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Canta che ti passera

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The Hunger Games - Il canto della Rivolta
Trama: We are the Hunger Mob

Chi ha vinto l'Oscaretti? Julianne ha vinto? (Sto scrivendo questo post sabato ore locali 15:34). Vabbè se ha vinto Julianne siamo contenti, soprattutto perché se la sua carriera da oggi andrà a puttane come sembra possa fare dopo aver visto questo Hunger Games - dove Julianne fa una vecchietta del cacao coi capelli bianchi e lisci che  pare mi nonna - ci saremo messi l'anima in pace che anche Julianne ha vinto il suo oscar dopo un'attesa di soli vent'anni invece Jennifer ha 24 anni e già è stata candidata 3 volte e ne ha preso uno, che è una media altissima e sappiamo sia lei che noi che Julianne che la sua sarà una carriera costellata di oscar, checche (!) ne dica il Fappening che cerca di buttarla giù. Non ti abbattere Jenn!
Tu sei Katniss! Coraggiosa e indomita! Infuocata! E sei pure bella, ma che voi di più! Mica come quelli che cercano di copiarti facendo altri mille film Young Adult che però non sono Hunger Games.
Ma questo Hunger Games, cos'ha di così affascinante? Perché, ragazzi e ragazzine, io ve lo devo proprio dire: HG ha perso di fascino dopo il primo capitolo e sfido chiunque a dirmi il contrario.
Allora, riassumendo HG, è questa cosa young adult di giovane eroina che lotta da sola contro le avversità che il futuro distopico e dispotico le mette di fronte con la tenacia e il coraggio (e le sise) che solo una donna può avere.
Il che ben venga. Infatti come già largamente (largo quasi quando il faccino di Jenni) espresso in occasione del primo film io dico sempre (con fare da Puffo Quattrocchi): ben venga l'eroina femminile emancipata che combatte e mette da parte (giusto il tempo di sistemare tutto il popolo e la società e l'ingiustizia e tutto quanto) i suoi tumulti pelvici e pettorali (nel senso di cuore) per il bene dell'umanità intera. Meglio il bene dell'umanità che il bene di un uomo. Meglio il sacrificio che i bacetti sui prati! Che è meglio!
Come giustamente sottolineato anche nelle riderissime vignette di Noelle:
Tutte qui.
Ma dal punto di vista filmico ci siamo totalmente persi per strada l'elemento fondamentale di una scelta (coraggiosa se ci pensi) del genere - la scelta cioè di non basare tutto sui patemi d'animo della protagonista divisa tra due spasimanti - e cioè: l'Avventura! Manca l'Avventura amici miei! Manca il pathos, l'azione, le cose da fare.
Se già nel secondo episodio avevamo lamentato la mancanza delle scene di lei che combatte o fa cose di azione (che almeno nel primo c'erano), sacrificate in una narrazione piattissima, in questo terzo episodio rasentiamo l'opera teatrale di Checov: loro seduti che parlano. Parlano certo di fare la Rivoluzione, sì ok, ma quando la fate? Pare tutto il film una riunione di un collettivo universitario che vuole okkupare e poi tutti a mangiare la pizza a taglio.
Mi sono andato a riguardare le recensioni fatte per il primo e per il secondo e mi sono ripromesso di non fare più lo stesso errore; giuro che non scriverò per HG 3, anche perché che mi piace sempre meno, così tanto. Infatti mi pare di aver già detto tutto.
Perché la verità è che questo terzo capitolo è veramente il peggiore di tutti: una lunga, inaudita, noiosa, (di nuovo) svogliata, preparazione per l'ultimo capitolo. 
Si vede lontano dieci miglia che non c'era per nulla il bisogno di dividerlo in due, davvero, non c'era bisogno, è un'insopportabile (e stavo per scrivere insopportaVile, un refuso che la dice lunga) minestra riscaldata.
Ci sta Katniss che non fa NULLA, ci sta Peto che non fa NULLa, ci stao Thorino che non fa NULLA, persino quelli che fanno qualcosa fanno NULLA, insomma ci stanno tutti che non fanno NULLA. Personaggi nuovi inutili, personaggi vecchi messi lì a fare mere comparsate.
Ci sta persino quella che almeno faceva ridere per le parrucche.... calva. Cioè se tu mi levi i parrucconi da Hunger Games che mi rimane?
Poi pensare che questa è probabilmente l'ultima volta che vedremo su grande schermo Philip Seymour mette una certa mestizia.
Hanno esagerato, hanno veramente pensato troppo alla monetizzazione del brand, dividendo in due un film che forse sarebbe risultato vuoto anche in soli 90 minuti, a scapito della qualità e soprattutto del ritmo.
Perché non scordiamoci che si chiamano Hunger Games, e se nel primo almeno la scusa dei giochi - per quanto copiati a mille altri "uccidetevi a vicenda ne rimarrà uno solo" su tutti Battle Royale - teneva alta l'asticella dell'azione e dell'attenzione, e nel secondo avevano stiracchiato con una scusa tirata la presenza di altri Giochi, anche se per una breve parentesi, ora, dove di giochi non v'è traccia, ci riduciamo solo a Katniss che dice cose davanti a palazzi in fiamme e tutti fischiano il motivetto della passera impalmatrice.
Come al solito alcune cose laterali al film sono migliori del film stesso, il che è un peccato perché davvero, io ero propenso alla serie, ricordiamo che sono un potteriano e se un mondo di fantàsia è creato per benino, io ci entro volentieri. 
Quindi questi poster fotografici che raccontano le peculiarità dei diversi distretti mi piacciono molto (anche se non sono nuove per niente direbbe LaChapelle):
questa roba mezza punk scema anni 90 per nulla:
Ciao Katniss ci vediamo l'anno prossimo, intanto vado a ripassare quanto sei bella anche da nuda. Dai non t'arrabbiare
Ti lascio con nuovi illustrarobi
E con una serie che non c'entra nulla con il tuo film ma che si chiama lo stesso Hunger Games e l'ha fatta il bulgaro Georgi Dimitrov (che pare proprio un nome di uno dei personaggi di HG) evidentemente ispirato dalla tua passione... ma no! Non quella! L'altra...
Dài scusa prometto che non faccio più battute su quella cosa, so che ci sei rimasta male. Tiè. Magna...

Calcio di putrefazione

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Goal of the Dead
Trama: Cartellino rotto

Di zombi di ridere ne abbiamo visti a bizzeffe. Senza fare troppa ricerca e cercando solo di spremere il cervello (!) sono andati al prom, sono andati a Cuba, sono stati addomesticati, sono stati in uno strip-club, sono andati ad ammazzare Bill Murray, sono diventati armi di distruzione di massa, sono andati nelle periferie londinesi, si sono scongelati nazisti, ma, ovviamente e soprattutto, sono stati dementi:
Esatto, tutto questo proliferare di zombi di ridere (che sono comunque più briosi degli zombi di noia che ormai sono diventati quelli di Walking Dead), lo dobbiamo solo alla premiata coppia Pegg-Frost con il loro primo e bellissimo film di zombi commedia. Sono stati i primissimi? Forse no, ma sono quelli che lo hanno fatto meglio, di certo.
Tanto che stasera forse me lo rivedo anche perché devo parlare di questi:
Che, sì, stanno per diventare realtà. Iniziamo a risparmiare.
Ma a parte questo, è divertente questo film francese che porta gli zombi nei campi di calcio francesi? In fondo l'idea che sembra tanto originale non è che l'ennesimo "mettiamo gli zombi dove non ti aspetti", che è un po' il nuovo mantra dei produttori di horror, ormai gli zombi tirano. Ma non è che basta metterci la parola zombi e hai fatto, alla fine è come tutta quella sequela di vs che esiste, Pirati vs Zombi, Ninja vs Vikings, Nuns vs Aliens e via dicendo. Tutte stronzate.
Insomma Goal of the Dead è  moderatamente divertente, tanto da farsi ben volere, questo sì, ma nulla di imprescindibile. Di certo ha quel ritmo che noi italiani possiamo solo che invidiare, è quel tipo di film che per regia, fotografia e ritmo può essere tranquillamente essere esportato senza sembrare "un film francese". Infatti ecco la locandina orientale
Non assicuro sugli interpreti, a volte ho l'impressione che vedere i film in originale gli dia quel non so che di surplus immeritato. Ah già, questo l'ho visto doppiato, e pure male.
Comunque. Il problema è che i canoni del film di zombi ridere sono ormai triti (!) e quindi non è certo una gran novità vedere gente idiota che affronta zombi incazzati - qui si tratta più che altro di una sorta di virus causato da un mix letale di steroidi e sete di vendetta che si passa attraverso il vomito in faccia e ATTENZIONE CHE COL VOMITOTEM CB ANTICIPA UN TREND! Bel trend poi... il vomito... la famosa rimessa laterale - a suon di urletti, battutine e armi di fortuna come calci piazzati
rovesciate
e bandierine usate per impalare il morto vivente.
Potremmo iscrivere il film in un passatempo. Sicuramente meno divertente di quello che ormai è il capostipite, Shaun, ma di certo meglio di una partita intera di calcio.
Comunque alla Francia calcistica io vorrei solo ripropopopoporre questo
Così, per puro campanilismo totalmente out of character.
A proposito di palle, o di cose rotonde (!), qualcuno si è preso la briga di ridurre i film a cerchi:
Forse se giocassero con palloni così
Mi piacerebbe di più il calcio. Per fortuna non lo fanno. 
Sai che mi è venuto in mente? Che qualche anno fa avevo fatto una cosa per un libro di calcio (quanto mi piace dirla sta cosa, la ritiro fuori ogni volta, ma fosse che mi piace 'sto calcio?) e insomma ognuno doveva fare una squadra tipo figurine panini... guardate com'era fatta la Francia:
[clicca]

Alimortè.

SIAMOVIE SERIAL • Ok no

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Senza nessun motivo apparente adesso uniremo con un filo rosso (anzi un rettangolo) un film italiano, ma che dico italiano, itaGliano e un serial americano anche se prima era australiano. Capito come?
I nostri ragazzi
Trama: ...ma forse i tuoi ragazzi.

