lei?
A parte che io per primo ho il ricordo limpido di me che vado a vedere Moonwalker e mi piace TANTISSIMO. No dico, ve lo ricordate Moonwalker? Era folle VERO, con musiche, animazioni digitali, comparsate eccellenti e questa stopmotion qui che mi segnò non poco:
E se è per questo sono anche andato a vederlo al Dangerous tour e lui è andato via volando con un jetpack (solo anni dopo, svegliandomi di colpo e inquadrato dall'alto, capii che probabilmente era passato dietro uno schermo e si era sostituito con un altro, ma poco importa). Ma ecco, da qui a dire che MJ era un mito cinematografico ce ne passa.
La penserebbe così uno solo (questa era finissima. Uno. Solo. Uno soltanto... eh? eh?):
Mr. Lonely
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È un film assurdo. Ammettiamolo.
Il regista è lo stesso di Spring Breakers, Harmony Korine, quindi capofila dell'underground americano, Gummo, Kids e tutta quella roba lì. Questa volta ci racconta della strana amicizia/relazione tra un sosia di Jackson e una sosia di Marilyn. In realtà due disperati che grazia all'interpretazione di qualcun altro nascondono le proprie abissali insicurezze. In pratica due borderline con gravi problemi psichici. E via di maschere, paranoie, tristezza.
Per carità, nel film ci sono scene belle, anche molto, sin dalla primissima sequenza, splendida:
Ma ci sono anche delle cose talmete assurde... vi dico solo: Suore Volanti Miracolate con sottofondo Herzog che blatera cose:
che il senso di straniamento prende il sopravvento e finisce che il troppo stroppia.
Troppo strano, a tratti troppo lento, troppo "mah", troppo troppo, talmente troppo che sembra anche un po'"alla cazzo".
E se facevo un intero film da questa strip?
A parte che io per primo ho il ricordo limpido di me che vado a vedere Moonwalker e mi piace TANTISSIMO. No dico, ve lo ricordate Moonwalker? Era folle VERO, con musiche, animazioni digitali, comparsate eccellenti e questa stopmotion qui che mi segnò non poco:
E se è per questo sono anche andato a vederlo al Dangerous tour e lui è andato via volando con un jetpack (solo anni dopo, svegliandomi di colpo e inquadrato dall'alto, capii che probabilmente era passato dietro uno schermo e si era sostituito con un altro, ma poco importa). Ma ecco, da qui a dire che MJ era un mito cinematografico ce ne passa.
La penserebbe così uno solo (questa era finissima. Uno. Solo. Uno soltanto... eh? eh?):
Mr. Lonely


Trama: I'm a lonely boy / I'm a lonely boy... ACCIAFù!
È un film assurdo. Ammettiamolo.
Il regista è lo stesso di Spring Breakers, Harmony Korine, quindi capofila dell'underground americano, Gummo, Kids e tutta quella roba lì. Questa volta ci racconta della strana amicizia/relazione tra un sosia di Jackson e una sosia di Marilyn. In realtà due disperati che grazia all'interpretazione di qualcun altro nascondono le proprie abissali insicurezze. In pratica due borderline con gravi problemi psichici. E via di maschere, paranoie, tristezza.
Per carità, nel film ci sono scene belle, anche molto, sin dalla primissima sequenza, splendida:
Ma ci sono anche delle cose talmete assurde... vi dico solo: Suore Volanti Miracolate con sottofondo Herzog che blatera cose:
che il senso di straniamento prende il sopravvento e finisce che il troppo stroppia.
Troppo strano, a tratti troppo lento, troppo "mah", troppo troppo, talmente troppo che sembra anche un po'"alla cazzo".
E se facevo un intero film da questa strip?
[clicca]
Non lo avete visto? Vedetelo (è tutto online) e ammetterete che è assurdo anche voi. 
Per chiudere la pratica Jackson al cinema voglio solo mettere questo video:
Che è un video che a vederlo ora mette tristezza quanto il film.
Pensa quando poi Michael ha iniziato ad affrontare i processi per pedofili in quanti si sono pentiti di aver partecipato.
A proposito sempre di effettacci speciali ma anche di GRANDE REVIVAL DEL 2013, ho rivisto (che in realtà non vedevo da... da... MAI? Non dai, mai non è possibile, ma se non ricordo male sarà stato un Bellissimi di Rete 4 iniziato alle 23, che poi dopo un'ora ci mettevano 30 MINUTI di telegiornale e il film ti finiva alle 2 e oh io devo andare a scuola domani! Quindi l'ho rivisto quasi fosse un film visto la prima volta. E l'ho visto per un motivo infografico. E ci siamo capiti.):
The Abyss


James Cameron. Secondo me ce lo scordiamo sempre un po'. Lui è della generazione dopo i vari Spilbi e Lucas, ma ha fatto per gli effetti speciali esattamente tanto e quanto loro.
E questo (prima ancora di Terminator 2) è stato il punto di svolta per i personaggi fatti tutti col computer. No gelatine. No pupazzetti. Solo fottutissimo 3D liquido prima ancora del T1000 (e cento anni prima di Donnie Darko). Dai bello:

Poi anche bello che è tutto come vedere un film spaziale ma in realtà sono sotto mille metri d'acqua, e lo scafandro da palombaro diventa tuta siderale


Poi la storia è sempre molto simile al suo Aliens: squadrone di varia natura e genere (dal pacifista allo scienziato, dal guerrafondaio al joker) che si trova isolato in una megastruttura e diventa tutto una specie di Grande Fratello fantascientifico, dove ognuno affronta la minaccia (in questo caso degli alieni che parono usciti da Tron) a modo suo.

Capisco però perché Abyss sia un po' dimenticato rispetto ad altri film cameronensi: c'è poca azione. E non c'è Swarzy. Certo, è anche vero che la scorsa settimana uno vedeva questo:
e diceva "che male ho fatto per essere arrivato al 2015, l'anno in cui ci sono SOLO seguiti?".
Rivedendo Abyss ripensi anche ad Avatar e lo rivedi pure, ma oltre a quello che ho già molto laconicamente detto la prima volta, non hai molto altro da aggiungere, soprattutto perché - pur vedendolo con un videoproiettore di media qualità - vederlo SENZA il 3D è quasi come non vederlo.
La cosa che però bisogna riconoscere a Cameron è che la sua intera filmografia ha un filo conduttore unico, ci sono film che sembrano strettamente legati, oltre il seguito sfacciato. Basta pensare a Abyss e a Titanic.
Comunque a me m'ha punto una medusa la scorsa estate e c'avevo una mano come un peperone ma siccome io sono buono non l'ho ammazzata, anzi ho anche vietato a un tizio di prenderla con un bicchiere al suono di: No, fermo. Il mare non è mica nostro. È di certo più loro che nostro.
Capito alieni medusoidi? Quando conquisterete la terra ricordatevi di me eh, mi raccomando.

Chiudiamo la giornata con...
Le conseguenze dell'amore


Che sono queste?

Ah no, sono quelle che poi alla fine ti mettono dentro il cemento liquido, già.
Quindi ecco, questo fu il Sorrentino del grande pubblico, quello che arrivò a tutti. E a me non piacque. Nè la prima, nè questa volta. Che vi devo dire? Sì ok è algido perché l'ambiente è algido. È "fermo" perché i nervi devono esserlo se sei un commercialista della mala, soprattutto se gli scagnozzi poi ti cantano Ornella Vanoni prima di farti fuori.
Oddio voi non mi manderete mica gli scagnozzi che cantano Ornella Vanoni vero?!

E insomma oh, a me non mi è piaciuto. Parliamone nei commenti che ora devo fare altro.
Ma non prima di aver scritto anche io un bigliettino di mio pugno:

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RECUPERO CREDITO #3

Allora proprio l'avete voluta voi. Siccome stando alle visite degli ultimi giorni siete più interessati a comprare disperati i regali per Natale o a scambiarvi messaggi su whatsapp quelli con l'albero di natale gigante fatto di emoji di altri alberi di natale in un effetto Droste fastidiosissimo (siete pazzi) piuttosto che venire qui a vedere me che mi libero della monnezza (i film che ho visto durante l'anno senza aver avuto la voglia il tempo di parlarne) allora l'avete voluta voi.
Quindi non ho già più paura degli scagnozzi di quelli di cui non ho parlato

Non ho paura di nulla io. Certo forse di Tom Hanks che fa il killer un pochino sì. Per fortuna che non...
Era mio padre


Trama: Padre coraggio
Ma che vuoi di più da un film?
Ci sta Tom Hanks in una parte se non proprio cattiva, direi comunque negativa. Fa il killer. Quello che ammazza la gente. Forse l'unica volta che Tom Hanks ammazza qualcuno? Indagare.
Comunque a me Tom Hanks non è che i da schifo attenzione eh. In molti lo odiano per il suo populismo spinto, ma qui lo dico e lo ripeterò fino alla fine dei miei giorni: come interpreta l'uomo medio Tom Hanks NESSUNO MAI.
Infatti facci caso, quando fa dei film che si discostano dall'essere normale a cui succedono cose speciali e invece fa uno che fa cose speciali essendo speciale (tipo quella bruttezza della serie di Dan Brown) fa schifo. Invece se deve fare quello proprio medio che poraccio, chessò, viene rapito dai pirati africani, funziona come nessun altro.
Ovviamente questo discorso non vale per Woody.
Ecco la sua carriera più o meno illustrata :

anche se sembra un po' una cosa fatta a Piazza Navona. Per chi non sapesse a Piazza Navona trovi gente che fa roba del genere:

Che senza nulla togliere... fa schifo.
E insomma vedi in quel resumè illustrato Era mio padre non c'è. Perché Era mio padre è il tipico film di cui nessuno si ricorderò nelle filmografie riassuntive (tipo quando moriranno per dire) dei coinvolti, che eppure sono tanti e importanti.
Regia di Sam Mendes. Lo butti via?

Tom Hanks killer ma padre severo ma giusto. Lo butti via?

Daniel Craig cattivo rosicone e sudicio. Lo butti via?

Jude Law cattivissimo e ancora più sudicio? Lo butti via?