Ma che è sto plurale maiestatis sul titolo? 
Ma parla pe' tte a Puma! Saranno i ragazzi tua a fa' quello che fanno ner film e sarà pure corpa tua se sto film veramente è na merda.
Scusate la deriva romanaccia ma quanno ce vò ce vò.
Esatto, il regista di questo film è Er Puma, lui:
Ve lo ricordate nella fiction Romanzo Criminale? Io me lo ricordo, e sapere che è diventato regista mi mette un certo non che dentro, una certa sensazione che non tarderei definire "ormai cani e porci". Oh, poi intendiamoci, non che io abbia qualcosa di personale contro Er Puma, anzi mi fa pure un po' paura che magari finisce a leggere queste parole, gli gira il chiccherone e viene a mazzarmi di botte quindi facciamo finta che come lui anche io mi sono ripulito e faccio la critica fine fine di un film che c'ha tutta una patina di grande critica sociale e che, guarda un po', è proprio il più superficiale esempio di "questo è l'esempio che stiamo dando ai nostri figli! Chi ci pensa ai nostri figli? I nostri figli sono il futuro!" che manco una pubblicità/propaganda di CL.
Allora ecco la questione qual è: ci sta un libro, si chiama La Cena, questo qui con una copertina abbastanza ispirata:
Ovviamente niente a che vedere con l'originale:
Parla di due coppie che si incontrano in una cena per parlare di un fattaccio che riguarda i rispettivi figli. Durante la cena ovviamente tutta la patina di "alta società" (o anche solo di vivere sociale) si sgretolerà di fronte agli istinti di sopravvivenza più animali e animaleschi.
Vi ricorda qualcos'altro? Sì, esatto, Carnage.
Il secondo film der Puma - dove il primo era un film di "è questo il mondo del lavoro che vogliamo lasciare ai nostri figli?" col Mastandrea più mesto di sempre - parla di questo: due fratelli, Gassman Jr e Lo Cascio - ovviamente Castore e Pollicino, il primo avvocato squalo che difende i criminali, il secondo, come da abbonamento, dottorino pediatra buono buono - hanno due figli, un maschio e una femmina, che una sera a ritorno da una festa, così, tanto perché gli parte il chiccerone, pestano a sangue una barbona. 
Quando la cosa esce fuori le due coppie (Gassman con Bobulova che dovrebbe essere quel tipo di donna che si rifà le labbra per far sembrare i ripetuti "decidi tu caro" più credibili, e Lo Cascio con la Mezzogiorno che dovrebbe essere quel tipo di donna che per il compleanno ti regala un libro molto interessante di un autore assirobabilonese) iniziano a scontrarsi sul da farsi: denunziare i propri figli? Figli che peraltro, cresciuti nell'agio e nei vizi, non pensano minimamente di aver fatto qualcosa di grave.
Ora, come sempre accade, a raccontare un film con una trama del genere c'è da credere che possa essere un capolavoro, hell of a trama, dico io.
Ebbene, no.
Il film è veramente di una superficialità (lo so che l'ho già detto superficialità, ma rende troppo l'idea) che ti mette un tale stato di insoddisfazione che alla fine ti ripeti "non vedrò mai più un film italiano" e poi continui "perché basta per davvero. Ma che è? Ma poi com'è possibile che sono sempre i soliti? Quanti sono? Quindici? Ma possibile che il cinema italiano si regga su quindici attori? Ma che è? Ma in giro non c'è un altro film con Gassman Jr e Lo Cascio che fanno ... i fratelli? Ma dai."
Insomma un tonfo fortissimo. 
E la cosa peggiore è il sentirsela calda, il pensare di stare facendo della potente critica sociale, con un prodotto che manco su Canale 5, manco su Canale 5.
E lo sai quando si capisce che se la sente calda? Quando vedi che fa pure i "giochetti de reggia" che avrà visto in qualche video musicale o in qualche film e allora pure io pure io. 
Parlo ovviamente di quella scena della ragazzina che parla al telefono e intorno alcune decorazioni filiformi della casa di design dove abitano avvocato e compagna si "ricompone" grazie al movimento di macchina per formare un rettangolo perfetto, rosso, che inquadra la ragazzina. Poi, quando il pasticciaccio è fatto, in una scena anagola... anagala..., non si ricompone più perchè ormai la ragazzina è CATTIVA! La perfezione è DISTRUTTA! CAPISCI! QUANTA COSCIENZA IN CABBINA DE REGGIA! DAJE PUMA!!!
Però non glielo diciamo che questa cosa stona tantissimo perché un film non è un video musicale:

Sai che c'è, Puma bello? Che un film così deve essere molto molto molto scritto bene. Per criticare la borghesia che indossa così tante maschere da non riconoscersi più neanche quando si guarda allo specchio devi essere un critico implacabile prima, e un narratore spietato poi. Te me pare che ar massimo j'hai dato no' scappellotto in testa a sta borghesia. L'hai visto Il Capitale Umano? Ecco.
Anche perché, al pari di quando leggi il libro e vedi Carnage, sai che l'unica cosa che poteva risolvere la situazione (sia dei ragazzini che del film) non erano i paroloni, i banalissimi voltafaccia e addirittura la stridente (hai visto, t'ho messo pure lo spoiler onomatopeico) sorpresa della scena finale, ma un bello, sonoro, ben piazzato SCHIAFFONE. Che in inglese si dice:
The Slap
Trama: Il rovescio della medaglia

Che è una serie australiana. No scusate è una serie americana. Ok, è sia una serie - anzi miniserie, solo 8 episodi - australiana che americana. Infatti nel 2011 l'hanno fatta in australia, ora la stanno rifacendo in america, uguale ma con attori diversi tranne una, la dentona Melissa George che evidentemente aveva la caratura necessaria per fare entrambi. Ovviamente sto vedendo la versione americana che a me le facce da schiaffi che conosco mi rassicurano, facce che sono quelle di Peter Sarsgaard che da quando ho capito che non era Paul Rudd (ora mi è chiaro e mi chiedo come per molto tempo li confondevo), di Uma Thurman (almeno la faccia che aveva prima di questa:
di quell'odiosa di Thandie Newton e quella da schiaffissimi di Zachary - Spockkia - Quinto (ma ha quattro fratelli più grandi?).
La serie per ora è a episodio 2. Ogni episodio si chiama come il nome di un personaggio coinvolto in questa storia che ovviamente si dipanera come una serie di vite e tipologie umane - in due puntate abbiamo già visto il quarantenne annoiato dalla vita di famiglia tentato dalla giovanissima babysitter, il giovane rampante superuomo assetato di denaro e potere e dominio sugli altri, la giovane frikkettona che ancora allatta il figlio a 5 anni) che, una volta incrociate e messe a confronto daranno vita a una critica trasfersale in cui non si salverà nessuno.
Anche questo serial è tratto da un libro con una copertina anche questa niente male:
Ovviamente niente a che vedere con l'originale: 
Ma come mai questa storia - e allargando anche al film di prima, nonostante la pessima qualitù - di sleppe ben calibrate riesce ad essere raccontata e soprattutto credibile nonostante viaggi di nazione in nazione? Siamo tutti uguali? Ogni società è piena di quarantenni insoddisfatti? Uomini assetati di soldi? Frikkettone isteriche? Ebbene sì. 
Ma poi tutti questi schiaffi in giro per il mondo che ci vogliono significare? Ma ovvio, che un ceffone ben piazzato quando tutto intorno sono solo sorrisi di convenienza apre uno squarcio nel perbenismo. È uno schiaffo morale alla gota pacioccona della società opulente, non ci vuole molto a capirlo.
Continuerò a vedere The Slap, perché, nonostante la serie non sia certo questo Capolavoro imperdibile, è piacevolmente scritta e assai ben recitata.
Chiudiamo con una compilation di schiaffassi che altro che bistecca sulla guancia poi:

Ma ancora, ancora, senti che bel suono in dolby...

E per i più misogini (ah! sento tra le retrovie l'urlo "MASCHILISTA!". Certo, 50 sfumature sì, una bella sberla da 007 no eh?)

Mancano gli italiani però, come farsi mancare questi:


E a proposito di serial TV? Eccon un poker di cinquine niente male:

Comunque se mi incontrate e mi date uno sganassone per la battuta sul cognome di Quinto lo capirò. Ma non porgerò l'altra guancia.

2x1 • Dr. Male

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Una volta passeggiavo mano per la mano con la voglia di uscire da una ressa di gente vestita da One Piece (ero a Lucca) quando qualcuno vicino a me - abbastanza vicino da farsi sentire ma abbastanza lontano da non riuscire ad approfondire con lui la profonda considerazione - ha esclamata: certo che metti la parola "Dottor" prima di qualsiasi nome quel nome diventa fichissimo. Non sono riuscito a togliermi quella grande verità di testa per addirittura una o due ore. Poi ho visto
The Good Doctor
Trama: Guinness dei primari

...e ho pensato che ecco, "Dottor" messo prima "Bloom" rovina tutto.
Vediamo un attimo il seguente schemino:
[Clicca. Ma quanti ne mancano!]
È vero, in generale funziona alla grande questa cosa del Dottor. Poi dici perché le mamme vogliono che ti laurei. Dottor CB. Ah, e pensare che mi sono allenato molto, a giocare al dottore.
Be' comunque ribadisco, Bloom non ci fa una bella figura in questo film.
Fa un dottorino di belle speranze appena arrivato in corsia che si spertica per fare bella figura con pazienti e superiori. Alla sua prima paziente, una biondina dal sapore di Amber Heard, si innamora e per non dimetterla (era entrata per qualcosa di meno grave di un'unghia incarnita) inizia ad avvelenarla, ma si fa prendere un po' la mano e quella che fa? Schiatta. Dal non dimetterla e non dimettersi il passo è breve e il dottorino dovrà fare altre cose criminali come scendere a patti col portantino messicano... oddio, se pensi che nella sua carriera è già sceso a patti con l'acqua ossigenata
e le smorfie di Gionni Deppe (peraltro essendone contagiato)
potrebbe non essere così difficile. 
Il personaggio vorrebbe essere molto complicato, preso dalla brama di carriera così come dall'amore per la ragazza, così come dalla paura del fallimento, così come altre cose che però sto aggiungendo io, perché il film in realtà è proprio poca roba. Ippocrate ha giurato che si sta rivoltando nella tomba.
Il film è appunto a tratti noioso a tratti noiosissimo, con quel sapore da film fatto da chi non sapeva bene dove mettere le mani e quella grana da Rete 4 (sai che Rete 4 ha sempre avuto quel filtro strano che rendeva tutto una telenovela brasiliana, mi sono sempre da dove venisse quell'effetto...) che ti fa chiedere se non è forse arrivata l'ora di chiudere questo cinema off off americano, che serve solo agli attori di un certo genere (quelli che volente o nolente non riescono a fare il grande salto, quelli che magari hanno partecipato a franchise miliardari ma poi i film da protagonista hanno racimolato incassi ridicoli, quelli come Orlando Bloom insomma) di fare film da protagonisti, film di cui nessuno si ricorderà comunque, quindi magari è pure peggio.
L'apparizione di quattro minuti secchi di JK Simmons ora che ha vinto l'oscar è più importante di tutto il resto, per dire.
Un altro che non è mai riuscito a fare un film da protagonista sensato - e non lo fa manco da morto - è Paul Walker (se fosse stato nomen omen era meglio mi sa). Uno dei film postumi del biondino 
The Hours
Trama: Corsie clandestine

Paul è stato condannato da Fast & Furious, nessuno degli altri peggio lui, poro Paolino, persino il monosillabico e biespressivo (con e senza macchina) Vin Diesel (pure lui nomen omne) ha avuto una carriera più colorata.
Paul invece sempre a fare film con l'affanno in cui fa quello che deve correre. L'ha fatto talmente tante volte che poi s'è vista com'è finita.
Questo Hours doveva essere secondo i suoi piani - almeno credo, il risultato è barbino - il film in cui doveva far vedere che sapeva anche "recitare". Meno corse, più actor studio (ecco bravo studia).
Lui fa padre a cui nasce figlia prematura e muore moglie prematuramente. La neonata viene messa in un'incubatrice. Ma c'è il piccolo particolare che fuori dall'ospedale si scatena Katrina (sai, questo). Tutto l'ospedale viene evacuato e lui rimane solo con l'incubatrice, che però non ha più elettricità, quindi lui ci attacca una batteria a manovella, che però funziona male e ogni volta che la carica l'incubatrice funziona solo per due minuti, quindi lui deve stare lì senza dormire fare pipì mangiare nulla da solo a girare la manovella.
Trama che raccontata al netto del film sembra pure interessante... ma poi arriva il film e no, fa schifo.
Il nervoso ti prende dopo che, se i primi venti minuti potevano avere un senso, oh insomma, potevano portare a qualcosa di interessante, il resto del film è tutto dannatamente uguale a sè stesso con una sola scena ripetuta: lui che carica la batteria, lui che cerca di fare qualcosa, lui che si accorge che sta finendo il tempo, lui che torna a caricare la batteria.
Ora. C'è un solo e unico modo di farmi crescere l'ansia con un plot del genere, un solo modo di far in modo che un film così possa essere ricordato in qualche modo: devi farmi un solo e unico piano sequenza. Pensaci. Lo mettevi in mano a Inarritu che scritturava anche Walker, dai poteva starci perché no, e faceva un solo piano sequenza teatrale tra corsie e barelle in cui il tempo che passava nel film passava anche per noi e Paul piano piano avrebbe davvero sentito la fatica di fare quello che fa nel film, sarebbe stato fico.
Invece no, invece trucco nero sotto gli occhi perché occhiaie, labbra screpolate perché sete e recitazione di merda
La presenza di Genesis Rodriguez, che per amor di informazione ricordiamo essere lei:
è talmente accessoria (nel senso che fa la mammina dolce e innamorata) che ti prende ancora più il nervoso di prima. Ma che me la sprechi per fare la mogliettina modigerata e anche un po' fantasma? Ma minimo voglio l'infermiera avvenentette. Ciao infermiera!
Poro Paolino, alla fine è sempre stato un attore mediocre e lo è anche da morto, fa tristezza ancora di più del modo (un po' coglione, diciamolo) in cui se n'è andato a insegnare agli angeli a spingere il NOS. Libera NOS a malo, infatti.
Comunque ragazzi, tra Williams, Seymour Hoffman e Walker, i film postumi sono di diritto un trend del 2015:
Comunque su dottori e ospedali ho una sola cosa da dire, ed è questa:
Peraltro ricordiamo la puntata in diretta. ricordiamola. E SCOPRIAMO A DISTANZA DI 18 ANNI CHE L'HANNO FATTA DUE VOLTE! Sai... east coast, west coast.. poi dici i serial di oggi non sono come quelli vecchi. Ma va va.

Vice che dice boh

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Inherent Vice
Trama: Deficent Vice

Se vi conosco almeno un po' (ma si conosce mai davvero qualcuno?) sono sicuro che Inherent Vice è il film che volete vedere questo weekend. 
E, siccome siete prima di tutto persone che amano interessarsi ma secondo di tutto anche non sprecare i soldi del biglietto, sono altrettanto certo che vi starete leggendo in giro le critiche al film, qualcuno addirittura in inglese!
Tra queste critiche - lo so, ne ho le prove - ne troverete qualcuna che vi dirà che IV è un bellissimo film, un film grottesco e senza appigli; un viaggio psichedelico da cui lasciarsi avvolgere come una nuvola del miglior fumo squagliato, rollato e passato da una mano amica
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un film dai colori talmente seventies da sembrare falsi mentre invece erano proprio così, se poi eri strafatto lo erano ancora di più; 
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un film che non racconta qualcosa in particolare ma racconta tanto se non tutto, e lo fa in uno stato di fattanza "drughesca" esilarante (proprio come il gas) e grazie ai caratteri mezzi pazzi interpretati da attori in stato di grazia (la formula "stato di grazia" funziona tantissimo). 
Vi diranno poi che IV è una grande prova di scrittura, in cui la scusa di un'investigazione privata - privata soprattutto di raziocinio e logica - degna del miglior noir della golden age, con tanto di femme fatale, palazzinari ricconi senza scrupoli, poliziotti tutto d'un pezzo, criminali più o meno da strapazzo (una sorta di LA Confidential meets Grande Lebowsky), è una sottile linea bianca di cocaina o altri psicotropi in polvere che unisce le sinapsi schizzate del protagonista e tutti quei satelliti senza orbita che gli gravitano intorno, dall'avvocato hippie
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(Benicio Del Toro che pare riprendere quello che aveva lasciato in Paura e Delirio a Las Vegas), al poliziotto granitico e cripto-gay (Josh Brolin che ama da morire i "PANEKEKO!"), dalle donne sempre lascive e misteriose (varie ed eventuali giovinastre con i capezzoli al vento) al milionario annoiato (Eric Roberts che per lui ogni film è una rinascita),  dall'infiltrato nella setta mansoniana ma anche religiosa frikkettona 
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(Owen Wilson che non tenta più il suicidio) all'agente dell'FBI glaciale (Reese Whiterspoon con sempre maggiori problemi di mento), al dentista fattone 
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(Martin Short parentesi comica), linea che serve semplicemente a mandare avanti una parvenza di storia che non serve, ma - continueranno a scrivere - non dovete farvi convincere dalle major di Hollywood che la trama serva a qualcosa, siate hippie per tre ore della vostra vita e vivete il film come un'esperienza, godete delle immagini, ridete degli assurdi e lunghi scambi dialettici tra i protagonisti che sembrano volersi dire cose importantissime e invece sono solo degli strafattoni, godete della confusione che una babele di nomi impossibile da ricordare (e non è un caso che un luogo di un ricordo romantico del protagonista viene usato dal palazzinaro per costruire degli uffici che hanno palesemente questa forma)  vi creerà nella capoccia.
Vi diranno tutto questo, e se siete fortunati ve lo diranno con sagacia e conoscenza della lingua, e voi gli crederete, perché voi siete fatti così, siete quelli che ogni giovedi condividete fortissimo l'oroscopo di Brezsny solo perché è stato il primo che non vi rifilava le stronzate scritte tipo Branko o Paolo Fox, ma ve le rifilava citando il filosofo polacco o il regista nuovoguineiano o il pittore russo o che cazzo ne so io e voi lì a scivere "come mi conosci Rob" e a spingere Like così implicitamente vi sentivate anche voi dei pensatori (sumeri, sanniti, hawaiani) più intelligenti. Quindi vi fiderete di quelle recensioni scritte bene e questo weekend andrete a vedere IV.
E sarà il più grande errore che possiate fare. 
Perché IV è una merda.
Ma peggio, perché se IV della merda condivide odore, colore e consistenza, ha anche una qualità in più (che poi, "qualità") che la merda non ha, è innervosente come poche cose sono capaci di esserlo.
Mette nevrosi. Erano ANNI che non uscivo dalla sala così nervoso, insoddisfatto, con la voglia di gridare FA SCHIFO! (credo anche di averlo fatto, magari non gridato, ma almeno cinque file davanti e tre dietro l'hanno sentito mentre dicevo isterico "è un film indifendibile. è un film indifendibile. è un film indifendibile.")
Oltre ad essere smodatamente lungo (almeno metà film è del tutto accessorio, ripeto, almeno metà, è tanto metà eh) la sua infinita durata è anche insopportabilmente noiosa - non ho nulla contro i film lunghi, un film dura quanto deve durare, se la sua durata è giustificata. IV è un tortile atroce e confusionario di incomprensibili stronzate, è uno straccio sporco che piano piano inizia a puzzare sempre di più anche se è intriso di cose profumate come detersivi e detergenti, è un guazzabuglio dentro un casino dentro un roba che "boh" dentro un contenitore che colpisce perché costruito sul nome del regista, sui nomi degli attori e sull'ottima fotografia. Sì, ok, gli attori sono bravi ma cristo, hai quel popò di cast e fammelo essere anche non bravo, sarebbe stato un crimine contro l'umanità, oltre ad essere un crimine contro il cinema in generale, e contro il suo stesso regista in particolare.
Quando, esattamente, ci siamo persi l'altro Anderson bravo (ce ne sono altri ma non tanto bravi, o cani veri)? Lo sai cosa veramente uccide il mio cuore, e distruggera anche il vostro? Che ho amato Anderson in tante sue vesti, da quando regalava a Julianne Moore parti memorabili, a quando riscoprivo la grandezza del suo Petroliere. Lo consideravo un Autore vero, amavo il suo cinema perché sapeva regalare ritmo tarantolato (non tarantiniano) a un cast alla Altman, fondeva la scrittura della miglior scuola americana (quella anni 70, dei film densi, delle storie umane, dell'America laterale e dei suoi personaggi assurdi e memorabili) alla modernità del nuovo cinema... insomma faceva bellissimi film.
Poi forse la questione autoriale gli ha un po' preso la mano, e se avevamo salvato la palese imperfezione suo film precedente per la Grandezza totale di un Joaquin Phoenix mai così gigante ingiustamente ladrato di Oscar, oggi è impossibile - IMPOSSIBILE - salvare IV. 
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Mi aspetto, a questo punto, un tumulto dalle retrovie, qualcuno che dito puntato mi accuserà di "maggrazziearcazzo, tu odi gli hippie, sei un fascista, per te un personaggio hippie è impossibile da amare perché non ti ci sai riconoscere, non puoi diventare quel personaggio mai e quindi ogni cosa che gli vedi fare per te è frutto di assurdo, non sei nella sua testa perché sei un cazzo di realista noioso di merda. E ti urlerò di più: tu, caro il mio CB, ti innervosisci proprio perché ti trovi di fronte qualcosa che non puoi gestire, che non puoi elaborare, perché tu hai la frenesia produttiva, non stai mai con le mani in mano e se per cinque minuti stai sul divano a non fare niente ti senti morire, fosse anche mettere in una cartellina delle immagini di arcobaleni perché magari che ne sai un giorno potrebbero servirti delle immagini di arcobaleni, e questo ti fa incazzare perché quando vedi qualcuno che si rilassa, che può benissimo "fare niente" un po' lo invidi, tu che fai bandiera la tua iperproduttività e che poi pagheresti oro per startene un po' fatto su un divano a non pensare a nulla, startene lì tranquillo e basta. È lo stesso motivo per cui non ti piace Il Grande Lebowsky, perché tu del drugo non hai nulla e non sai nulla ma un po' ne vorresti avere e sapere. Ma sei TU il problema, non loro o i loro piedi zellosi. 

Quindi zitto."
Sì sì, certo, tutto vero, vero quanto vuoi, cara la mia retrovia, ma IV rimane una merda insopportabile e quel dito puntato ficcatelo nel naso, come i poliziotti nel film.
Quindi, nonostante quello che leggerete in giro, fidatevi di uno che cerca di dirvi le cose come stanno, IV è un film indifendibile e inguardabile. Punto e basta.
L'unica - e sottolineo unica - cosa davvero - e sottolineo davvero - grande di IV è l'apparato iconografico, che è già di diritto il migliore del 2015. Oltre alla splendida locandina messa in alto ci sono gli eccezionali character poster (realizzati dalla BTL Comunication che si rifiuta di dire il nome dell'illustratore) che fanno veramente lacrimare di felicità, sono davvero l'unica cosa di IV capace di regalare psicheledia ma al tempo stesso raziocinio (compositivo) che manca totalmente al film.
Quindi fermatevi quanto volete ad ammirare questi, ma non vi azzardate ad andare al cinema. Usate le tre preziose ore che sprechereste in sala per fare cose più utili:
Ascoltando questa canzone:

♰ Leonard Nimoy ♰

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♰ Leonard Nimoy ♰
Tele trasporto.
(Ma Guerre Stellari è meglio.)