E poi Paul Newman che vabbè oltre ad essere Paul Newman (che insomma, lo butti via?) è stato uno di quelli che per me ha fatto una delle cose più belle del genere "epic win": nel 1986 vince un oscar alla carriera. Di quelli che ti danno quando pensano che la tua carriera sia finita e tu magari hai ricevuto mille candidature e loro si sentono in colpa. E poi, l'anno dopo, sottolineo l'ANNO DOPO, vince l'oscar come migliore attore. Se non è un'epic win questa.
Poi è tratto da un fumetto. Capito? È a tutti gli effetti un cinecomics. Non te l'aspettavi eh?
Poi ci stava anche quel ragazzino che dovevapoteva voleva diventare un attorone. Buttato via me sa.
Poi ci sta la storia che è bella. E Tom Hanks che muore. Ecco una cosa che invece Tom Hanks fa spesso nei film è morire. Ovviamente sacrificandosi.
E allora per il suo sacrificio io lo ringrazio Tom Hanks. Anzi a Natale gli mando il biglietto di ringraziamenti:

Lo sai invece un altro padre che ne ha passate di tutti i colori solo per aver sposato Gianina Facio (Che ricordiamo tutti essere il trans che si è riuscito a impalmare Ridley Scott. Ed era partita dalle televisioni italiane. Ricordiamolo.)? Russel Crowe. Anche detto C'è solo un Capitano
Oppure anche
Il gladiatore


Trama: Collasseo
Che oh. Non. Mi. Piace. Dite quello che vi pare.
Non mi piacque la prima volta. Non mi piacè la seconda. Non mi piaccette la terza. E neanche questa volta qui mi piaciò.
Io lo trovo solo un film per gente che si gasa quando lui dice "MASSIMO! MASSIMO!" e che sfrutta quella scena di "gasamento" per le proprie derive da legionario de noatri, anche un po' fascistello.
Insomma, "al mio via scatenate l'inferno"è proprio una frase demenziale. L'avrei capita detta così e da lui:

Ma boh, come motivazionale mi sembra deboluccia.
Ma poi tutta questa pioggia di oscar quella sera. Ma che è? Cioè Russel che vince per questa interpretazione muscolare, quando all'epoca ne fece di molto meglio, o comunque più possenti, tipo se era uno dei mozzi sotto il suo comando in Master & Commander lo seguivo in capo al mondo, se era un legionario sotto il suo comando nel Gladiatore gli facevo proprio "mavvammorìammazzato".
Dico io quell'anno c'era... TOM HANKS! Ma che diamine...
Vabbè comunque film sopravvalutato tantissimo, forse più di qualunque altro.
Sempre a proposito di padri e figli e di persone arse vive, nella politica del "più anni 90 per tutti, e totti" recupero
Fuoco Assassino


Trama: Fuoco cammina con meh
Che poi vedi. Uno pensa che mettendo nelle cartelline i film a caso poi ci sia varietà di temi e nessun collegamento. Invece no!
Fuoco Assassino è di Ron Howard, che uno dei registi feticcio di Tom Hanks! Tutto torna. Tom e Ron. Tron. Ok la smetto.
Fuoco assassino è FILMONE ma solo se lo vedevi negli anni 90. Infatti ci sta un cast stellare, ma stellare davvero, poi però uno dei protagonisti è un Baldwin (non ricordo quale), che insomma devi avere un bel coraggio a dare la parte del protagonista a un Baldwin qualunque.

Fatto sta che è FILMONE, di fuoco che brucia tutto, fuoco che ti riconosce e ti dice "ho ammazzato tuo padre mo' t'ammazzo pure a te, te faccio flambé, ambé?"
I personaggi di Bob DeNiro e Donald Sutherland sono come Clarice e Hannibal, ma col la piromania.

Bello. Filmone Anni Novantone che te lo sarai visto mille volte su Canale 5 con il fratello serio e posato e quello scapestrato ma eroe. Bello dai.

Certo mai quanto l'originale. Lo sapete no che Fuoco Assassino è il remake americano di un film italiano? NON LO SAPETE? Ma certo...
...proprio come Big era il remake di Da grande.. Giusto no?
Vabbè comunque.
C'è un'altra rubrica che ho proprio mollato, ed era Nella Vecchia Trilogia, dove io vedere tre film di una trilogia e chiudevo la pratica in un solo post. In quest'ottica avevo rivisto
Pitch Black - Chronicle of Riddick - Riddick


Trama: Riddickulus
Che è quella serie di film in cui Vin Diesel dice qualcosa in più di "IO SONO GROOT" e recita la parte di un alieno che vede al buio e prende a sberloni altri alieni che vivono solo nel buio. Se so proprio incontrati, proprio.
Il primo film era fico. Un po' Alien e un po' Vin Diesel mena tutti.
Il secondo hanno sgravato proprio. La follia. Ma che è? Stargate? Tutta una roba di proto-egiziani, templi, iperstrutture, trame di palazzo. Boh. Che c'entrava? Di una bruttezza disarmante.
Il terzo si torna indietro ed è praticamente un remake del primo. Non male ma insomma.
La parte carina è all'inizio, dove per circa venti minuti vediamo il caro Riddick nei panni di Sebastien e un cane alieno nei panni di Belle. Che carini.
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Poi il resto è sberle a tutti.
Comunque l'ho rivisti, i tre film, solo perché mesi fa (bello quando vi dico di mostre che non solo sono fatte a 6800 chilometri di distanza ma sono anche finite da mesi, eh?) hanno fatto una mostra molto bella chiamata When The Lights Go Out, che consisteva nel fare i poster cinematografici illustrati e poi spararci sopra la vernice glow in the dark e quindi farci rosicare tantissimo nell'immaginarsi quando tutti stavano lì e poi si sono spente le luci eun alieno li ha ammazzati tutti come meritavano per non aver invitato CB si sono illuminati i poster e tutti ooooOOOH.
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Ecco le bellezze che c'erano (anche l'amico Ale Giorgini guarda un po'!):
Forse si possono ancora comprare (conta che le gif le ho fatte io, poi dici che non sono un campione di marketing. Altrui di certo.)
FERMI TUTTI! Era talmente vecchio questo post che adesso hanno fatto When the lights go down DUE! Tiè!
State calmi ragazzi che ci arriviamo qui. Stiamo lavorando per questo. CI. ARRIVIAMO! AL MIO VIA SCATENATE IL TIPOGRAFO!


Poi il resto è sberle a tutti.
Comunque l'ho rivisti, i tre film, solo perché mesi fa (bello quando vi dico di mostre che non solo sono fatte a 6800 chilometri di distanza ma sono anche finite da mesi, eh?) hanno fatto una mostra molto bella chiamata When The Lights Go Out, che consisteva nel fare i poster cinematografici illustrati e poi spararci sopra la vernice glow in the dark e quindi farci rosicare tantissimo nell'immaginarsi quando tutti stavano lì e poi si sono spente le luci e

Ecco le bellezze che c'erano (anche l'amico Ale Giorgini guarda un po'!):
Forse si possono ancora comprare (conta che le gif le ho fatte io, poi dici che non sono un campione di marketing. Altrui di certo.)
FERMI TUTTI! Era talmente vecchio questo post che adesso hanno fatto When the lights go down DUE! Tiè!
State calmi ragazzi che ci arriviamo qui. Stiamo lavorando per questo. CI. ARRIVIAMO! AL MIO VIA SCATENATE IL TIPOGRAFO!

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♰ Virna Lisi ♰

♰ Virna Lisi ♰
Amarla un po'...
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RECUPERO CREDITO #4

Ciao. Ecco quattro film che ho visto e/o rivisto nel 2014 e che boh, non m'andava di farne la recensione. E invece ora mi va, proprio non ti dico quanto.
La vera storia di Jack lo Squartatore


Trama: Jack the stripper
Ad un certo punto Johnny Depp era l'attore del momento e faceva anche gli horror tratti dai fumetti di Alan Moore che subito disconosceva la realizzazione come d'altronde fa SEMPRE. Ma sempre, sempre.
È la vera storia di Jack Lo Squartatore? No.
È bello? Mmmm... No.
Sarà che come al solito uno da un film che ha nel titolo un nome così altisonante si aspetta la bomba, insomma Jack The Ripper, il primo e unico, il serial killer per antonomasia... e invece ci sta Gionni (che però attenzione, questa volta non si lascia andare a smorfiette... sarà che gli interpreta un fumatore di oppio

bevitore di assenzio

e baciatore di heater graham prima che diventasse totalmente inutile alla società hollywoodiana

che fa l'ispettore scoprirà la verità.
Non so, mi aspettavo la bomba. L'avevo visto al cinema quando uscì, quando mi sono chiesto perché non l'avevo rivisto in tutto questo tempo, poi l'ho rivisto e mi sono risposto.
Abbastanza inutile. Anzi molto inutile.
Invece, sempre parlando di horror, uno dei film MENO inutili della storia del cinema (horror) è:
The Cabin in the Woods


Trama: Horror Show
Lo avevo già visto. E ne avevo parlato. E ripeto esattamente quello che ho già detto: è opera di Genio.
La gara citazionista che scatena il film è STU-PEN-DA. Il sogno bagnato degli amanti dell'horror. Ci sono TUTTI i cattivi di TUTTI gli horror che possiate immaginare. Nessuno escluso, e utilizzare, scardinandoli, i topoi del genere, in una produzione peraltro con un budget alto, dimostra che se davvero vogliono, gli americani, lo sanno fare il cinema (horror o meno che sia, si tratta di scrittura qui.)
DOVETE vederlo. Davvero, anche se non siete appassionati del genere.
Ecco un'illustrazione puccissima
L'ha fatta 100% SOFT (già), uno che praticamente ho rivisto il film solo per avere occasione di parlarne.
Personaggi kawaii e cinematopatologia, così ci piace. Stupenda la sua serie sui MacGuffin:









Ma forse anche meglio le sue zeppissime illustrazioni (le prime due sono Buoni e Cattivi, vi ricorda qualcosa?)
[Queste cliccaci tutte ma proprio FORTISSIMO
e indovina tutti... io non ci sono riuscito... ancora...]
Il suo sitoè sinonimo di Bellezza.
Amiche da Morire


Trama: Le tre grazie
È un film di non so quanto tempo fa.
È un film itaGliano le cui protagoniste sono Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore e Cristiana Capotondi, tutta gente che è anche troppo facile prendere in giro.
Perché?
Intanto potremmo dire che la Impacciatore, brava per carità, una che è uscita affrancata da Non è la Rai è sempre da ammirare. Lo sapevate sì?
Era brava.
Ma poi niente, si è persa in tacchi assurdi e un fare da Diva (fatevelo dire da chi la incontra per strada a Roma più spesso di quanto desideri... Sabrina è una presenzialista.) e quella che poteva essere una versatile attrice italiana è diventata, banalmente, un'attricetta italiana.
Potremo anche dire che la Capotondi è l'unica ragazza ad essersi fatta impalmare (anzi neanche, sembra che il tipo professi i benefici dell'astinenza. Io non ne riesco a trovare neanche uno...) da uno che ERA fico, e ora è un "baluba" pelato e cicciotto. Parlo di Andrea Pezzi? Te lo ricordi? Guardate com'eri, guardate come sei, me pari tu zio.
E poi Claudia. Vabbè sparare sulla croce rossa mi pare inutile. D'altronde anche lei fa cose del genere:

Dovrebbe ringraziare il fatto che la metto in un post veloce come questo e non mi soffermo come l'altra volta.
Passiamo oltre e facciamo che il Cinema ItaGliano non esiste più ok?
Pensa invece al cinema greco...
Scontro di Titani


Trama: Sconto di Titani
Che è il solo e unico e originale film di Dèi sull'Olimpo c'è una magica città gli abitanti dell'Olimpo sono Babbo Natale dopato di neon

e Ninetto Diavoli

Dai a parte gli scherzi. Massimo rispetto. È un film dell'1981, e quando lo vedi non stenti a pensare ai tuoi genitori (e tu treenne) che se lo vedono con lo stesso stupore per gli effetti speciali che noi abbiamo quando vediamo Avatar. (Non certo quando vediamo il remake coi sandaloni...)