Senti chi abbaia

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The Voices
Trama: Cane pazzo gatto cane

Finalmente una parte adatta alla faccia sveglia di Ryan Reynolds: il cretino.
Non fosse che oltre ad essere cretino il protagonista del film è anche schizofrenico, cioè sente le voci, nella fattispecie quella del cane e del gatto che, come fossero i classici diavoletto e angioletto posati sulle spalle, gli consigliano cosa fare delle sue manie omicide. Ovviamente il cane è quello che le placa, il gatto quello che le aizza. In pratica la versione pazzia di questo celebre video qui:

Le voci sono nella sua testa, ma noi vediamo gli animali parlare con quel classico e orrendo modo di far parlare gli animali, muovendogli la bocca col computer che manco in un film per bambini. Se poi pensi che (se non erro il terzo, o era il quarto?) Senti chi parla usava proprio i cani parlanti siamo veramente alla frutta (le prugne, poi scoprirete perché).
Insomma Ryan fa questo ragazzetto tutto calmo che lavora in un ufficio di trasporti dove devono indossare tutti delle tute rosa, poi dici che diventi un assassino.
Sente le voci degli animali - a proposito, se le doppia da solo, il gatto con inflessione inglese (inglessione, quindi) e il cane con fare da basso - e dà più retta al gatto (cattivo) che al cane (buono), iniziando così ad ammazzare un po' di colleghe, di cui poi tiene le teste nel frigo, e le teste, come ti sbagli, iniziano a parlare pure loro.

Perché ho visto questo film? Perché ho rotto la promessa che avevo stretto con le mie voci  interiori (il Pollo cattivo e il Broccolo buono) che ogni tanto in passato mi hanno costretto a vedere dei film con Ryan Reynolds che è veramente il peggior attore in circolazione? Perché sono state più forti loro?
Prima di tutto perché una delle protagonisti femminili è Gemma Arterton (e qui mi ha convinto il Broccolo interiore). Pensavate che me l'ero scordata quella manzona di Gemma? Lei per capirci:
Ma come fai a scordartela?
Il cast intorno a Ryan era poi un pochino (non tanto, un pochino) interessante, infatti oltre a Gemma c'è quella roscia dentona che canta bene, quella vecchia che fa sempre la cattivona e altra gente di cui non ricordo il nome ma da qualche parte ho visto.
Ma, più di tutto, ho visto The Voices perché è un film di Majane Satrapi, e non potevo assolutamente perdere l'occasione di farle una bella risata in faccia  (qui ci ha messo lo zampino il Chicken interiore). Ridere, nel particolare, della questione coerenza.
Marjane, lo sappiamo, è stata illuminata dalle luci di Hollywood quando da fumettista è passata ad essere regista, all'inizio di un film tratto dal suo fumetto Persepolis, che fu poi candidato all'oscar. Iran, guerra, diritti delle donne e percaritàdiddio (o chi per lui) se sono qui a dire che non siano cose pesanti e gravi e degne di tutta l'attenzione del mondo (e infatti non ne parlo mai perché mi sento sempre inadeguato).
Solo che lo spirito di Marjane nei confronti del fumettomondo è sempre stato molto molto molto da "puzza sotto il naso", quasi che il fumetto fosse il mondo da cui scappare subito, infatti appena ha fatto il film non ha (quasi) più disegnato e si è reinventata regista; che poi, avesse fatto film d'animazione, avrei capito, invece è passata subito al live action, e com'è come non è nel giro di pochi anni è finita a fare questo film atroce, una black comedy (e sappiamo quanto sono difficili le black comedy, anche se me le azzeppi di assurdità e balletti finali con tanto di Gesù danzerino) con protagonista Ryan Reynolds, ecco, a me fa quantomeno ridere sotto baffi e barba, mi pare un buon contrappasso per chi ci ha sempre messo quella dose di "intellettualismo" di troppo, la stessa dose che poi rovina tutto, che stona, stonature che nel mondo fumetto sono attualissime. Gipi (un altro che c'ha provato col cinema, fallendo) va dalla Bignardi perché è "intellettualissimo", ma la Bignardi poi li legge i fumetti? Anzi... le "graaaphìc nòòòvel" (detta come vingardium leviosà). 
Insomma che il cinema è il ritiro dei fumettisti che non vogliono più fare i fumetti perché non si fanno abbastanza soldi? Ma stattene nel mondo tuo a fare i fumetti, che diamine. Gipi infatti ci è tornato, per fortuna. Speriamo che Marjane abbassi la cresta e qualcuno le consigli (da dentro o più probabilmente da fuori, nei panni dei produttori) di non fare più film.
Per me devi essere coerente sempre e se a me domani mi dicono di girare un film con Gemma Arterton posso stare sicuro che nessuno può venirmi a dire "ah prima facevi tanto quello che Gemma Arterton no eh!?"
Comunque le voci nella testa che fanno ammazzare le persone non è la prima volta che le sentiamo:
A proposito di vestiti colorati e pazzie vi volevo solo dire che...
IL VESTITO È VERDE E ROSA! MA DOVE LI VEDETE L'ORO E IL BLU? DOVE?!

Poker di J

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Wild Card
Trama: Bue di picche

Stazzam caro. Io a te ti voglio tanto bene. Ti devo tanto e non lo dimentico. Mi hai dato nome:

e natali...

e con tutti quei botti anche qualche Capodanno.
Ma così non può andare avanti.
Io li vedo tutti i tuoi film, li vedo sempre tutti tutti, che se faccio la lista di film che o fanno Crank o fanno  crick sono troppi quelli miserrimi. Sono diventati più quelli inutili che quelli utili. Utile. Utile. Utile. Inutile. Inutile. Inutile. Inutile. Inutile (quello della rapina). Inutile (quello delle corse). Inutile. STRAinutile.
Dobbiamo parlare io e te. Sediamoci e parliamo, non prendiamoci solo a sediate.
Tu all'inizio sei stato un protegè di Guy Ritchie e quello non ti faceva neanche menare le mani, quindi capisco che ti sentivi un po' sprecato. Poi hai deciso di diventare il nuovo eroe action degli anni 2000, e in barba a tutti devo dire che ci sei riuscito, sei tutto d'un pezzo e usi le mani come degli schiacciasassi, sta mano po' esse solo fero, ma se fino a qualche anno fa sceglievi action coi controcoglioni (probabilmente li misuravi con i tuoi, se sono a misura con il resto del corpo), e invece adesso che è successo? 
Insomma io posso anche accettare che fai SEMPRE lo stesso personaggio - quello ex-[insert-here-CIA-FBI-Killer-Agente Segreto] che non vuole più "togliere la vita" (che è il contrario di quello che per alcuni personaggi femminili in cerca di rivalsa è "fare la vita") e si ritira ma il tuo passato ti viene a cercare il più delle volte per farti il culo e tu gli rispondi così:

e, appunto, questo lo accetto e mi sta bene così. Meglio tu che fai sempre quello che spacchi i culi di, che ne so, Jennifer Aniston che fa sempre la fidanzatina nelle commedie orrende. 
Ma possibile che non riesci a capire quando un copione che racconta di un ex-agente assassino che vuole solo vivere la sua vita tranquilla ma il passato lo viene a cercare costringendolo a uccidere tutti è bello e va fatto e invece quando un copione che racconta di un ex-agente assassino che vuole solo vivere la sua vita tranquilla ma il passato lo viene a cercare costringendolo a uccidere tutti fa schifo e non fatto? Devi avere qualcuno che ti consiglia. O forse non sai leggere... chissà.
Insomma Stazzam tu non puoi accettare tutto tutto. Non puoi pensare che un film è bello solo perché farai una scena tête-à-tête con Sofia Vergara, che in effetti può essere un motivo valido per accetare di fare un intero film

ma non sempre. Un pochino devi scegliere. Sennò finisce male, non vorrai mica finire nei film che ora fa Nicholas Cage? Non vorrai mica finire nel girone infernale di quelli che non distingui più i film che fanno? Per non parlare delle locandine, che è inutile che mi fai (succede anche questo troppo spesso nei tuoi film) mille versioni diverse, me fai confusione!

La trama di questo film non la racconto si perché è uguale a tutti gli altri, solo che a Las Vegas (che poi ti vuoi ritirare a vita tranquilla e scegli Las Vegas, che sì, si sa che è un posticino con tutta gente a modino, un ritiro per pensionati proprio...), sia perché in effetti è talmente sconclusionata che i 90 minuti d'ordinanza passano e tu alla fine sei ancora lì a chiederti "ok, qui mi hanno presentato i personaggi, ma la storia quando inizia?"
Le scene di botte, bisogna ammetterlo, sono carine, ma il tutto nuota a questa sceneggiatura talmente assurda, spezzetata, incoerente e mal gestita che pare davvero un filmino delle vacanze di Stazzam. 

Qui è quando ho spaccato la faccia a Milo Ventimiglia. Che ridere.

Qui è quando mi sono seduto a un tavolo del casinò con sguardo truce sperando che quei tre scagnozzi molesti non entrassero nel bar a cercare guai. Se vuoi conosco uno all'agenzia di viaggi ti do il numero, vacci ti dico.
Un film brutto. Se facessero un montaggio delle scene di botte (al ralenti, un po' come quelle di Denzel Washington qualche film di gente che vuole stare in pace ma il passato li costringe a tornare a rompere nasi fa) senza tutto il resto sarebbe meglio. 15 minuti di botte e via.
Dai Stazzam ti prego ripigliati, io ti voglio bene come a un padre, vabbè non esageramiamo come a un fratello. Brother in Stazzam. Tu sei il braccio io la mente, ti va bene? Tu prendi la destra io la sinistra... parlo della Vergara.
Per fortuna sembra che Stazzam - anche archiviata la brutta parentesi Botaxebles - possa fare qualcosa di buono nel prossimo F&F7 e in questo altro di spie (nonostante detesti profondamente Melissa McCharty e il pensiero che farà una Ghostbuster (o due?) mi fa rivoltare:

Ve lo dico. Spyoni è già un trend 2015, ne conto almeno 006 tra commedie, action di Guy Ritchie e Jimmy Bond.
Sta. Sta. Sta. Sta. Sta. Sta. Stazzam Face!

Past & Furyous

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Fury
Trama: Tank you very much

Ricorderete tutti la bellissima illustrazione che l'illustrissimo Mauro Gatti realizzò per la sua recensione di Fury. 
Ecco, ricordatevela QUI.
Ora ho visto anche io Fury. Nonostante dovesse uscire qualche settimana fa, in contemporanea con il film sulla guerra della moglie Angelina, creando di fatto una guerra tra ricchi al botteghino italiano (avrebbero sicuramente fatto duemila lire la prima e diecimilalire il secondo) e poi non è più uscito perché è fallita la casa di distribuzione italiana (annamo bene), e adesso sembra che uscirà a Giugno (chissà quanto è costato poco, non vorrei fare il menagramo d'un menagramo ma secondo me 'sto film si porta dietro un po' di zella, sarà colpa di Shia LeBouffon, e non uscirà manco a giugno...).
Insomma ammetto che l'entusiasta recensione di Gatti mi aveva alzato l'hype (si sa che i gatti su internet vanno fortissimo) ed ero partito con le migliori intenzioni, cancellando a forza la sensazione di "ma che è Aldo Raine su un carroarmato?", e se da una parte tutto quel sangue di cui parla lui c'è, e il film non è male, ci sono anche le cannonate laser. 
Ecco sì, ci sono i laser, rossi quelli dei tedeschi e verdi quelli degli alleati. Ora io in guerra non ci sono stato e neanche su un carro armato ci sono mai stato, ma non mi ricordo di questa cosa dei raggi laser... boh...
Comunque bisogna dare atto al film di essere abbastanza pulito, cioè è sporco di sangue e fango come dice Mauro, ma pulito nel senso di asciutto, secco nel raccontare niente di più e niente di meno di quello che si era prefissato: la vita (e la morte) dentro una scatola di metallo, praticamente una bara coi cingoli, di questo gruppo eterogeneo (ecco, magari alcuni personaggi sono un po' stereotipi) di soldati, ognuno con la sua natura ma tutti in fondo pronti a sacrificarsi per un bene superiore o anche solo per il loro capitano pettinato molto bene. Insomma ci vuole coraggio a stare tutto il giorno con Shia LeBouffon che pare non si lavasse MAI durante le riprese per far vedere che era l'attore più dedito e quindi faceva diventare il carro armato una scatola di sardine andate a male dopo dieci minuti attentando alla vita degli altri attori.
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Quindi il Chicken se lo piglia, ma non penso di saper ricordare anche una sola scena del film da qui a due/tre mesi, e io ho una buonissima memoria, magari a Giugno, quando forse esce, lo andrò a vedere pensando di vedere un film nuovo.
A proposito di Nazisti e Fury, voi questo - che gira da tempo e lo so - lo avete visto... VERO?!

Comunque siccome non voglio farmi dire sempre dalle lettrici che metto troppe foto e gif di donnine nude che poi sono gelose adesso vi beccate la BIOGRAGIFIA di Brad; sapete che mi è presa questa cosa di mettere la filmografia della gente formato gif, dura quanto mi pare e alcuni li salto che tanto non se li ricorda neanche lui, questa già potrebbe essere l'ultima che 'sto tizio fa film da vent'anni, pensa se un giorno mi viene in mente di farla di Robert DeNiro, ovvimaente l'unico fine è di bloccarvi i computer:

Brad Pitt Johnny Suede animated GIF




Brad Pitt Brad Pitt Gif animated GIFBrad Pitt Brad Pitt Gif animated GIF




Babel Brad Pit animated GIF
Brad Pitt David Fincher animated GIF

Brad Pitt Maudit animated GIFBrad Pitt Fantastic Films animated GIF
Brad Pitt Movies animated GIF12 Years A Slave Benedict Cumberbatch animated GIF
A voi vi piace più bamboccione o più barba incolta? Ah, interessante.
Ho appena pensato che Carlo Verdone potrebbe fare il remake italiano del film, tutti i personaggi nel carrarmarto li fa lui e il capitano, ovviamente, non può che essere:

Armani armate

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A Most Violent Year
Trama: New York siti

Cosa sta succedendo? Hollywood muore? Si fanno troppi film? Il fatto che il botteghino cinese abbia guadagnato più del botteghino americano è un campanello d'allarme anzi d'allalme? 
Io so solo che ho davvero pochissimo da dire su questo film, e, ancora peggio per me, nonostante la sua scarsezza il film non regala neanche le solite sponde su cui lanciare invettive, battute, sarcasmo gratuito, gif animate, illustraposter... manco un bel titolo per il post mi è venuto fuori, pensa che film inutile. 
Un film che non esiste. Piatto, stanco, recitato a metà (Jessica Chastain ha fatto un'involuzione non da poco, da star di prim'ordine con 7 film all'anno e doppie candidature a film di poco conto o comunque in disparte... dài Jessica dài [cit.]). 
È la storia di questo tizio (che doveva essere interpretato da Javier Bardem ma poi ha litigato col regista forse perché non lo faceva pettinare e vestire da scemo, dice Wikipedia, quante ne sa Wikipedia...) che vuole espandere il suo business senza scendere a patti con la dilagante criminalità della NY anni 80 però poi alla fine ci devi scendere a patti con la dilagante criminalità della NY anni 80 che Quei Bravi Ragazzi non ti ha insegnato nulla? E Scarface? E tutti gli altri film del genere tra cui quello con la locandina quasi identica?
Ovviamente il cast è un pretesto per unire 'sti due attori molto fascinosi, sperando probabilmente di farli accoppiare anche fuori dallo schermo, e farli recitare tutto il tempo in cappottoni di cammello Armani tutto il tempo
o, nel caso di lei, che fa la solita moglie di quello ricco che prima si gode i soldi del marito senza fare domande poi quando qualcuno inizia a fare delle violenze si incazza e poi si scopre più criminale di lui a ripulire i soldi (praticamente Skylar) e spesso va in giro - sempre per qualla cosa che il film sembra più un catalogo di moda che altro - con le sise mezze di fuori ma con effetti abbastanza poverelli visto che se c'è una cosa in cui Jessica è deficitaria sono proprio le sise
E basta. No davvero, non ho niente altro da dire. Non posso neanche dire di essermi propriamente annoiato, ci sarebbe stato di che arrabbiarsi come la scorsa settimana, ma la piattezza di quello che ho visto ha intorpidito anche l'ormone della rabbia critica.
Basta pensiamo a questo
e scordiamoci 'sto film.

• FILM CHE LA BARCA VA •

Anubi di ieri sul nostro domani odierno

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The Pyramid
Trama: Sfingere forte

Alla Fiera delle sceneggiature dell'Est, per due soldi, The Descent un distributore comprò.
E venne The Cave che copiò The Descent che al mercato uno scemo comprò.

Alla Fiera delle sceneggiature dell'Est, per due soldi, The Descent un distributore comprò.
E venne Catacombs che era molto simile a The Cave che copià The Descent che al mercato sempre quello di prima comprò.

Alla Fiera delle sceneggiature dell'Est, per due soldi, The Descent un distributore comprò.
E venne The Descent 2 che era peggio di Catacombs che era molto simile a The Cave che copiò The Descent che al mercato coso lì lui comprò.

Alla Fiera delle sceneggiature dell'Est, per due soldi, The Descent un distributore comprò.
E venne The Tunnel che era un torrent uguale a The Descent 2 che era peggio di Catacombs che era molto simile a The Cave che copiò The Descent che al mercato Tizio comprò.

Alla Fiera delle sceneggiature dell'Est, per due soldi, The Descent un distributore comprò.
E venne Urban Explorer che era la versione a Berlino di The Tunnel che era un torrent uguale a The Descent 2 che era peggio di Catacombs che era molto simile a The Cave che copiò The Descent che al mercato Caio comprò.

Alla Fiera delle sceneggiature dell'Est, per due soldi, The Descent un distributore comprò.
E venne Necropolis che era la versione a Parigi di Urban Explorer che era la versione a Berlino di The Tunnel che era un torrent uguale a The Descent 2 che era peggio di Catacombs che era molto simile a The Cave che copiò The Descent che al mercato Sempronio comprò.

Alla Fiera delle sceneggiature dell'Est, per due soldi, The Descent un distributore comprò.
E venne Pyramid che era la versione dentro una piramide ma ancora più brutta con i gatti sphinx che tutti li trattano male perché sono brutti invece non lo sono

fatti male col computer e alla fine tutto verde notturno come al solito e si vede Anubi quello con la faccia da sciacallo fatto con autocad roba che questo video come computer grafica è meglio

e io ho visto questo film solo perché mi fa trend Egiziani con questo e questo di Necropolis che era la versione a Parigi di Urban Explorer che era la versione a Berlino di The Tunnel che era un torrent uguale a The Descent 2 che era peggio di Catacombs che era molto simile a The Cave che copiò The Descent che al mercato Caio comprò.

Alla Fiera delle sceneggiature dell'Est, per due soldi, The Descent un distributore comprò e se la smettevano con quello non facevano un soldo (!) di danno.

La regia Margot

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Focus
Trama: Si fossi focus

Ci voleva un bel coraggio per andare addirittura al cinema a vedere Focus. Ma io non mi tiro dietro a nessuna sfida, io sono sempre in prima linea per vedere le peggio stronzate che cinema manda in terra, salvarvi dalle brutte visioni è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo.
Ora, parliamo un secondo (ma un secondo appena, lo giuro) di Will. Ho letto da qualche parte che dopo la cocente delusione di After Earth Will ha detto qualcosa come "Ho chiamato un taxi giallo col mio fischio collaudato e ho deciso che avrei fatto film meglio. Avrei scelto copioni con maggiore coscienza. Avrei pensato meno al numero e più alla qualità."È evidente che la vita e le opere di Matthew McConaughey è diventata un faro per dare aria alla bocca.
Il suo film successivo a quella inguardabile puttanata e questa guardabile puttanata.
Già, Focus è una puttanata, ma è guardabile. Come direbbe il barista sotto casa mia "senza infamia e senza lode".
I canoni del film di truffa ci sono tutti: lui truffatore esperto, lei truffatrice alle prime armi, maestro e margheritina di campo, truffi tu truffo io, ma chi truffa chi? 
Come ci sono anche tutte le scene del compendio: lui che le mostra come si fa, loro che fanno coppia, una truffa che sembra non funzionare ma poi era tutto preparato, video musicale di varie truffe messe a segno che ti fa venire voglia di lasciare il tuo lavoro e diventare truffatore anche tu, preparazione del colpo grosso e, ovviamente, la sorpresa finale. 
E qui casca l'asino, perché se è vero che sappiamo benissimo che la sorpresa finale arriva di sicuro - lo spettatore SA dai titoli di testa che sul finale ci sarà la scena "maddai era tutto preparato dall'inizio, magguarda che furbastri! Ah ma io l'avevo capito!" - è anche vero che c'è sempre la possiblità di sorprendermi, architettando un pacco, doppiopacco e contropaccoto ai miei danni di spettatore smaliziato.
Cioè la truffa finale ai miei danni la devi pensare bene perché io in quei 100 minuti scarsi già mi sarò fatto tutta la mia lista di possibili svolgimenti, quindi devi pensarla bene, e non limitarti a un paio di cambi prospettiva (lui era in combutta con lei, lei in combutta con l'altro, l'altro con lui. no, non vi ho spoilerato, era un esempio, malfidati). Poi, lasciamo perdere che il film abbia un montaggio CRIMINALE (bicchieri mezzi pieni, poi vuoti, poi di nuovo pieni. Teste che guardano a destra nel campo, a sinistra nel controcampo. Insomma un'antologia di bloopers), e cerchiamo di fare poco caso al fatto che la figura femminile ci esce veramente come una povera oca (uno si aspetterebbe che la ragazza fosse la più furba di tutti, e invece...) e facciamo finta di non aver notatao che la sorpresa finale fa leva su un naturale razzismo dello spettatore (sai, quella cosa che Will è nero e tutti gli altri sono bianchi), tutto è affogato in fiumi di Martini, vestiti eleganti e faccette da teddy bear di Will, può andare anche bene.
Il film è palesemente costruito per fare CV a Margot Robbie, che tutti noi amiamo ricordare così:
Già, lei, quel capolavoro di bionda di Wolf Of Wall Street che, diciamolo - anche se le bionde da queste parti, nonostante tutti gli sforzi che fanno per farsi notare, non sono molto considerate - è davvero un capolavoro. Ah ma io l'ho detto tanto tempo fa eh.
Certo, dopo Wolf of Wall Streetè già impelagata nella figura della ragazza che sta sempre in mezzo al lusso e ai soldi
ma insomma, buttali via.
Inoltre Focus serviva anche a vedere come interagivano Will e Margot che saranno in un futuro cinecomics, uno dei cento, lei nei panni di questa, sperando che Jared Leto ci metta lo zampino, sai per il gossip
No perché Focus in quanto a gossip già ha fatto il colpaccio
Che scandalo. Non si poteva proprio immaginare. Comunque poi dici il lavoro dell'attore. C'hai 45 anni e (sì ok stai messo bene ma cribbio, è il tuo lavoro) ti mettono a fare film con queste 23enni emergenti e tu... be'... che altro puoi fare se non farti delle photoboot alzando la magliette. Cosa altro? Matthew McConaughey che avrebbe fatto?
Insomma Focus si piglia un Chicken - da non confondere con i Chicken per i film belli, diciamo che è un Chicken per Margot, pollo per pollastra. Ora, non dico di andarci al cinema, figurati, ma se arriva quella sera della settimana in cui proprio non vi va di vedere il vostro solito film polacco di 4 ore in bianco e nero - di solito a me succede il martedì - Focus è proprio il film perfetto per rimarcare la vostra supremazia sui cuscini del divano.