E lo sai di chi è merito? Del solo e unico Ray Harryhausen. E ora ci vediamo pure tutto un documentario su Ray, l'uomo a cui dobbiamo se non tutto, quasi tutto
Certo rivederlo ora fa un po' ridere. Ma Ray... Ray aiutaci tu che adesso co' sto computer spingi un pulsante e fa tutto da solo...
A domani con l'ultimo Recupero Credito così ci siamo svuotati le tasche pure dagli ultimi spicci.
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RECUPERO CREDITO #5

Oh madonna essersi tolti la zavorra che felicità. C'erano cartelline di film che mi guardavano male da MESI e io ogni volta che procastinavo la loro recensione sapevo che un po' le uccidevo, povere cartelle. Stavano diventando vecchie come quelle dell'Invicta.
Ok inizio va che mi pare che sia meglio vista l'ultima freddura degna di Neri Parenti (sì, aver messo TUTTO I pompieri, e averne visto almeno la metà, due giorni fa, ha avuto conseguenze micidiali tipo gridare FISCHIA CHE ROBA appena vedo qualcosa che mi piace).
Io, Robot


Trama: Principe di Bel A.I.r
Che film orrendo.
Uscì che doveva essere una fantascienza molto fica, molto nuova, molto speciale, molto effetto speciale.
Con il robot in CGI che era COPIATO a quello di Bjork (video che vale SEMPRE la pena rivedere, anche chiedendosi perché Cunningham non ha fatto mai quel film su Neuromancer...)

Il fatto che il film si chiamasse I Robot e lui fosse uguale anche a un iMac era tutta da ridere.
Da ridere anche tutta la messa in scena, fracassone, fatta male, inconcludente e con Will Smith che voleva essere muscolare ma ovviamente sempre simpaticone ma proprio grandissimo NO, per fortuna de lo dicono da soli

iNO a tutto il film. Per fortuna se lo dicono da soli
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Questo meme riassume un po' anche il mio pensiero

Questa illustrazione invece mi mette dell'inquietudine. Non l'ha fatta chi pensate voi. Strano, carine ma strano
[clicca]
Invece sai un film che non perde MAI MAI MAI il suo valore intrinseco ed estrinseco?
I Pompieri
Die Hard
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Trama: Hippe Ya Yei Motherfucker!
Secondo me non c'è bisogno di fare proprio la recensione. Cioè davvero dobbiamo ricordare la perfezione assoluta del film? Il film action con l'eroe action con le battute action con... tutto perfetto. Niente di brutto. Oddio forse la pettinatura di Holly Gennaro sì.
Insomma adesso metto una serie di gif che vi faranno venire voglissima di rivederlo, che poi dovrebbe essere un film di natale come tutti gli altri tipo Una poltrona per due o Gremlins, invece è sempre un po' bistratto.
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Io ancora saluto i miei amici così:
Poro Bruce, lo vogliono uccidere tutti:Die Hard


Secondo me non c'è bisogno di fare proprio la recensione. Cioè davvero dobbiamo ricordare la perfezione assoluta del film? Il film action con l'eroe action con le battute action con... tutto perfetto. Niente di brutto. Oddio forse la pettinatura di Holly Gennaro sì.
Insomma adesso metto una serie di gif che vi faranno venire voglissima di rivederlo, che poi dovrebbe essere un film di natale come tutti gli altri tipo Una poltrona per due o Gremlins, invece è sempre un po' bistratto.






Io ancora saluto i miei amici così:
Ma passiamo a Walt Disney va.
Già. Walt.
Allora come i più attenti di voi sanno sono che lo scorso anno sono andato in giro sbandierando che l'emozione visiva più profonda che avevo avuto era stata a Eurodisney. Insomma ho visto questo (ovviamente vederlo su youtube è come andare su youporn e dire di aver fatto all'amore). Bomba.
Adesso io non voglio dirvi, a voi che state tutti con la bocca piena di Miyazaki diqquì, Miyazaki dellà, tutti a fare gli espertoni di animazione japponese e "comunque Miyazaki è meglio di Disney", che state un tantinello esagerando, ma proprio sciacquatevi la bocca.
Zio Walt è il Solo e Unico. Punto. Non stiamo a fare tanto i moderni che ora capiamo tutto e rinneghiamo le centinaia di ore che Walt e la Disney tutta ci ha REGALATO. Sì, per me è regalato, anche se ho pagato tutti i biglietti, tutti i fumetti, tutti i giocattoli. Perché Disney È la sola e unica fabbrica dei sogni in quanto tale (parlo dell'animazione, poi i Pirati dei Caraibi e comprarsi Star Wars è un'altra cosa), che poi sia la più grande corporation del mondo mi sta benissimo e non mi frega nulla e se voi avete fatto questo

pentitevi.
Insomma lo scorso anno (già, era il 2013) mi rivedevo in batteria
Il Re Leone

Trama: Reone
Sì lo so ho appena detto che FORZA DISNEY! e poi ho ricordato al volo quel piccolo particolare che Simba = Kimba e Re Leone = Kimba re della foresta leone di gran casta.
Mavabbè. Ci sta anche che Re Leone = Shakespeare. Bellissimo, unico, capolavoro. Per me il più bello dei Disney. L'ho detto.
Sarà che i piani di lettura del film sono così profondi e così sani - ecco, SANI, questa è una bella parola. Educativa, chiara, bella: la Disney insegna valori SANI - che rivederlo a 20 (20!) anni di distanza è oltre il tuffo al cuore. È emozionante.

Il film è la Storia della Disney e tutti lo sappiamo e mi sono stancato di sentir dire che Disney non è Poesia perché davvero non si può sentire.
Tantomento che la Disney non ha coraggio di osare perché davvero, voglio vedere chi poteva fare questo:
So anche che qui, all'inizio di Chicken Broccoli, ci eravamo un po' accaniti sui Disney brutti, che alcuni erano brutti forte eh, ma poi sono diventato più buono e adesso ho deciso che, vi avverto, si avvicina la possibilità di vedere TUTTI i Classici, uno per uno. Vi ho avvertito.
Non volete un mondo senza Disney? Sarebbe un po' così:
E non ci sarebbe questo poi:
Non volete un mondo senza Disney? Sarebbe un po' così:
E non ci sarebbe questo poi:

E poi subito dopo (ma proprio subito dopo eh) ho visto:
Aladdin
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Trama: Mi va a genio
Che per molti è il miglior Disney (parliamo sempre del nuovo corso eh) ma per me no, perché oltre all'istrionico Genio - ok, geniale per davvero, rivediamolo, doppiato anzichennò, che c'era un tempo in cui le voci erano sì di personaggi famosi, ma i personaggi famosi erano Gigi Proietti
E le scene in computer grafica che noi piccini picciò ci allargavano gli occhi che manco Miyazaki (!) ci sta che la storia ha troppi buchi. Non parlo di questi:
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Ma più di Jafar che non si sa quando e come abbia costruito un macchinario in cima alla torre del marajà per scoprire colui che può aprire la grotta a tigre (aprire la tigrotta, quindi)
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e che alcune soluzioni siano francamente troppo semplicistiche. In Re Leone non ce ne sono di soluzioni così semplicistiche e neanche la storia d'amore (che c'è) è così sdolcinata.
Però il Chicken è dovuto per tutti gli inside joke, per Genio, per il tappeto... per tutto dai. È bello. Punto.
Se volete un po' di nozionismo Disney - che è una cornucopia di fattoidi alcuni stupendi, anche solo per la quantità di anedotti che ogni lavorazione nasconde - andate su Disney Fact
Impossibile andare a mettere tutte le MILIONI di cose protodisneyane che esistono, vi basta ricordare le principesse di inizio anno, ed erano solo le principesse. Ma però (!) queste non resisto:
Sono così preso dai film Disney che mi viene voglia di cantare. Indovinate la canzone:
AAAAHHHH KUNNNUUUVEGGGNNAAAA BBIBBAAAABBIIBADOOOO
UEEE UAHHAAABABAA
coro: IMMIMAGNAMUUVABADAAA IMMINAMADIGNIBABABAAA
È proprio vero siamo tutti parte del cerchio della vita:
- io vedo i film
- voi leggete le mie recensioni
- voi non andate più al cinema
- il cinema non guadagna
- i produttori falliscono
- i film non vengono più prodotti
- io non posso più andare a vedere i film
- ChickenBroccoli muore.
Il tipico ottimismo disneyano.
Ciao, ora che abbiamo recuperato tutto il credito e non mi sento più quel peso nello stomaco vado a vedere Big Hero 6
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Aladdin


Trama: Mi va a genio
Che per molti è il miglior Disney (parliamo sempre del nuovo corso eh) ma per me no, perché oltre all'istrionico Genio - ok, geniale per davvero, rivediamolo, doppiato anzichennò, che c'era un tempo in cui le voci erano sì di personaggi famosi, ma i personaggi famosi erano Gigi Proietti
E le scene in computer grafica che noi piccini picciò ci allargavano gli occhi che manco Miyazaki (!) ci sta che la storia ha troppi buchi. Non parlo di questi:

Ma più di Jafar che non si sa quando e come abbia costruito un macchinario in cima alla torre del marajà per scoprire colui che può aprire la grotta a tigre (aprire la tigrotta, quindi)

e che alcune soluzioni siano francamente troppo semplicistiche. In Re Leone non ce ne sono di soluzioni così semplicistiche e neanche la storia d'amore (che c'è) è così sdolcinata.
Però il Chicken è dovuto per tutti gli inside joke, per Genio, per il tappeto... per tutto dai. È bello. Punto.
Se volete un po' di nozionismo Disney - che è una cornucopia di fattoidi alcuni stupendi, anche solo per la quantità di anedotti che ogni lavorazione nasconde - andate su Disney Fact
Impossibile andare a mettere tutte le MILIONI di cose protodisneyane che esistono, vi basta ricordare le principesse di inizio anno, ed erano solo le principesse. Ma però (!) queste non resisto:
Sono così preso dai film Disney che mi viene voglia di cantare. Indovinate la canzone:
AAAAHHHH KUNNNUUUVEGGGNNAAAA BBIBBAAAABBIIBADOOOO
UEEE UAHHAAABABAA
coro: IMMIMAGNAMUUVABADAAA IMMINAMADIGNIBABABAAA
È proprio vero siamo tutti parte del cerchio della vita:
- io vedo i film
- voi leggete le mie recensioni
- voi non andate più al cinema
- il cinema non guadagna
- i produttori falliscono
- i film non vengono più prodotti
- io non posso più andare a vedere i film
- ChickenBroccoli muore.
Il tipico ottimismo disneyano.
Ciao, ora che abbiamo recuperato tutto il credito e non mi sento più quel peso nello stomaco vado a vedere Big Hero 6

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• ELEONORA ANTONIONI al 32° TFF #2 •

Dopo la prima puntata c'è sempre la seconda. Ritorna Eleonora Antonionicon il suo reportage fumettato (e giffato!) sul Torino Film Fest 2014! Buona lettura! Hai visto come sono stato breve questa volta. Ah, il dono della sintesi, come lo so io proprio. Vi ho mai raccontato di quella volta che mi trovavo in Cappadocia e grazie al dono della sinteBANG!