Black magic woman

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The Woman in Black 2
Trama: Orfanotonfo

Qualche anno fa c'era stato Harry Potter che doveva uscire dal personaggio e tentava la carta horror con un film Hammer che non era proprio il peggior horror del mondo ma ovviamente neanche il migliore (che poi, qual è il miglior horror del mondo? Questo? Questo? Domande che non vogliono una risposta...)
Il seguito era la cosa di cui meno sentivamo la mancanza al mondo. Soprattutto se con la scusa del sequel non facevano altro che un remake della Spina del Diavolo o di tutti quei dannati horror tutti uguali con bambini odiosi sempre zitti strambi tipo questo
alle prese con fantasmi donne coperte da veli neri. La solita pappardella con apparizioni, sparizioni, magheggi, bamboline che si girano.
Inutile come inutile è questa recensione brevissima fatta corta più che altro per una sorta di protesta che capisco solo io per il fatto che commentate poco e allora uffa, come se poi non fosse colpa mia che se pure commentate io poi non rispondo.
Intanto Harry Potter ancora tenta di uscire dalla possessione del maghetto, di solito per farlo usa la testa, a volte ci si applica delle corna altre questa parrucca qui:

Extension applicate per il ruolo di Igor nell'ennesimo Frankenstein in arrivo. Igor?!
Comunque siccome io alla fine non riesco ad avercela con voi fino in fondo (e anche non riesco a far passare giorno senza fare dei post inutilmente iperlunghi anhce per film che non meriterebbero che tre parole, dammi tre parole sola, cure, dolore) allora ecco in regalo qualche splendida locandina Hammer in altissima risoluzione non mi chiedete dove le prendo tanto non ve lo dico:

SIAMO SERIAL • The Last Scem on Earth

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A volte mi scoccia avere sempre ragione. Ma solo a volte eh. 
Infatti aver avuto, nell'ultimo paio di mesi, la prova provata che quando dicevo "le serie TV sono morte, o comunque in un coma molto molto profondo" avevo ragione da vendere (oltre a tutto il resto della roba che ho da VENDERE! ORA!), mi ha reso stranamente di buon umore. Sarà la sensazione di essere un po' guarito da una febbre che mi ha fatto vedere, negli anni, idiozie come il Dracula elettricista, le ultime serie di Dexter, arrivare al finale di True Blood, quello con i poliziotti robot, tutta la prima serie di S.H.I.E.L.D.S. e tanti altri che, per buona sorte, ormai ho anche dimenticato. Riesco, il primo a stupirmi sono io, a dire no a certe visioni che so già non mi piaceranno. Certo questo trasisce un po' il mio credo, cioè vedi tutto, al massimo dopo ti penti, ma se prima davo alle serie tv che non mi piacevano alla prima puntata più possibilità di "crescere" (di solito 12 possibilità, la lunghezza media di tutta la serie in questione), ora se la prima puntata non mi piglia almeno al 87% la mollo senza pentimenti.
Insomma siamo allo stallo più completo, mi chiedo anche come possano aver fatto gli ultimi Grammy e gli ultimi Golden Globe... a chi l'hanno dati i premi? Quindi se la rubrica SIAMO SERIAL sarà sempre più sporadica è colpa loro, non mia. 
O è tutta colpa della bellezza di Breaking Bad di cui riparliamo domani? No, non solo. È anche colpa della bruttezza di tante novità uscite negli ultimi tempi (leggi paio d'anni) e della pigrizia di chi le sta scrivendo e producendo. Nuovi livelli di pilota automatico mai raggiunti prima. È la fine amici, ve l'ho detto e ve lo ripeto. Le fine delle serie è dietro l'angolo, non basteranno le scimmi sceneggiatrici a salvarla.

A proposito di Fine e scimmie:
12 Monkeys
Trama: Scimmia vede scimmia rifà

Che poi ero partito anche con delle buone intenzioni, avevo addirittura digerito che fosse SyFy, pur conoscendo l'abitudine di SyFy di produrre solo merda e servirla su piatti di altra merda essiccata (sì. ho una fervida fantasia, Dr. Freud) ed essere contenta di farlo, non capirò mai chi idolatra la merda che produce la SyFy (o l'Asylum per dirne un'altra) tutti contenti di dire "ho fatto il film di merda con gli effetti di merda e a voi piace quindi faccio anche il seguito ancora più di merda tanto ve la papperete pure quella!"
La nuova moda di rifare in versione serial film più o meno vecchi è già al capolinea. Oltre a Fargo, che comunque del film coglie ambientazione e tematiche e solo lateralmente la storia, sono già stati dei fallimenti robe tipo From Dusk Till Dawn e Rosemary's Baby. Non fa differenza queste 12 Scimmie, tratto dal film di Gilliam che avevo rivisto bellissimo qui e aveva anche fatto recensire da altri qui. Il serial è tutto sbagliato, diluito e per nulla interessante. Ma la cosa peggiore è il cast. Io capisco che sei SyFy e non hai i soldi per gli attoroni, ma dio santo, come fai a scegliere 'sti tre imbecilli
Soprattutto il protagonista. Ok, di Bruce ce n'è uno e dubito avrebbero potuto trovare qualcuno al suo livello (ma date le cagate che sta facendo ultimamente non è detto che non avrebbe accettato di farne parte), ma un protagonista così scialbo non si sa proprio dove l'hanno trovato, al mercato delle pulci? E poi fuori Brad Pitt dentro ragazza interrotta che fa i murales scimmieschi alla Banksy è proprio roba da matti

Rimpiangerete il film. Rimpiangerete addirittura Madeleine Stowe. Rimpiangerete di essere nati forse. Non la vedrete neanche fosse l'ultima serie sulla Terra. Come questa d'altronde:
The Last Man on Earth
Trama: I Am Legger

TheLMonE è una comedy, pratcamente la versione ridere di I Am Legend. E vi sarete accorti che io le comedy non me le vedo. C'è poco da ridere, e anche quando ci provo, non rido. Non ho il pulsante della risata registrata, io.
Ma questo partiva da due presupposti interessantissimi: scritta da quelli di Piovono Polpette/LEGO Movie/21 e 22 Jump Street + ultimo uomo sulla terra. Poteva a rigor di logica dare mille spunti di ridere fortissimo. E, non fosse che, come mi è stato giustamente fatto presente da più parti, tutte le gag del primo quarto d'ora sono le stesse di Homer Simpson fatte 15 anni fa o quelli di Zombieland 3, 
riesce effettivamente a strappare qualche sorriso, e addirittura una risata alla gag lunga del multi-Wilson di Castawayiana memoria
Ma poi, a minuto 16, arriva lei:
No scusate, lei:
E tutto diventa letteralmente o-dio-so. Non che il protagonista maschile fosse il massimo: è quello di Mac Gruber, uno del SNL che non fa ridere mai, ma data la barba lunga almeno non si riconosceva
ma la protagonista femminile è talmente ODIOSA, col suo fare da bruttona cagacazzi precisetta petulante ossessiva sfigata, che veramente non esiste cliché più tritato e tritapalle. 
Allora, se proprio vogliamo - e anche questo non sarebbe stato poi così originale - era meglio fare lui precisetto e lei casinara... Dice che tra poco arriva anche Betty Draper, ma io avrò già smesso di vederlo. Anzi, ho già smesso, perché la sensazione diffusa dalla prima puntata è ben riassunta in questa gif:
 
E se io fossi l'ultimo uomo sulla Terra? Pensa. Cosa farei? Prima di tutto mi trasferirei in un cinema. Cioè proprio a viverci. E inizierei a vedere film su film, mangiando pop corn (senza fare rumore che sennò disturbi) e provando ogni tanto a cambiare posto per vedere se si vede meglio da una fila o dall'altra. E me ne starei lì, finalmente con tutto il tempo di vedermi i film che riempiono il mio HD e non ho mai il tempo di vedere.
Farei una mega mission di tutti i film post-apocalittici

iniziando da quello originale con Vincent girato a Roma, questo:

poi il remake con gli occhi bianchi:
e la puntata di Ai confini della realtà:
e poi tutti gli altri. Poi, i casi sono due, o mi mandano l'ultima donna sulla terra, che però deve essere come dico io, mica come la protagonista del serial eh! E manco come Betty Draper se è per questo... deve essere una capace di fare i pop corn, cioè toglierli dalla pentola al momento giusto, né troppo bruciacchiati né con troppi ancora non esplosi che poi ti spacchi i denti poi vallo a trovare l'ultimo dentista sulla Terra, oppure, una volta visti tutti i film e arrivato al punto che mi mancano solo quelli SyFy o Asylum, mi butto sotto la prima macchina che passa. Ah, già...

Lo sai cosa mi fa più paura del pensiero di rimanere l'ultimo broccolo di tutti? Che mi adatterei, mi adatterei maledettamente bene.
L'ultimo broccolo sulla Terra, che sballo.

SIAMO SERIAL • Lost Saul

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Come quando alla fine di Lost eravamo in trepidante attesa del nuovo Lost (leggi Flashforward che infatti si è visto quanto è durato e altri che non mi ricordo neanche il titolo ma ricordo bene che promettevano tutti "grandi misteri, grandi segreti, grandi frasi in sospeso" e poi si rivelavano delle stronzate senza capo né coda , ora siamo tutti in lutto per WW e JP, e aspettiamo il nuovo Breaking Bad, un metadone che ci allievi la rota. Ma, ormai siamo più che certi, non c'è nulla come BB e all'orizzonte nessuno sembra capace di fare non dico meglio, quantomeno uguale.
Neanche i suoi stessi creatori, che come assassini che tornano nel deserto del delitto, hanno rimontato baracche e burattini in quell'amena località che risponde al nome di ABQ (che è diventata meta di pelegrinaggio e lancio di pizze sui tetti di una casa, giuro) e hanno creato lo spin-off tanto atteso quanto temuto:
Better Call Saul
Trama: Olimpiadi di Saul

Ovviamente è del tutto inutile che io stia qui a riassumervi BB, a raccontarvi di Saul Goodman, di stare a dire quanto timore (anche un po' reverenziale) potesse incutere un progetto del genere. Prendi uno dei personaggi favolosi - stavo per scrivere "meglio riusciti", ma poi ho pensato "ci sono personaggi poco riusciti in BB?"... no dico, voi non lo vedreste un serial tutto incentrato su Hank & Gomie? Sulla famiglia Salamanca? Su Gus? Cavolo io ne vedrei uno anche che mi racconta solo di Gale o delle avventure fattone di Badger & Skinny Pete "due dei più spietati assassini del Nuovo Messico [cit.] - e ne fai un serial tutto suo, ambientato nello stesso posto, ma tanti anni prima, un prequel che possa raccontarmi il "come siamo arrivati a questo punto?", che mi dia la stessa dose di cinismo, criminalità, qualità, regia perfetta, momenti memorabili e aggiunga, rispetto alla serie madre, solo tanto tanto Saul, il che vuol dire parlantina, furbizia, sagacia e tanto tanto Bob Odenkirk, uno che rimarrà legato al personaggio di Saul per sempre, e deve ritenersi fortunato.