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( ☻—☻ )
Big Hero 6


Trama: Oh fratello, hero 6
Big Hero 6 è un film a suo modo perfetto. Accontenta, con un colpo al cerchio e uno alla botte

tutti.
Sia gli amanti del film di supereroi senza macchia né paura, di quelli che alla fine il supercattivo lo battono comunque. Sia gli amanti del canone Disney/Pixar che vuole come protagonisti personaggi con quei tormenti e quelle vite in cui riconoscersi (problemi, tristezze, entusiasmi, altri problemi) e per cui tifare spassionatamente senza stare lì a sindacare le loro scelte, magari del tutto opposte a quelle che faremmo noi, il più delle volte accompagnati da altri protagonisti con personalità più "settoriali" che, una volta uniti in un gruppo, coprono tutto il ventaglio di personalità possibile. È una modalità, questa, su cui - per fare un esempio per nulla campato in aria - tutto il filone delle maghette e dei robottoni giapponesi hanno fondato la loro fortuna: ogni personaggi ha le sue peculiarità, messi insieme formano un unicum che piace a tutti; ci sono arrivati poi anche i supergruppi dei fumetti americani, in primis gli X-Men.
Sia gli amanti del film di supereroi senza macchia né paura, di quelli che alla fine il supercattivo lo battono comunque. Sia gli amanti del canone Disney/Pixar che vuole come protagonisti personaggi con quei tormenti e quelle vite in cui riconoscersi (problemi, tristezze, entusiasmi, altri problemi) e per cui tifare spassionatamente senza stare lì a sindacare le loro scelte, magari del tutto opposte a quelle che faremmo noi, il più delle volte accompagnati da altri protagonisti con personalità più "settoriali" che, una volta uniti in un gruppo, coprono tutto il ventaglio di personalità possibile. È una modalità, questa, su cui - per fare un esempio per nulla campato in aria - tutto il filone delle maghette e dei robottoni giapponesi hanno fondato la loro fortuna: ogni personaggi ha le sue peculiarità, messi insieme formano un unicum che piace a tutti; ci sono arrivati poi anche i supergruppi dei fumetti americani, in primis gli X-Men.
Il rimando al giappone dei robot e ai fumetti Marvel ovviamente non è casuale. Niente succede per caso, in ChickenBroccoli.
Big Hero 6 è il primo film derivato dall'acquisto multimiliardario della Marvel ad opera della Disney (il che rende tutte le principesse Marvel delle principesse Disney, fai conto Ororo, per dire, e rende la Disney detentrice, visto che ha anche comprato Star Wars, di quasi tutto il nostro immaginifico passato, attuale e futuro. Io non sono così infelice, è in buone mani secondo me... peggio se lo comprava, che ne so, la Corea del Nord. A.); quindi è il primo film Disney tratto da un fumetto Marvel, questo:
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Ovviamente passato al Disneyscanner e trasformato in un film carinissimo, pieno di avventura, pieno di personaggi, dal fico al tenerone (ci torniamo poi sui teneroni), e con un occhio attentissimo ad una specifica età: i 14 anni.
Brutti i 14 anni. Belli ora se li rivedi con la testa girata all'indietro, ma quando ci stai dentro e devi solo guardare avanti, no belli. Stai lì incazzato col mondo, con tutti questi peli che spuntano che boh, anche no, anche meglio tutto liscio, con gli sbalzi d'umore che manco una gestante, e tutti che ti vogliono male, tutti a dirti che devi fare ma tu lo sai bene cosa devi fare, sicuramente non fare quello che ti dicono tutti.
Hiro - il protagonista, mezzosangue occidente/oriente, occhi grandi occidentali ma capelli emo alla Tokyo Hotel orientalissimi - è quindi un protagonista Disney modellato su misura per il pubblico di riferimento (nel fumetto ha una storia totalmente diversa) e anche gli altri, stando a quanto dice Wiki, sono molto ma molto diversi. Quelli che appaiono sullo schermo sono dei nerd (o geek che dir si voglia)
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in realtà sono tutti fichissimi:
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che diventano supereroi "per caso".
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lo stesso BayMax - il punto forte del film, e già lo sapevamo dalla prima volta che l'abbiamo visto







che diventano supereroi "per caso".

lo stesso BayMax - il punto forte del film, e già lo sapevamo dalla prima volta che l'abbiamo visto

è proprio un'altra cosa, sin dall'origine.
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Quindi Big Hero 6 frutto di un buonissimo lavoro di mash-up, di miscuglio (non ho detto intruglio, è ben diverso) tra quello che piace ad un ragazzino di 14 anni quando legge un fumetto di supereroi: supereroi, amicizia, coraggio, spade laser, inseguimenti, voli su robot, pugni atomici è baymaaaax roooboooot, altre spade laser e ficata totale; e quello che piace ad un 14enne (ma anche meno, ma anche di più, tipo me) quando vede un film Disney: buona scrittura, sentimenti ma non sentimentalismi, realizzazione tecnica, divertimento sia immediato (lo slapstick) sia intelligente (gli inside joke di vedere Stitch dapertutto).
Sì, Big Hero 6 è un buon film.
Che merita diversi plausi, ma una chiusura con un piccolo appunto.
L'applauso più forte va alla creazione di San Fransokyo
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una città immaginaria che mixa perfettamente San Francisco a Tokyo, quindi c'è il ponte, ma ha le guglie tipo tempio japponese, ci sono le casette colorate, ma con i tetti a pagoda, ci sono i tram, e vanno in giro su strade piene di ciliegi in fiore rosa.
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Una realizzazione con così tanti particolari che ti viene voglia di spingere pausa verso il grande schermo e goderteli tutti.

una città immaginaria che mixa perfettamente San Francisco a Tokyo, quindi c'è il ponte, ma ha le guglie tipo tempio japponese, ci sono le casette colorate, ma con i tetti a pagoda, ci sono i tram, e vanno in giro su strade piene di ciliegi in fiore rosa.


Una realizzazione con così tanti particolari che ti viene voglia di spingere pausa verso il grande schermo e goderteli tutti.
Il secondo è ovviamente tutto per BayMax
![Walt Disney Animation Studios animated GIF]()
un personaggio perfetto (per quanto non assolutamente "nuovo") che conquista tutti subito

un personaggio perfetto (per quanto non assolutamente "nuovo") che conquista tutti subito

Entra a far parte di quei robot teneri e deliziosi, surrogati di persone in carne ed ossa (leggi AstroBoy) che pur essendo fatti di circuiti e plastica hanno il cuore più grande del mondo. Il rapporto Hiro e BayMax è una versione buona di quello tra Terminator e John Connor. Lo so che pare un azzardo, ma se prendi certe scene di Terminator


e le riempi di bontà

quello che avrai è proprio BayMax-Hiro BFF! Che poi la scena del volo sia ormai obbligatoria per ogni amicizia adolescente/spalla è un dato di fatto
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E già se ne sono accorti tutti:
(L'ultima che abbiamo visto è in Doraemon, per dirne una che è solo l'ultima di tutte quelle tra Harry Potter su Fierobecco e Sebastian sul Fortunadrago)

E già se ne sono accorti tutti:

La sua fisicità aiuta, ricorda molto quella di Kung Fu Panda, un ciccione capace di un'agilità impressionante, ma con una differenza fondamentale: dove Kung Fu Panda, quando raggiunge il nirvana del kung fu, perde il suo peso, diventando una piuma
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BayMax di peso ne acquista passando da robot fatto di aria (è a tutti gli effetti una canottino lattiginoso gonfiato con un esoschelestro in metallo)
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a possente robot da combattimento

a possente robot da combattimento

Ad ogni modo un ennesimo successo a livello di design per la Disney, che con due punti e una linea (e qui c'entra una certa grafica minimale tutta orientale) riescono a dare una gamma di emozioni che manco Jim Carrey.
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Esempi:

Esempi:
Contento:
( ☻—☻ )
Triste:
( ☻—☻ )
Preoccupato:
( ☻—☻ )
Agguerrito:
( ☻—☻ )
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Amerete BayMax.
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E lui amerà voi.
![Walt Disney Animation Studios animated GIF]()

E lui amerà voi.

Passiamo, ma velocissimi perché comunque il film è carino e vale tutto il suo biglietto, alle parti che forse minano un po' l'entusiasmo. Che sono il cattivo e le stesse basi su cui si fonda tutto il film.
Il cattivo - nonostante mi fossi fatto tutt'altra idea e al suo svelarsi sia rimasto molto sorpreso - è purtroppo un po' debole. Inutile ripetere la pappardella su quanto sono importanti i cattivi e bla bla balalala, lo sapete. Questo è uno di quei cattivi un po' così, di quelli che ci si sono ritrovati un po' per caso, di quelli con la motivazione umana, di quelli con "stai facendo la cosa giusta, ma la stai facendo male", di quelli che se ti degnavi di dircelo vedi che ti aiutavamo più che volentieri invece di stare affà tutto sto casino come ad esempio tentare di ucciderci.
Anche la sua stessa maschera non è poi così originale

E poi, dicevamo, il neo di tutta questa recensione (che non è negativa si capisce no?): credo che mi scorderò presto del film. E non è una cosa buona, come invece lo è la mia memoria.
Insomma BH6 ha quel tipo di perfezione che è perfetta (!) per quei 100 minuti, che passano, divertono, appassionano, emozionano, ma una volta finito inizia a volare via. Woody e Buzz non sono volati via mai. Ego che mangia la ratatouille non è volato via mai. E intendo sin dalla prima visione.
Ma queste forse sono paranoie mie, quella certa fissa di stare a guardare il capello. Andate a vederlo, è un bel film. E poi c'è Stan Lee. Ci sta, ci sta, se vi dico come e dove mi odiereste.
Non metto illustraposter perché la Disney ci ha pensato da sola a fare belle versioni (ma quando si parla di grafica japponese è sempre un po' più facile)
[Questi ultimi sono copiati eh...]
Ci sta poi quella cosa delle canzoni. Dentro il film una carina, con la giusta dose di voce computerizzata che fa tanto canzone dei cartoni animati (nel film c'è la versione italiana cantata dal cantante inglese. L'effetto è carino. Certo meglio di Phil Collins.)
e quella fuori che fa troppo Amici di Maria
Piccola parentesi per il corto animato che precede il film. Parla di un cane che mangia lo schifo perché il padrone è un single. Poi il padrone si fidanza con una vegetariana e lui è costretto a mangiare sano. Poi...
![Walt Disney Animation Studios animated GIF]()
Ed è fatto con questa particolare animazione, che non ho trovato particolarmente nuova devo dire. Non è brutto come gli ombrelli, ma insomma. Hanno perso lo smalto? Aspettiamo di vedere Lava
che accompagnerà InsideOut, di cui intanto la scorsa settimana usciva il trailer:
e quella fuori che fa troppo Amici di Maria
Piccola parentesi per il corto animato che precede il film. Parla di un cane che mangia lo schifo perché il padrone è un single. Poi il padrone si fidanza con una vegetariana e lui è costretto a mangiare sano. Poi...

Ed è fatto con questa particolare animazione, che non ho trovato particolarmente nuova devo dire. Non è brutto come gli ombrelli, ma insomma. Hanno perso lo smalto? Aspettiamo di vedere Lava
che accompagnerà InsideOut, di cui intanto la scorsa settimana usciva il trailer:
Trailer che una volta visto ci ha fatto ammettere che la Pixar ha di nuovo TUTTA la nostra attenzione. I personaggetti dentro la testa sono stupendi e so già che dopo averlo visto staremo per almeno un mese ad immaginarci noi stessi divisi in 5 prendere le decisioni per noi.
Certo, già mi chiedo se gli avvocati della Pixar si stanno preparando alla causa che gli intenteranno quelli di Ma che ti passa per la testa, Esplorando il corpo umano e Woody Allen. Ma che ce ne frega, problemi loro, noi aspettiamoci un gran bel film.
PS: A qualunque malato voglia fare la versione porno regalo il titolo. Big Hero Sex.
PS: A qualunque malato voglia fare la versione porno regalo il titolo. Big Hero Sex.
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SIAMO SERIAL • Black Monday
Black Mirror Christmas Special


Trama: Mad Future Men
Ieri è successo questo. Facebook mi scrive:
Caro ChickenBroccoli, ti abbiamo beccato, a noi non la si fa, noi siamo Skynet

Noi siamo quelli che vi fanno credere di essere liberi di condividere pensieri, immagini, parole, idee, siamo quelli che vi fanno gridare sulle vostre bacheche che "IO SONO UN UOMO LIBERO! NON SONO UN NUMERO!"

E invece vi controlliamo. Sappiamo tutto quello che fate e i nostri cervelloni decidono per voi facendovi credere che il libero arbitrio

esiste ancora.
Quindi alla luce di tutto questo ti offriamo una grande opportunità! Si chiama "o te magni 'sta minestra o te butti dalla finestra del browser". Che tradotto vuol dire che ora tu chiudi il tuo profilo perché il tuo nome è palesemente falso (ma te poi chiama'à Chicken Broccoli? Daje? Chi ce crede? Già se ti chiamavi Felice Mastronzo... Dina Mutan... Remo Mori... Lorina Miscappa...) e trasformi il profilo in Pagina.
Non preoccuparti, manterrai tutte le foto (anche se tutte scombinate come cazzo ce pare a noi) ma perderai TUTTI i commenti, TUTTI i like (che anche se fai finta che non te ne frega un beneamato lo sanno tutti che invece ti piace quando ci stanno) e ovviamente TUTTE LE MAIL! Che te pare che ti lasciamo le mail?!
E ovviamente - che siamo fessi solo noi? - sulla pagina se vuoi che i tuoi post siano letti devi PAGARE! Soldi veri eh, mica paperdollari.
Ciao Felice...
Ciao Felice...
Il Team di Facebook
A quel punto, a me che me ne stavo a canticchiare nel mio moòòndo ideààal, indaffarato a preparare gli Awards e a grattarmi la pancia piena di pandoro, è esplosa la testa

una volta rimontata è iniziato un processo di ipersudorazione

poi mi sono leggeremente innervosito
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poi mi sono fatto del training autogeno di calma interiore
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e infine il mio cervello è andato in vacca

poi mi sono fatto del training autogeno di calma interiore

e infine il mio cervello è andato in vacca

Insomma. Vi GIURO che quando leggo commenti tipo "Usciamo da Facebook! Facebook è il Male! Facebook ci controlla! Finiremo tutti a non parlare tra di noi per colpa di Facebook!" io me la rido di grossa, anche perché di solito questi commenti li leggi su... Facebook.
Il controsenso è lampante.
Io so solo una cosa: No Facebook / No ChickenBroccoli Magazine.
Se vi pare poco.
Insomma mi sembrava proprio di poter andare in giro a bullarmi dicendo "Io sì che FB lo uso per una cosa seria, mica per criticare la feccia, per fare selfie inutili, per condividere video idioti (che non sia il mio). Certo, poi su FB c'è anche la feccia, i selfie inutili, i video idioti... ma ehy, benvenuti nell'umanità.
Insomma mi sembrava proprio di poter andare in giro a bullarmi dicendo "Io sì che FB lo uso per una cosa seria, mica per criticare la feccia, per fare selfie inutili, per condividere video idioti (che non sia il mio). Certo, poi su FB c'è anche la feccia, i selfie inutili, i video idioti... ma ehy, benvenuti nell'umanità.
Quindi sì, mi è presa male.
Per svariati motivi che vanno dal fatto che stavo parlando con vari artisti per progetti futuri (ssse), con alcune persone che ancora non avevano ricevuto il magazine (anche se li ho spediti tutti! Incredibile!) e che quindi mi lanciavano i loro anatemi e ora sembra che sono scappato col malloppo
Per svariati motivi che vanno dal fatto che stavo parlando con vari artisti per progetti futuri (ssse), con alcune persone che ancora non avevano ricevuto il magazine (anche se li ho spediti tutti! Incredibile!) e che quindi mi lanciavano i loro anatemi e ora sembra che sono scappato col malloppo

e soprattutto per le tipe che stavo broccolando! Gli mancherò? Mi scrivete voi? Io aspetto eh...
E anche perché dovevo dire questa cosa IMPORTANTE che il
E anche perché dovevo dire questa cosa IMPORTANTE che il
LA SERA DEL
16 GENNAIO 2015
NON DOVETE
PRENDERE IMPEGNI!
Comunque. Ora ChickenBroccoli è una Pagina
>> QUESTA<<
Che voi dovete, per usare un termine giovane, likare fortemente.
Ma oltre a questo vi prego di interagirci perché sai la novità più brutta qual è? Che non vi posso taggare, non posso commentare, non posso mettere like su foto altrui. Insomma non posso fare un cazzo delle cose "fiche" da fare su FB.
Posso solo postare cose con tanto di "questo post ha raggiunto TOT persone" con questo tracobetto linguistico del "ha raggiunto" che è quanto di più aleatorio potesse esistere.
Posso solo postare cose con tanto di "questo post ha raggiunto TOT persone" con questo tracobetto linguistico del "ha raggiunto" che è quanto di più aleatorio potesse esistere.
Ha "raggiunto" che cazzo vor dì? Anche un cartellone pubblicitario per strada mi "raggiunge" ma mica lo leggo! Anche il vociare dei vicini di tavolo al ristorante mi "raggiunge" ma mica li ascolto (oddio, alle volte sì...). Insomma io avrei voluto un più chiaro e onesto "In TOT hanno letto questo post".
Quindi daje coi pollici alzati.
Pollice alzato anche per lo speciale natalizio di Black Mirror, che ricordiamo è quella serie inglese BELLISSIMA e PAUROSISSIMA che ci racconta di storie di un futuro più o meno vicino, distopico e dove il social networkismo la fa da padrone, dove la tecnologia è ormai invisibile ma iperpresente (e pressante) nella vita di ognuno.
Black Mirror è una serie horror (il più delle volte) senza sangue, ma che racconta delle storie così inquietanti - perché possibili, perché vere, perché mentre le vedi dici "andrà esattamente così, e io non solo non ci posso fare nulla, ma sarò parte di quelli che faranno andare le cose così, già ne sono parte quando mi incazzo che facebook mi trasforma il profilo in pagina" - che ti vengono gli incubi la notte.
Black Mirror è una serie horror (il più delle volte) senza sangue, ma che racconta delle storie così inquietanti - perché possibili, perché vere, perché mentre le vedi dici "andrà esattamente così, e io non solo non ci posso fare nulla, ma sarò parte di quelli che faranno andare le cose così, già ne sono parte quando mi incazzo che facebook mi trasforma il profilo in pagina" - che ti vengono gli incubi la notte.

Contrariamente alla prima e alla seconda serie, questa volta un solo special, natalizio, di 70 minuti. Una sola storia che racchiude diverse idee (hanno fatto bene. Potevano essere tre storie divise e avremmo avuto di nuovo quell'altalena qualitativa delle scorse serie) ma che ha una storia comune, micidiale (anche se forse ad un certo punto si capisce, un punto troppo vicino all'inizio piuttosto che alla fine).
Ovviamente Ovetto è la cosa più inquietante di tutta la storia. Talmente inquietante e possibile che la tua mente si divide in due, agli altri dovrai dire "assurdo. schiavitù. non lo farei mai.", ma dentro di te lo SAI che lo vorresti, quell'Ovetto, eccome se lo vorresti.

Bello il fatto che alcuni spunti dello special siano simili ad alcuni di quelli già visti, come il social networking direttamente impiantato negli occhi tramite speciali lenti a contatto (che non si possono togliere, ovviamente) e che oltre al divertimento di poter fare foto e video o condividere quello che stiamo vedendo con altri, dà anche la possibilità di "bloccare" gli altri facendoli diventare delle forme grigie e mute; fico e assolutamente reale, anche se come vi ho già detto non è la prima volta che lo vediamo:
e bravi gli attori, tra tutti la sorpresa è il Jon/Don Hamm, che nonostante sia un po' destinato alla serialità televisiva, cerca di affrancarsi dal suo Draper con scelte sempre un po' laterali rispetto al mainstream (lo abbiamo visto anche in quello con Harry Potter dottore in russia, la seconda serie c'è, ma non si è vista...).
Guardatevi questo special come sono certo avete visto anche le precedenti serie e pensate che quello che vedrete è già qui, senza se e senza ma, perché il social network è solo il genere umano in versione digitale, non è il social che rovina l'uomo, ma il contrario.
Dopo questa sparata ritorniamo a noi. Ricordatevi di piacere la nuova pagina di ChickenBroccoli e mi raccomando non dimenticate che finché avrete soldi per comprare cose BELLISSIME lì ci sarà ChickenBroccoli a proporvele! Quindi aspettate i Chicken Broccoli Award coi paperdollari in mano perché sarà bellissimo! Dieci volte bellissimo! (Grandi spoiler...)
Dopo questa sparata ritorniamo a noi. Ricordatevi di piacere la nuova pagina di ChickenBroccoli e mi raccomando non dimenticate che finché avrete soldi per comprare cose BELLISSIME lì ci sarà ChickenBroccoli a proporvele! Quindi aspettate i Chicken Broccoli Award coi paperdollari in mano perché sarà bellissimo! Dieci volte bellissimo! (Grandi spoiler...)
A proposito di pollici alzati e armi (non solo di distrazione di massa), l'avete vista la serie di eroi dei film con le armi in mano che invece delle pistole...


Ridere, in questo momento virtualmente tragico, è l'unica cosa che possiamo fare. Oltre ovviamente a pensare che il futuro di ChickenBroccoli, contrariamente a quello che ci racconta Black Mirror, è davvero pieno di cose Belle!
Non cambiate canale.
Non cambiate canale.
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FURY by MAURO GATTI
Se c'è una cosa che tira davvero tanto sull'internet è la figa GATTI! Non parlo ovviamente di micetti che fanno cose di ridere tipo fallire i salti (anche perché pure i cani che falliscono le prese fanno ridere), ma parlo di... Mauro Gatti!
Mauro Gatti è un illustratore, un art director, uno degli ILLUSTRI, ha una barba molto bella, ma SOPRATTUTTO è colui che, con un colpo di coda micidiale, ha fatto raggiungere - era luglio, sembra ieri - il 100% al crowdfunding per il Chicken Broccoli Magazine, aggiudicandosi tutto il pacchetto più costoso, ivi compresa l'uscita al cinema con me!
E poi è anche l'unico Gatti proprietario di cani.
Ok la smetto di fare giochi di parole sul cognome felino e passo al motivo di questa presentazione in pompa magna! Mauro è da poco sbarcato nelle americhe, precisamente a LA, un tiro di schioppo dalla scritta Hollywood!
E allora quale insider più illustre (!) poteva raccontarci il cinema americano se non lui? Da oggi che è la vigilia di Natale - e quando gli pare e piace a lui - Mauro ci racconterà i film che vede laggiù, illustrando o fotografando quello che c'è lì. Sì insomma è una specie di inviato specialissimo, ma di quelli bravi e belli, non quelli che ti fanno rosicare con le foto di vacanze al mare mentre tu stai aspettando il tram sotto la pioggia.
Io ovviamente se non riesce ad entrare come invitato speciale per ChickenBroccoli alla Notte degli Oscar, lo licenzio.
Il primo film illustrato e recensito da Mauro è...