Che progetto rischioso. 
Ci sono riusciti? Comsì comsà.
Allora mettiamola così: Better Call Saul è sì una minestra riscaldata, ma la minestra era la più deliziosa, incredibile, gustosa minestra che tu avessi mai assaggiato in vita tua, e cavolo, tu la odi la minestra!
Che poi a volte le cose riscaldate sono anche più buone di quelle appena cotte eh, prendi che ne so, la pasta al sugo, poi te ne rimane un po' e la metti in padella con un po' d'olio e quella diventa scrocchiarella non sai che te magni.
BCS è così, è uno spin-off che, ovviamente, ammicca a BB ad ogni inquadratura, tanto che la speranza recondita di ogni spettatore è quella di vedere apparire, magari in un fast-food, in fila a fare la spesa, a ritirare i soldi all'ATM, Walter o Jesse, o Hank o MArie o Skylar o uno qualunque dei personaggi che abbiamo conosciuto in BB, perché la sensazione di lutto, dopo che la parola fine è scesa sulla loro epopea (come altro definirla?) è molto forte e si fa sentire.
Ogni volta che li vediamo in film che hanno girato dopo o prima:

gridiamo YOUKILLUNCLEHANK"i am the one who knocks" o "YO!". E sarà così per molto tempo ancora, per alcuni di loro sarà così per sempre.
E quindi te la mangi e bevi col risucchio la minestra Saul perché i tipi che la fanno sono proprio gli stessi, Gilligan e compagni, ed essendo tantissimo bravi, nulla di quello che fanno è davvero brutto, non pò esserlo, non ci riescono a fare cose brutte.
Lo vedi perché c'è Saul e perché c'è Mike che è un personaggio bellissimo, tragico e granitico

Lo vedi perché sapere il passato di Saul e Mike è interessante come lo sarebbe di qualsiasi altro personaggi di BB, insomma lo vedi perché oh, è l'universo BB quello di cui stiamo parlando!
Ma c'è un ma. (E te pare che non trovavo un "ma" mammaehh mammaeeh). Ah una cosa, prima che lo pensiate e me lo scriviate nei commenti: parlerò al netto del discorso soldi che se hai una gallina dalle uova d'oro come BB per le mani capisco anche che vuoi monetizzare il più possibile finché dura.
Non trovate che il vero coraggio sia lasciare alcune cose, soprattutto quelle Grandi, così come sono state? 
Pensate al primo Matrix. Pensatelo unico, che sta lì, al suo posto, senza le zavorre del 2 e del 3. Pensate a dire "Cristo Matrix che cazzo di Capolavoro" ma senza la frase che viene sempre dopo "però i seguiti che merda". 
Insomma hai fatto una serie che ha segnato uno spartiacque nella serialità internazionale, che ha dato vita ad altre serie, a film, a gadget e a un intero giro di turismo la città che ormai è tutta brandizzata BB, cartelloni degli avvocati compresi:

BB ha creato addirittura un genere (il genere "vendo la droga ma vivo la vita di tutti i giorni e non quella di Scaface", lo hanno capito pure in itaGlia che tira questo genere, pensa quanto è diventato seminale...).
Ecco, le sei puntate che abbiamo visto, perché so che le abbiamo viste tutti quanti, sono state belle, certo, piene di cose cool e di "breakinbaddate" (inquadrature dal basso, facce sconvolte nel deserto, Tuco), abbiamo visto nuove sfaccettature dei personaggi, Saul con i capelli, Mike che piange

ma anche cose un po' noiose (a voi davvero interessa tutta la storyline del fratello pazzo? A me no... Ecco, forse le storyline mi paiono un pò fine a se stessi...)
E poi, ultima cosa, che poi sembra che non mi piace mentre invece mi piace, penso anche che i personaggi morti dovrebbero rimanere morti, rovina il ricordo della loro morte così. Come andrà andrà, rivedere Mike in azione è come dimenticarsi della sua tragica dipartita per quella brutta malattia, la Rosichite (ce l'aveva WW).
Piccola parentesi inside joke. Era quello che tutti ci aspettavamo, mille inside joke ad ogni puntata per i fissatoni che si mettono a guardare e riguardare l'episodio in cerca di indizi e rimandi. Ce ne sono stati, meno di quanto ne aspettassimo (non contando i nerd che si mettono a dire che una faccia illuminata solo per metà è l'inside joke di questo), ma eccone alcuni carini:
Hanno già rinnovato il serial per la seconda serie, ma non credo durerà molto. Anzi forse sarebbe stato meglio che Better Call Saul fosse un divertissement della durata di una stagione, nato dall'urgenza di raccontare qualcosa lasciato in sospeso, nato dall'amore per il personaggio, nato dalla voglia di farlo per farlo e non per riscaldare la minestra e basta, perché anche se la minestra rimane buona, non è che se la riscaldi dieci volte l'anno sempre la stessa te la puoi continuare a mangiare senza vomitare, e rovinare il ricordo della minestra originale. E congelarla non vale.
Qualche nuovo illustrarobo:
Comunque a proposito di vomito, è uscito negli ultimi un altro cofanetto definitivo di BB (ma non era già questo quello definitivo?) che "vanta" le copertine di Ralph Steadman, quello pazzo che ha fatto le cose di Paura e delirio a Las Vegas che per carità ok, va bene tutto quanto, nome mitico e vabbè, ma cristo, fanno cagare. No perché se pensi a tutta la fan art incredibile (che raccosi QUI) uscita negli anni di BB finire che poi quello col nome tutelare fa 'ste cose, boh, mi pare uno spreco. È come quando lo scorso anno Glazer fece la locandina di Mad Men... A voi piacciono? Mentre ci pensate vado a scongelare la minestra.

CB su FUMETTOLOGICA

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Evviva i fumetti! Abbasso i fumetti! Evviva i cinecomics! Abbasso i cinecomics! 
Sulla questione Cinecomics SÌ / Cinecomics NO non ci dormiamo la notte, e sembra che ultimamente non ci dorma neanche Hollywood, tanto che a un film come Birdman, che parla anche di questa moda (che poi, moda, qui hanno pianificato tutto per i dieci anni a venire, neanche i Dieci Comandamenti erano così invasivi sull'altrui libero arbitrio) di fare i film tratti dai fumetti gli danno l'oscar, a quello delle ragazze blu mocciolose gli danno la Palma d'Oro e che, al netto di premi importanti, ogni settimana c'è almeno un cinecomics nuovo in sala;insomma viviamo in un mondo in cui i fumetti sono il nuovo punto di riferimento per fare film di ogni genere, lo avresti mai creso quando vedevi Rocketeer?
Capacitatmi di tutto ciò con un certo anticipo rispetto a tutti gli altri, ho deciso di punto in bianco di collaborare con il più autorevole sito di fumetti italiano: FUMETTOLOGICA, logico no?
Scriverò di Cinecomics, ma non di Tony Stark che regala braccia bioniche a bambini o dei film di ultima generazione, parleremo invece di quei film tratti da fumetti ma tanti tanti anni fa, quelli che manco ti ricordi, sì insomma quelli che tanto non vedrai perché quelli di adesso sono meglio visto che ci spendono i miGlioni e ci stanno gli "attori famosi uniti!".
Io volevo parlare di Tank Girl insomma. Invece per il mio primo sproloquio fumettologico ho avuto degli incontri ravvicinati con lei:

e con lei:

Com'è andata la mia avventura con queste due sfitinzie lo potete leggere spingendo con suadente delicatezza ma anche spietata follia omicida QUI.

Criminali da strapazzo #1 • Oh hacker che bontà

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Siccome ho visto un sacco di film di criminali, ma tutti brutti, ho deciso che questa settimana va così: un film di criminalità disorganizzata al giorno. Dài, magari arriverà la volta che avrò visto solo film che raccontano di ragazze in bikini minimali... 
Iniziamo con la criminalità più pericolosa di tutti, quello che viene dal computer! Che paura! Può colpire tutti, da tuo cugino a Barack Obama, grazie cugino! [cit. coltissima]!
Il primo ad essere colpito è Thor in:
Blackhat
Trama: Thor di controllo