Inizio con il botto.
Se non consideriamo i maestosi primi 30 minuti del Saving private Ryan di Spielberg, assegno a Fury il primo posto sul podio per il miglior film sulla seconda guerra mondiale degli ultimi 10 anni.
Attenzione, prima che partano gli “Ohhhhhh” e i “Seeeeeee”, non sto parlando di un capolavoro senza difetti ma di un film che arriva alle budella e che racconta quella sporca guerra senza la patina di eroismo / sciovinismo / moralismo plastificato che è un po’ denominatore comune dei war movies hollywoodiani.
Ci sono altri grandi film del passato che si sono spinti alla ricerca del realismo duro e puro come Il grande Uno rosso di Fuller o Cross of Iron del mitico Peckinpah, ma Ayer alza l’asticella e ci scarica addosso sangue, vomito, fango e morte in 2 ore che condensano una giornata di guerra vista dall’interno di un tank (una sorta di Training day nel 1945).
E a differenza di molti suoi predecessori toglie di mezzo l’eroica missione da compiere (salvare soldato, far scoppiare il ponte, far fuori il cecchino) per lasciare spazio ad una giornata tipo sul fronte tedesco dove la vita dei soldati è scandita da un inesorabile “andare avanti di città in città”.

E Brad Pitt e compagni di carro, incrostati nel fango e nel sudore, ci regalano alcune scene d’azione memorabili che fanno il verso a Call of Duty ma con un realismo ed una crudezza impressionanti da farti coprire gli occhi.

Gli attori: Brad Pitt, che si distanzia incredibilmente dal suo precedente ammazza nazisti visto in Inglourious Basterds, che recita nel ruolo di Collier, comandante veterano e cazzutissimo del tank, un’autoritaria figura paterna per i suoi compagni di carro che sintetizza il suo pensiero in “Ideals are peaceful, history is violent” , poi ci sono il pazzo Grady “Coon Ass” Travis (Jon Bernthal direttamente da Walking Dead) che incarna il cinismo del conflitto, il religioso Boyd “Bible” Swan (Shia LaBeouf) a rappresentare l’anomalia e ambiguità della guerra vs religione, il simpatico driver messicano Trini “Gordo” Garcia (Michael Peña) che, be', fa il simpatico driver messicano ed il novellino sbarbato Norman Ellison (Logan Lerman) che a suon di ceffoni - ceffoni veri - passerà in 24 ore dall’avere crisi di coscienza pacifiste a mietere nazisti ed SS al grido di “Die motherfuckers!”.
Stereotipi? Assolutamente sí ma necessari a dare un’anima ad un film di 2 ore e condensare all’interno di un piccolo Sherman tank la fratellanza, l’eroismo, la codardia, l’adrenalina, la paura, la claustrofobia e tutto ciò che di più bieco, orribile e nobile ha creato quel conflitto. Insomma, in Fury ci sono tutti gli ingredienti per un grande film americano, dai dialoghi violenti e diretti, all’azione iper realistica e cruda, all’incredibile e maniacale ricostruzione del conflitto, all’affiatamento palpabile tra i soldati in quel carro che vanno avanti al grido di “Best job I've ever had” e per finire alla conclusione forse un po’ scontata ma che ti guardi intorno e vedi le persone arpionate alle poltrone del cinema.

Manca qualcosa e forse c’è qualcosa di troppo ma sinceramente credo che gli unici che possono davvero dare un’opinione critica sono i veterani che in quei carri armati ci sono stati davvero ed io l’unico carro in cui sono stato è quello del carnevale di Viareggio.
Bel regalo di Natale ve'?
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Al cinema non ci siamo mai andati alla fine, io e Mauro. Facciamo che vengo lì e andiamo al Chinese Theatre, così io metto pure le zampe sulla stella sul marciapiede? Un uovo da marciapiede.
Alla prossima Gatti, mia... ciao!
• • •
Ma quanto è bello quel Brad? Più dell'originale! E siccome una così bella illustrazione è quasi sprecata messa 400x400 pixel ecco il >> TESTO DA CLICCARE <<
per scaricarla in alta risoluzione e stamparvela! Bel regalo di Natale ve'?

Al cinema non ci siamo mai andati alla fine, io e Mauro. Facciamo che vengo lì e andiamo al Chinese Theatre, così io metto pure le zampe sulla stella sul marciapiede? Un uovo da marciapiede.
Alla prossima Gatti, mia... ciao!
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☆ CHRISTMAS & BROCCOLI 2014 ☆

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In cerca di Amy
Gone Girl (L'amore bugiardo)


Trama: Donne con le gone
Ragazze e ragazzi (ma soprattutto ragazze), stiamo calmi.
Non facciamo come l'altra volta che uno basta che scrive quello che pensa (che se vai a rileggere non è una cosa tanto scema. Rileggi bene...) e per ANNI (no, davvero, anni, l'ultimo è di un paio di mesi e recita un laconico "Sei una persona un po' triste". È quel "un po'" che mi dispiace. O uno è triste o uno non è triste... niente mezze misure qui da me) giù di commenti (perlopiù anonimi, vale la pena sottolinearlo) che sembrano fucilate, anzi proprio esecuzioni tipo ISIS, ma che alla fine non hanno cambiato di una tacca le mie ragioni su quel film.
Dico questo per evitare che anche questa volta i commenti si riempiano di giudizi gridati un po' a vanvera solo perché il tema - che è delicatissimo, e mai superlativo fu più importante - è quello su questa cosa gravissima (ah no, ecco, qui è più importante) della violenza sulle donne, o comunque su questa fottuta differenza tra uomini e donne che se è vero come è vero che da sola regala tutto il materiale del mondo a comici, commedianti, scrittori di rom-com, poeti, Shakespeare, e tutti gli altri che ci hanno costruito una carriera sopra, diventa anche il fulcro (la differenza, i punti di vista, il modo di intendere le cose) per le esplosioni di violenza che portano a riempire le prime pagine dei giornali ogni fottutissimo giorno.
Intendo dire, sono quelle "differenze" che, maneggiate da menti malate - attenzione, menti per nulla diaboliche, che la mente diabolica è per sua definizione anche intelligente, anzi sono menti parecchio squallide - portano poi a "marito uccide moglie"; perché l'uomo (inteso come maschio) è di una semplicità binaria, l'uomo medio di Maccio Capatonda, quello che usa il 2% del suo cervello, in confronto a quello vero è un genio.
E questa banalità (del male?) ha assurto l'uomo in una posizione che non ha mai meritato, e non ha mai veramente avuto, lui stesso si è ritagliato, in un scatto di furia autogestita, il ruolo di Capo, di pater familias, di Re, Imperatore, Boss. Avere per puro caso di statistica evoluzionista dei muscoli più forti che ti fanno cacciare un mammuth fa di te il Capo? Bravo scemo.
Intendo dire, sono quelle "differenze" che, maneggiate da menti malate - attenzione, menti per nulla diaboliche, che la mente diabolica è per sua definizione anche intelligente, anzi sono menti parecchio squallide - portano poi a "marito uccide moglie"; perché l'uomo (inteso come maschio) è di una semplicità binaria, l'uomo medio di Maccio Capatonda, quello che usa il 2% del suo cervello, in confronto a quello vero è un genio.
E questa banalità (del male?) ha assurto l'uomo in una posizione che non ha mai meritato, e non ha mai veramente avuto, lui stesso si è ritagliato, in un scatto di furia autogestita, il ruolo di Capo, di pater familias, di Re, Imperatore, Boss. Avere per puro caso di statistica evoluzionista dei muscoli più forti che ti fanno cacciare un mammuth fa di te il Capo? Bravo scemo.
Ritorno all'ancestrale perché secondo me è il Quando in cui tutto ha avuto inizio.
Ora, senza lanciarmi in filippiche antropologiche che lasciano il tempo che trovano, il cappello introduttivo serviva perché il film di David Fincher (un bel ritorno al thrillerone come piace a lui) potrebbe dare vita a tante e tali bagarre su "le differenze di lui e di lei" che potrebbero non finire mai (e in effetti non finiranno mai, almeno fino a quando uno dei due sessi riuscirà a fare a meno dell'altro per procreare. Alcune ci erano riuscite più o meno.), e anche perché il fattore misoginia è molto, ma molto alto in Gone Girl, e a pensarci bene anche nell'intera filmografia fincheriana non è che la donna ci esca proprio tutta intera (bionde truffaldine e bionde decapitate, folli schizofreniche, madri aliene)
La storia non può essere raccontata con dovizia di particolari senza rischiare lo spoiler criminale. Diciamo che il film è diviso in tre sezioni ben distinte, vi racconto la prima, anche se immagino la conosciate già.
Lui (Marito, Ben Affleck, un mezzo scemo della provincia americana trapiantato a NY, ma di certo un pesce fuor d'acqua) conosce Lei (Moglie, Rosamund Pike, sofisticatissima giornalista/scrittrice dell'upper class newyorkese, figlia di famosi autori di libri per l'infanzia la cui protagonista, Amazing Amy, è proprio "ispirata" alla figlia), segue amore zuccheroso, proprio zuccheroso che quasi non ci si crede

Segue matrimonio e parentesi di vita felice, ma segue anche trasferimento nel Missouri perché di Lui madre si ammala e muore.
Segue il giorno in cui Lui torna a casa e non trova più Lei, al suo posto un tavolino di vetro in mille pezzi e tutti i segni di un rapimento.
Seguono panico, denuncia, dichiarazioni pubbliche gestite da cretino qual è, con tanto di sorrisi davanti a foto MISSING della moglie

Segue sospetto: sarà mica Lui ad aver inscenato il rapimento della moglie, non prima di averla ammazzata?
Da questo momento è thriller puro. Bello. Scritto bene. Ti tiene con il famoso "fiato sospeso" per tanto tempo, e anche quando inizia la seconda parte del film tutto torna e per una volta potete credere allo strillo che accompagna il film: “DIABOLICO!".
Poi arriva la terza parte e... [Per evitare cedimenti nello spoiler metterò una gif capace di distrarre (quasi) tutti]:

Fine della gif, riprendete i sensi.
Ora. Il film entra come un bisturi sterilizzato in questa coppia e ne mette a nudo le putrescenze. Si tratta di raccontare cosa si nasconde dietro la facciata perfetta della coppia modello, si tratta di rispolverare il vecchio e classicissimo adagio "tutti hanno dei segreti", e lo fa alla perfezione.
Dove non mi aveva convinto Lisbeth Salander, mi convince Ben Affleck nel ruolo che più gli si addice: l'uomo medio per antonomasia, quello che con un joypad o una birra o una tetta in mano (possibilmente le tre cose insieme allo stesso momento) non capisce nulla. Forse il suo personaggio avrebbe meritato più sfumatoure, magari non 50, ma di certo più di "con il mento scoperto/senza il mento scoperto"... o forse no, forse è giusto così, un uomo è idiota per antonomasia e Ben è davvero perfetto, sembra non dover recitare neanche, infatti probabilmente non lo fa.
Gone Girl è un gran bel film. Con quei risvolti (diversi e tutti abbastanza sorprendenti) che ti tengono "incollato alla poltrona" e con un finale che NODDAI! (no, non è un finale alla Fight Club, la moglie esiste davvero, Ben Affleck esiste davvero, tutto esiste davvero).
Gone Girl è un gran bel film. Con quei risvolti (diversi e tutti abbastanza sorprendenti) che ti tengono "incollato alla poltrona" e con un finale che NODDAI! (no, non è un finale alla Fight Club, la moglie esiste davvero, Ben Affleck esiste davvero, tutto esiste davvero).
Ma allora dove sta la misoginia (oltre alla fig gif di prima)?
Sta nel fatto che, per tutto il film, ho avuto un po' l'impressione che Fincher volesse - soprattutto nell'imperante presenza dei mezzi di comunicazione di massa quali TV, radio, telefonini, selfie - dirci "sì ok la violenza sulle donne brutta, ma hai mai pensato che magari certe volte sono loro che..."
Sta nel fatto che, per tutto il film, ho avuto un po' l'impressione che Fincher volesse - soprattutto nell'imperante presenza dei mezzi di comunicazione di massa quali TV, radio, telefonini, selfie - dirci "sì ok la violenza sulle donne brutta, ma hai mai pensato che magari certe volte sono loro che..."

Ovviamente detta così, cioè se fosse esattamente questo il messaggio del film, ci sarebbe di che andare sotto la villa di Fincher in questa modalità

e fargli la pelle. Basterebbe chiamare a raccolta tutti quelli che hanno commentato l'altra volta e abbiamo fatto.
Il film NON dice questo, ma ecco, la mia naturale sfiducia verso il genere umano mi porta a sospettare che se visto da uno spettatore "medio" (un Ben Affleck di turno diciamo) il film invece di rispondere ai canoni perfetti e ben scritti di un thriller, possa venir letto come una sorta di elaborata apologia degli uomini che vengono accusati di violenza.
Per fare un esempio concreto. Prendete Misery, nessuno si è mai posto un problema del genere: lei è pazza, lui la vittima. Punto.
In Gone Girl invece c'è qualcosa che gira diversamente rispetto a Misery (forse perché Rosamund non è Kathy? Non solo, ma anche.) Il fatto è che quando poi Amy... Ecco vedi, cribbio, se continuo dico troppo! Non devo! Non devo! Vai di gif distrazione
In Gone Girl invece c'è qualcosa che gira diversamente rispetto a Misery (forse perché Rosamund non è Kathy? Non solo, ma anche.) Il fatto è che quando poi Amy... Ecco vedi, cribbio, se continuo dico troppo! Non devo! Non devo! Vai di gif distrazione

Vi starete chiedendo perché la scelta della tipa di queste gif distrazione sia ricaduta proprio su quella modella che ha fatto il video con Pharrell nuda e che fa vedere più volte le tette di quanto vada al bagno (infatti le fa vedere anche in GG)? Perché la ragazza ha una parte nel film, una parte che riassume bene la dualità santa/troia che l'uomo medio vorrebbe avere paghi 1 prendi 2, riassunta nella sua donna ideale.
E qui si aprono le parentesi (no, non quelle di Nymphomaniac) che ti fanno pensare che se da una parte l'Uomo Affleck, una versione beota dell'Uomo Alpha, vuole fare copula con quella vestita nel modo più provocante di tutta la festa, poi se ci si fidanza/sposa le chiede di vestirsi come Madre Teresa sennò altri uomini Affleck vogliono fare copula con la donna "sua", dall'altra parte i libri erotici che presentano 69 volte su 70 storie di donne sottomesse al piacere da uomini forti (il più delle volte i loro Boss in ufficio) e che si intitolano con tutte le sfumature - i titoli sono cose come: Io sono tua, A nudo per te, Incontri proibiti, Legami, Contratto indecente, Scommessa indecente, Diario di una sottomessa, Sei. Solo. Mia, Le città della perversione, L'insegnamento, Peccato originale, Io ti voglio, La punizione, Piacere estremo, Io ti guardo, Estasi infinita potrei continuare (questo non è un titolo...) - arrivano SEMPRE (e credetemi, intendo sempre) ai primi posti delle classifiche.
Voglio sperare che voi non siate nè tra quelli che fanno vestire le proprie fidanzate come vogliono loro, nè tra quelle che si fanno dire come vestirsi dai propri fidanzati. E voglio sperare che non siate tra quelli che comprano i libri con quei titoli, neanche sul kindle per poterli leggere come "guilty pleasure" sulla metro in perfetto anonimato.
Non nutro fiducia nell'uomo ma nutro molta fiducia nei miei lettori.
E qui si aprono le parentesi (no, non quelle di Nymphomaniac) che ti fanno pensare che se da una parte l'Uomo Affleck, una versione beota dell'Uomo Alpha, vuole fare copula con quella vestita nel modo più provocante di tutta la festa, poi se ci si fidanza/sposa le chiede di vestirsi come Madre Teresa sennò altri uomini Affleck vogliono fare copula con la donna "sua", dall'altra parte i libri erotici che presentano 69 volte su 70 storie di donne sottomesse al piacere da uomini forti (il più delle volte i loro Boss in ufficio) e che si intitolano con tutte le sfumature - i titoli sono cose come: Io sono tua, A nudo per te, Incontri proibiti, Legami, Contratto indecente, Scommessa indecente, Diario di una sottomessa, Sei. Solo. Mia, Le città della perversione, L'insegnamento, Peccato originale, Io ti voglio, La punizione, Piacere estremo, Io ti guardo, Estasi infinita potrei continuare (questo non è un titolo...) - arrivano SEMPRE (e credetemi, intendo sempre) ai primi posti delle classifiche.
Voglio sperare che voi non siate nè tra quelli che fanno vestire le proprie fidanzate come vogliono loro, nè tra quelle che si fanno dire come vestirsi dai propri fidanzati. E voglio sperare che non siate tra quelli che comprano i libri con quei titoli, neanche sul kindle per poterli leggere come "guilty pleasure" sulla metro in perfetto anonimato.
Non nutro fiducia nell'uomo ma nutro molta fiducia nei miei lettori.
Voglio sperare che la pensiate come me, e cioè che queste sono tutte cazzate e che l'unica cosa che conta è la Diversità
La diversità, è quello il punto. Siamo tutti diversi non nel senso di "ehy, ognuno è uno e originale, e siamo fatti tutti diversi!". No. La questione è "Ehy, siamo tutti banalmente uguali, e siamo anche tanti dentro un unico corpo". Io la vedo così: con uno sono serio, con uno sono scherzoso. Con uno sono intelligente, con uno sono stupido. Con una sono Broccolo romantico, con una sono un Chicken allupato. Sono tanti, almeno quante sono le persone con cui mi relaziono.
E non esiste chi domina, non esiste chi subisce. Esistono gli incastri, quelli che vengono meglio e quelli che vengono peggio.
E chi fa Male a qualcun altro è una merda e basta. Uomo. Donna. Non c'è differenza.
E non esiste chi domina, non esiste chi subisce. Esistono gli incastri, quelli che vengono meglio e quelli che vengono peggio.
E chi fa Male a qualcun altro è una merda e basta. Uomo. Donna. Non c'è differenza.
Ok. Insomma. Facciamo così, andate davvero a vedere il film, che oltre ad accontentare quella rota di Cinema con la C maiuscola che ormai è sensazione fissa per chiunque ami i Film, potrà dare vita, nei commenti (scherzavo quando dicevo di stare calmi, i vestiti da folla coi forconi tanto li avete), ad una discussione più approfondita. Giuro che vi rispondo, ma solo se vi firmate.
Se nei commenti volete anche farmi i complimenti per il geniale titolo di post sarete ben accolti, anche perché vorrà dire che anche voi siete della mia stessa pasta.
Pasta tipo gnocch...
Pasta tipo gnocch...

PS per chi ha già visto il film: i libri illustrati dei genitori di Amy sono stati realmente realizzati. Queste alcune cover (sono ebook)
e qui una superspoilerosa.
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Hobbit One Kenhobbit
Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate


Trama: Jackson Five

Se penso a Lo Hobbit, non riesco a non pensare ai Take That.
Ve l'ho già detto.
E oggi che finalmente questa lunghissima e noiosissima seconda trilogia si chiude (e vi prego, fermate Jackson, non gli fate fare mai più cose di nani e elfi e Silmarillion che veramente ABBASTA!) posso dire che l'accostamento Hobbit e Robbie (Rhobbit appunto) è davvero complet, meglio di Brandlemosca proprio.
Ricorderete che qualche mese fa il fu Take That ha accompagnato la moglie a partorire, e mentre quella tirava giù le madonne per le doglie (le madoglie, quindi), lui la intratteneva così:
Ecco, vedere Lo Hobbit 3 fa lo stesso identico effetto: è ridicolo e mentre lo vedi pensi "ma. cosa. diamine. sta. facendo." E per circa tre ore.
Ci sono due cose che fanno più che innervosire ne Lo Hobbit (ah, l'ho visto al cinema e quindi non iniziamo a dire cose tipo "certo vederlo al cinema è un'altra cosa"). E sono:
La prima è che il film è brutto. La percezione di minestra riscaldata e brodo allungato è talmente palese, tangibile, quasi potrebbe sembrae una scelta stilistica (breaking news dalla terra di mezzo, non lo è), che ti viene voglia di scardinare la seggiola dove sei seduto, tutta la fila anzi, e lanciarla fortissimo contro lo schermo recitando anatemi in elfico (che poi è come parlare il veneziano stretto ghetètefèunghèvenesìan).
Davvero io non capisco quale processo pre-adolescenziale è scattato nella testolina di Jackson, uno che comunque poteva andare in giro a testa alta, perché aveva una carriera onoratissima: inizio nello splatter più spinto, ingresso a Hollywood con film niente male, megasuperiper successo della prima Trilogia del Signore degli Anelli; per carità! Meritato! Lo penso davvero, la prima trilogia non piace a me, ma è innegabile che abbia avuto un'importanza quasi generazionale per il cinema tutto, dal concetto di Trilogia - che ormai fanno le trilogie pure dal libretto di istruzioni per montare un Billy di IKEA - alla spinta in avanti di mille anni per gli effetti speciali.
Inoltre ha creato il mito Andy Serkis quindi grazie sempre.
Inoltre ha creato il mito Andy Serkis quindi grazie sempre.
Ma quando Jackson ha dato l'annuncio della seconda trilogia, e soprattutto ora che l'abbiamo vista tutta, davvero l'impressione è solo quella sconsolata di lui che dice "È mio. È il mio tesssoro. OGNI cosa del Signore degli Anelli che esce al cinema deve essssere mia. Mia! È MIOOO!"
Quindi capito, spinto solo dalla rosicata. Dal fatto che forse magari qualcuno prima o poi avrebbe fatto Lo Hobbit, qualcuno che non fosse lui (e col senno di poi sicuramente meglio).
E questo senso di urgenza nel fare questi film si sente e si vede. Tutto Lo Hobbit è girato male e di fretta, ma è noioso, è allungato, l'asticella dell'attenzione è sensibilmente abbassata sia per le scene di azione, che per quelle di battaglia, che per quelle di spiegoni, che per quelle di maledetti nani che cantano maledetti siano per sempre, per non parlare di quando iniziano con le loro cazzo di liste di nomi figlio di questo figlio di quello cristo io andrei l' a chiamarli tutti Oh! Coso! per sfregio guarda.
E lasciamo stare gli effetti speciali, che fatta esclusione per Smaug
E lasciamo stare gli effetti speciali, che fatta esclusione per Smaug

il resto è come già avevamo visto 12 anni fa. Anche peggio.
Ah no, non tutto il resto. Perché ora c'è questa cosa dell'HD 48 freame o quel che è.
L'ho visto al cinema. E in HD. Ed è stata l'esperienza più LONTANA dal concetto di Cinema che io potessi immaginare.
L'HD al cinema - come quello televisivo d'altronde (poi ti chiedi perché non ho la TV) - è definibile, in parole povere, così: è come se stai lì.
Immaginate di avere una cinepresa davanti a voi. Voi siete nella vostra realtà. La cinepresa (che riassume per noi il concetto di Cinema, quindi regia, fotografia, montaggio e tutto il cucuzzaro che messo insieme fa un Film) è la lente che vi permette di vivere un'esperienza eccezionale, fuori dalla vostra realtà, che vi permette insomma di vedere un Film (quella cosa che manda avanti il mondo, cioè la seconda cosa che manda avanti il mondo, iniziano pure uguali, capisco ci si possa confondere), che, infine, vi permette di vivere quella che banalmente possiamo definire "la magia del Cinema".
Adesso immaginate che l'HD è un tipo grande e grosso che arriva da voi, vi prende la testa e la sposta di un po' di centimetri di lato rispetto alla cinepresa. Voi ora guardate con i vostri occhi direttamente la scena. Ah, mi sono scordato di dirvi che l'omone HD vi ha anche somministrato una pasticca di ecstasy (cui uno degli effetti conclamati è quello di "farti vedere le cose più definite") e come se non bastasse vi mette del collirio per evitare che anche la pur minima impurità possa rovinare la vostra visuale.
Insomma voi state vedendo TUTTO. Tutto nel senso di Tutto: non esistono più primi piani e sfondi, è tutto a fuoco, non esistono più ombre, sfocature, non esiste più nulla che eviti di vedere che quell'attore in quarto piano ha un pezzettino di spinacio tra gli incisivi, che quella roccia è fatta di cartapesta, che quella tinta sui capelli di Orlando Bloom poteva essere stesa meglio.
Insomma voi state vedendo TUTTO. Tutto nel senso di Tutto: non esistono più primi piani e sfondi, è tutto a fuoco, non esistono più ombre, sfocature, non esiste più nulla che eviti di vedere che quell'attore in quarto piano ha un pezzettino di spinacio tra gli incisivi, che quella roccia è fatta di cartapesta, che quella tinta sui capelli di Orlando Bloom poteva essere stesa meglio.
Vedi tutto, tranne quello che vorresti, e cioè un film. Un film che è fatto anche di tante professionalità fondamentali. Un film con la sua fotografia, con il suo trucco, con quei piani di attenzione che definiscono il concetto stesso di "scena".
Se io in una scena di battaglia vedo TUTTI allo stesso grado di definizione, su cosa devo porre la mia attenzione? Sui due che comabattono o su quello in fondo in fonde che scivola e non sa che fare per almeno 10 secondi?
Lo Hobbit (in HD) è tutto così, incessantemente, tristemente (e noiosamente) così.
Forse questo benedetto HD potrà essere utile per un documentario sugli abissi marini, fico ok, o magari qualche applicazione medic-chirurgica, interessante.
Ma vi prego, andiamo tutti insieme a firmare una qualche petizione per eliminare l'HD dai cinema, e secondo me anche dalle TV, che poi finisce che ti vedi i noir anni 50 in HD e pensi che siano telefilm polacchi.
Ecco, l'esperienza Lo Hobbit 3 è proprio questa: una brutta telenovela colombiana, un porno rumeno, un filmino delle vacanze di un padre fissatone con le telecamere di ultima generazione (gli elementi di questi esempi si possono mischiare a piacimento).
Lo Hobbit, come ad onorare la tradizione jacksoniana per cui col terzo film vince qualcosa che suggela anche il lavoro svolto nei precedenti, è ufficialmente balzato (anche in una posizione piuttosto alta) nella classifica dei Broccoli Movie del 2014.
Per la capacità di annullare quanto di buono fatto con la prima trilogia.
Per la manifesta rosicaggine del suo regista.
Per le trasparenti interpretazioni dei suoi protagonisti - Bilbo ormai comparsa e anche un po' fastidioso, con Freeman e le sue faccette di chi sta sempre per dire qualcosa, apre la bocca a metà, poi la chiuse sbuffando

e tutti gli altri ancor meno che comparse. Si denotano un Gandalf doppiato così svogliatamente da Gigi Proietti che sembra uno di quei video perculanti del Signore degli anelli con i dialetti, ti aspetti sempre che da un momento all'altro Gandalf parta con il fischio maschio senza teschio, col caschio? Kate di Lost inutile e anche non più bellissima come prima e con tutta la sua storia di amore impossibile col nano scemo inutile e uguale a quella di Viggo e Liv. L'unico fico è Saruman ma lui perché è fico sempre ogni cosa che fa

Orchi, creature, nani, fantasmi, Cate Blanchett, Hugo Weaving, elfi gay o no gay, il drago iniziale messo lì come avanzo della puntata precedente... tutti ridicoli, tutti inutili, tutti noiosi.

Un pessimo pessimo pessimo film. Davvero la chiusura peggiore che questo "lungo viaggio" poteva avere. Come andare ad un concerto dei Take That tra trent'anni. Perché voi non ci crederete ma intanto non solo esce il nuovo video di Robbie, che mettiamo per continuare la lista della scorsa volta:
Ma esce anche quello nuovo dei Take That, che ora sono rimasti in tre, tre somari e tre cantanti:
Tristezza ve'? Il primo che rivanga video di 15 anni fa. Gli altri che copiano male i Fun nella canzone e peggio gli Ok Go nel video.
Il passato non ritorna, mettiamocelo bene in testa. Manco nella Terra di Mezzo.
Ma poi chi erano 'ste cinque armate? Io ti giuro ne ho contate quattro




Come dici? Le aquile?

Le aquile mo' so un'armata? A Tolkien, me sa che t'eri fumato troppa erba pipa.
Mi sa che st'erba pipa comunque ormai la coltivano in tutta la nuova zelanda perché le previsioni del tempo le presentano così:
E i safety video sugli aerei della Air New Zealand sono stati così per molto tempo, forse anche ora:
Mi sa che st'erba pipa comunque ormai la coltivano in tutta la nuova zelanda perché le previsioni del tempo le presentano così:
E i safety video sugli aerei della Air New Zealand sono stati così per molto tempo, forse anche ora:
Sai uno che invece ha fatto solo cose belle con il Signore degli anelli? Meglio di certo di tutta l'ultima trilogia di Jackson? Dan Hipp:

E lo sai anche uno che secondo me è più vicino al concetto di follia tolkeniana di Jackson e i suoi sei film? Andew Degraff e le sue mappe, con i movimenti dei personaggi. Cliccate sulle immagini e ci vediamo nel 2015.
Questi i tre poster:
Questo un particolare:
Questo per farvi capire le dimensioni real:
E lo sai anche chi ha fatto cose belle tipo vetrate? Jian Guo.
Jackson stacce: ormai le cose più brutte dedicate al Signore degli Anelli le fai proprio te. Sepro di non dovertelo ripetere mai più.

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Sansa & asnaS
Another Me
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Trama: Stai Sansa pensieri
Volete sapere la verità?
Ho visto questo film, che sin dalla brutta locandina si profilava (!) come una bella merda, solo perché mi serviva per un bieco motivo di affermazione personale.
Ho già detto che quest'anno in quanto a trend siamo andati male, ma che dico male, malissimo.
Non so se sono stato distratto io o sono stati slegati loro, o se le spie che lavorano nei vari uffici delle produzioni cinematografiche hanno battuto la fiacca (sai no, le spie che fanno le spiate delle idee delle case di produzione e poi ti ritrovi nello stesso anno due film sui pesci animati, due film sulle formiche animate, due film su Truman Capote, due film con un meteorite che punta verso la terra, due film con la Casa Bianca attaccata dai terroristi eccetera).
Insomma Another Me mi serviva per arrivare addirittura a quota 4 (un trend si definisce a quota 3, se arrivi a quota 4 è quasi Genere) con I Doppi, che insomma, a pochi giorni dai Chicken Broccoli Awards è grasso che cola ad arrivare a quota 4.
Di doppi ne abbiamo visti tanti (il doppio se poi li conti): Jake Gylleanal, Jesse Eisenberg (io comunque col fatto che questo si chiama Jesse e Eisenberg ancora non ci faccio pace) e la festa duplicata.
Ora ci si mette anche Sansa Stark, che ricorderete per interpretazioni come "Sto qui con la faccia appesa"

"Sto là con la faccia appesa"

"Sto ferma mentre quello ammazza mio padre"

"Non muovo un dito mentre quello fa altre cose pazze"

"Finalmente faccio qualcosa ma non prima di quattro serie di immobilità fisica ed espressiva"

Come altri protagonisti di GoT anche per lei è arrivato il momento di fare il salto sul grande schermo. Un salto nel vuoto visto che se inizia così, non la vedo per nulla bene.
Il film parla di lei che è una ragazza con le solite paturnie delle ragazze non comprendi i problemi miei di donna

E come tutte le ragazze cerca la soluzione a tutte le paturnie. Ovviamente la prima soluzione che trova è quella più logica e ponderata.
Si taglia i capelli


Grande soluzione alle psicosi neuropsichiatrice, funziona sempre.
Poi capisce che deve fare qualcosa anche per quel problemino di "farfalle nella pancia ma anche un po' più giù" (in effetti detta così fa anche un po' senso).
Solo che olre ai problemi dell'adolescenza c'è anche questo fatto che inizia a vedere una del tutto identica a lei che inizia a seguirla e a sostituirsi a lei, a recitare la sua parte nello spettacolo scop... scolastico e insomma una uguale uguale a lei ma maligna... e via di grandi scene di lei allo specchio madonna che fantasia.
Sappiamo benissimo che è una patologia, anche seria, che si chiama Sindrome del Doppel ganger o anche tutta una serie di disturbi paranoici legati alla mistificazione o falsa identificazione dell'Io, alle capacità sensoriali distorte, insomma hai scapocciato, vatte a ricoverà.
Solo che nei film difficilmente è così, cioè difficile che iniziano a parlare di neuropsichiatria, soprattutto in quelli brutti che vorrebbero essere dei thriller con addirittura delle derive paranormali (o farci credere che sono tali) e il più delle volte quando vedi una che inizia vedere un'altra uguale a lei è solo nella sua mente e di solito è la gemella morta in grembo che ha lasciato una traccia psicologica e un senso di colpa del tipo "io sì. lei no".
E in questo caso com'è?
Toh, in questo caso è la gemella morta in grembo che ha lasciato una traccia psicologica e un senso di colpa del tipo "io sì. lei no".
Tutto intorno il nulla, un andamento che più lento non si può mascherato da thriller d'autore (anzi d'autrice) con tanto di titoli finali tutti artistici
che sono palesemente i titoli di testa ma li hanno messi alla fine sennò i ragazzini che erano andati a vedere solo "il film con quella di GoT uscivano dalla sala subito".
Recitazione si Sansa da stoccafissa che lei in quello è bravissimo, alcuni attori che non si capisco come ci sono finiti tipo Ryhs Meyers che ok che sta allo sbando ma insomma, Rhys Ifans e Claire Forlaine che da bella ragazzetta di ancor più belle speranze degli anni 90
Recitazione si Sansa da stoccafissa che lei in quello è bravissimo, alcuni attori che non si capisco come ci sono finiti tipo Ryhs Meyers che ok che sta allo sbando ma insomma, Rhys Ifans e Claire Forlaine che da bella ragazzetta di ancor più belle speranze degli anni 90

è diventata una milf buona solo a fare la madre di Sansa perché ricorda un po' Carsei Lannister.
Pessimo film, mi serviva solo per un scopo che ritroveremo il 31 Dicembre alle 23:59. Voi lasciatelo perdere. Lasciate perdere anche Sansa Stark che fa parte di quelle attricette che sta uscendo ora, quelle del ceppo un po' est europeo, con le sisone ma nessun tipo di appeal (sai, come quella di Divergent). Insomma guarda che ce ne vuole ad essere rosse naturali ed avere un appeal - soprattutto su di me che le rosse, insomma... - pari allo zero

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