E anche Michael Mann se lo semo giocato.
Dopo Ridley Scott, dopo Oliver Stone, se vogliamo Joe Dante, se vogliamo Danny Boyle, se vogliamo molti altri che ora non mi vengono in mente ma ci sono, insomma registi che in passato erano bravi quando non bravissimi, anche Michael Mann si è rincoglionito e ha fatto un film brutto, ma proprio brutto eh.
Già, non credete a quello che vi diranno gli smanettoni sulle riviste di informatica hipster, cose tipo che "Blackhat per la prima volta porta dignità all'hacking", che riassumendo è quella pratica di entrare nell'account facebook del fidanzato e vedere se chatta con quella che gli mette sempre troppi like alle sue foto in costume, che non l'ha visto la stronza che è "engaged" ma guarda questa se la becco gli stacco le mani il ragazzo mio!... ah non è questo l'hacking? Ma pensa... ah dici che con il computer si possono passare milioni e milioni di informazioni segretissime in cambio di milioni e milioni di soldi? Ma pensa... e io che pensavo che facendo ChickenBroccoli avevo trovato il modo più intelligente di usare l'internet.
Dicevamo... portare dignità all'hacking, cioè fare in modo che le operazioni criminali sul web raccontate nel film siano verosimili (peraltro smentendosi dopo dieci righe con un bel "scambia la plausibilità con lo spettocolo"), non come quella volta che un tagliaerbe divenne superintelligente ma criminale o quell'altra volta che rubarono l'identità a Sandra Bullock e poi dovettero risarcirla con un oscar, e neanche come tutte le altre volte che criminali di ogni specie entrano nei computer altrui e fanno la qualunque quando in fondo per evitare tutto questo bastava... SPINA DELLA CORRENTE STACCATA NO??!!! HELLOò!!??
Insomma adesso sarebbe verosimile un film con un hacker che ha queste fattezze:
E questo corpicino qui:
e che per (quasi) tutto il tempo dice cose senza senso in codice html, però a voce. Quindi tu stai lì e ti viene una gran voglia di giocare a Crossy Road, un gioco bellissimo dove tu sei un pollo o tutti degli altri animali matti (ma io uso sempre il pollo, ovviamente) isonometrici e devi attraversare la strada evitando di essere schiacciato.
Bellissimo Crossy Road. Altro che Blackhat.
Insomma Thorhacker è un pirata informatico tanto bello (infatti lui hackera solo con camiciole di tela aperte fino all'ombelico) quanto scemo (ah, poi vogliamo parlare di realismo? E come la mettiamo con la solita scena di gente che batte a casaccio pulsanti sulla tastiera e gli escono i codici supersegreti? Sai che succede nella realtà in scene come quella? Succede apamdòafèù kfknqocsdncwo oef ldnsdfohflsM Ssf sldj aoewjf ecco cosa succede!) che sta in carcere ma viene liberato perché è l'unico che può aiutare i nemiciamici America e Cina - che sono i protagonisti di una nuova guerra fredda di cui nessuno è a conoscenza a quanto sembra - a sgominare un non meglio identificato terrorista che ha fatto scoppiare un reattore nucleare cinese ma è solo un colpo d'avvertimento, sicuramente ha un piano più grosso, un piano più forte (!), e Thor hackerotto poliziotto scoprirà la verità, facendosi aiutare da una guardia cinese e, già che c'è, tanto per suggellare la ritrovata amicizia USA-China, scopandosi la di lui sorella cinese, che dopo 4 anni di carcere va bene tutto si sa.
Detta così uno si potrebbe aspettare anche una sorta di Heat ma versione china web, dove magari ci sono belle scene di montaggio alternato tra sparatorie coi mitra puntati (un grande classico di Mann) e scene di corsa contro il tempo web per scoprire chissà quale password.
Invece no, invece tutta la parte telematica è NOIA perché useranno pure tutti nomi giusti e i processi di intrusione saranno anche studiati a pennello, ma oh, voi avete mai provato a parlare con un programmatore? Quanti sbadigli ogni minuto? Ecco.
Insomma non è un caso se non esistono film che durano più di due ore con gente che parla di intel inside, schede madri, chip, trick, track, ballac, processori e cose così tutto il tempo, perché lo capirebbero solo gli smanettoni e non è divertente per tutti gli altri. Quindi che tu mi racconti come hanno fatto questi a entrare nei supercomputer, e me lo racconti come farebbe un professore di informatica su RAItre alle 5 di mattina, è normale che io mi annoio. È la differenza tra un congresso di paleontologia e Jurassic Park.
La parte action poi è autocitazionista, con un finale in mezzo alla folla indocinese di gente che si spara e nessuno dei migliaia di indocinesi si accorge di nulla.
Sarà anche che Thor è un attore ai minimi termini, fa la faccia sempre concentrata e non potendo essere del tutto muscolare (un pochino, ma più che altro sta seduto tutto il tempo) non è proprio nel ruolo che gli si confà. Ah, e pure il terrorista, che doveva essere cattivissimo, in realtà è Alan di Una notte da leoni, cioè non l'attore, ma uno che ha lo stesso fisique du role.
Peccato perché da Mann uno si aspetta sempre un filmone, in fondo è uno dei pochi che è sempre riuscito a coniugare blocbuster a film d'autore, con la sua bella fotografia algida piena di luci, palazzi, asfalto, cioè roba che no Mann, no Nolan ricordiamolo sempre. Invece questo è il suo film peggio riuscito, esatto, meno riuscito di Miami Vice, e ho detto tutto.
Tornando al commento linkato prima della rivista smanettona, il punto è proprio quello: dove avrebbe potuto e dovuto essere meno plausibile - tutta la parte hacking - non lo fa, quindi noia, mentre invece dove avrebbe, a rigor di stile Mann, essere molto plausibile, la parte action, svacca in questa scena finale dove la gente spara ad altezza thor e non uccide nessuno. Ah già che i cinesi sono tutti bassi...
Quindi rivediamoci Nemico Pubblico (non quello di Mann) in cui tutto internet era contro Will Smith e lasciamo stare gli smanettoni, ma non prima di...
Qualche Hacker del passato più o meno lontano! SVEGLIA!!0000111101011!

Computer Movie animated GIF

"Plague," The Girl with the Dragon Tattoo Played by Tomas Köhler. Identified in the novel as living in a basement apartment.

Criminali da strapazzo #2 • Heineken Cretin' Festival

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Continuiamo a parlare di questi imbecilli che un giorno si svegliano e vogliono fare dei film su degli imbecilli che si improvvisano criminali e fanno ovviamente la fine degli imbecilli, sia i primi che i secondi.
La fiera dell'imbecillità si trasferisce ad Amsterdam in occasione di un film orrendo intitolato
Kidnapping Mr. Heineken
Trama: E mi mangiai il suo fegato con delle fave e un bel boccale di birra doppio malto

Dovrei imparare a fidarmi di me stesso. È dal 2009 che, finito un film qualunque, vado su Google a cercare la locandina da mettere qui. Inevitabilmente, quando su Google appaiono più di tre versioni della locandina del film, quel film è un'immondizia.

Che poi nell'ultima hanno messo la stella rossa che più che Amsterdam e birra pare il rapimento di un russo della vodka.
Comunque questa cosa delle locandine diverse non mi dà pace, lo so che può sembrare una cazzata senza importanza, ma ogni volta che mi capita ci perdo il sonno (dalle 23:32 alle 23:36 di solito). Non so se dipende dalle difficoltà di distribuzione, difficoltà che a quel punto diventano chiare, il film è orrendo, perché qualcuno vorrebbe distribuirlo? Solo perché la scritta è diversa sulla locandina? Magari fanno più copertine per diversi mercati? Ma perché allora sono sempre in inglese? Oppure magari sono locandine che girano prima della distribuzione finale (in editoria succedono cose che voi umani...) Sarà come sarà, ormai non è più statistica, è una certezza: molte locandine molto orrore.
E infatti questo è un film ignobile, che coinvolge però degli attori con una certa dignità, più o meno..
Non parlo ovviamente di Jim Strugges che, guarda, come sapete io non sono cattivo a gratis (!), ma sono proprio contento che la sua carriera stia ormai annaspando in produzioni di terzo piano, non vedo l'ora di vedermelo protagonista di un film Asylum insieme a Luke Perry e Pamela Anderson... perché diciamolo, ma quanto recita male Strugges non si può sapere. Era salito alla ribalta con quel film beatlesiano facendo quello romanticone innamoratone e lì è rimasto, sempre a fare film più o meno innamorosi, ma sempre con una sola unica insopportabile espressione da monciccì innamorato, tipo questo, o questo, o questo.
Qui si ossigena i capelli e pensa di poter fare il criminale. Povero illuso.
La sua banda è composta da tizi altrettanto allo sbaraglio: Sam Avatarthington che non si capisce come ci sia finito in questa produzione proto-televisiva, il fratello di Sookie e altri tipi che servono a far mettere delle foto sui vari tumblr di ragazzine che ormai li usano come fossero i diari con le foto degli attori preferiti.
Ma più di tutti ci si chiede come Sir Antony - ho un amico per cena - Hopkins si sia lasciato convincere a fare il rapito:
La storia - vera - è quella del rapimento del magnate della birra Heineken, sì proprio quella che voi vi scolate tutti contenti ai concerti di pogare e fanghiglia e gente sudata, che pazzi, ma non pazzi come queste 5 mezze tacche che, correva l'anno 1983, rapirono questo tizio ricchissimo e per ridarlo indieto chiesero gentilmente, ricevendolo, strano perché a volte magnate rapito magnate incatenato, il riscatto più danaroso di sempre, per poi ovviamente finire tutti in carcere, bravi stronzi. 
A fare Heineken appunto ci sta Hopkins. Ora, non che Hopkins non abbia fatto stronzate in passato (Zorro anyone?) ma insomma arrivati ad una certa età ci si aspetterebbe anche un qualche raziocinio nelal scelta dei copioni. Certo bisogna dire che il suo impegno credo non sia stato più lungo di due giorni... ma non fa neanche la figura di una di quelle comparsate che lasciano il segno (William Hurt per poco non ci vince l'oscar, Judi Dench invece ce l'ha vinto proprio). Il suo personaggio, che avrebbe dovuto essere sagacissimo tanto da passare da rapito a "pain in the ass" dei rapitori, è solo un rompipalle senza fine, io se rapivo uno così lo ammazzavo dopo tre minuti, rinunciamo ai miliardi di soldi ma sai che soddisfazione.
Il film è brutto, peggio ancora di quello di ieri, tutti gli attori sembrano essere in uno stato di perenne imbarazzo, o, nel caso di Strugges che invece se la sente calda, l'imbarazzo lo provocano.
Scoliamoci una birra e non pensiamoci più.
Ah già, sono astemio, che diamine.
Facciamoci rapire da questa gallery inutile gente rapita per riscatto (o per tortura)!


Criminali da strapazzo #3 • American Mest

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Non voglio sprecare più di minuti totali 10 per scrivere questa recensione (che va veloce anche perché oggi ho scritto altro che scoprirete domani).
Ancora criminali, ancora imbecilli allo sbaraglio sia nella finzione cinematografica che sui set del film, che si chiama...
American Heist
Trama: Adrien Body 

...ma avrebbe potuto avere qualsiasi altro titolo, qualsiasi altro attore, qualsiasi altra storia, sempre una merda sarebbe restato.
Ora mi piacerebbe lanciarmi in un lunghissimo discorso su quello stato di Limbo (non so come altro definirlo, Limbo mi sembra perfetto) in cui tutta una cinematografia "galleggia": un Limbo che non sta né nell'Olimpo dei film dalle grandi produzioni (che anche se non assicurano grandi incassi comunque vedi che c'ha lavorato un po' di gente e che le intenzioni erano comunque di fare un Film con la F maiuscola. Poi magari è un Film di merda, ma non era quella l'intenzione iniziale...) e non sta neanche in tutta quella produzione che fa i film sapendo benissimo che verranno orrendi anzi lo fanno di proposito tanto i ragazzini li vedono tutti insieme per ridere.
Ecco, AH è proprio un film da Limbo, non è bello perché dai, un film con protagonisti Adrien Brody conciato così tutto bullo con a giacca di pelle e il fisico di uno con il tifo che non farebbe paura a un pupazzo di neve
cioè tipo che qui incute molto più timore
Il fatto è che secondo me il ragazzo si è distratto troppo negli ultimi anni, tra amicizie con Briatore e...
e poi quell'altro, Anakin, coso, Hayden Christensen che poraccio ci si impegna pure un pochetto ma con risultati scarsissimi
come poteva essere?
Il brutto è che il tutto ha una mezza aria di Fast & Furious, ma senza Toretto e senza macchine veloci. Pensa che bello. 
Fratello Anakin è buono, fratello Adrien è cattivo. Insieme ad altri cattivissimi di colore organizzano una rapina in banca. Finisce un macello.
Ah, finisce che Adrien prende a pugni il fratello per farlo tumefare in faccia così può uscire dalla banca facendo finta di essere uno degli ostaggi.
Sapete perché vi ho detto il finale? Perché vi voglio bene. L'ho fatto per voi. Forse ore voi non copirete, ma l'ho fatto per il vostro bene.
Comunque la fine che ha fatto Adrien Brody - un uomo che ha vinto un oscar signore e signori, un oscar! - è veramente da studiare nelle università di antropologia. Che poraccio. C'ho parcheggiato da mesi il bio-pic televisivo di Houdini - che tutti sapete essere uno dei mie personaggi preferiti in assoluto di sempre - per non incazzarmi... ancora di più dopo aver saputo che l'avrebbe fatto Brody.
Che t'aspettavi da un film Limbo?
Ed ora, tutta una serie di rapinatori di banche mascherati in gif, tanto per
E nulla... ci ho messo un'ora... facessi una rapina sarebbe un fallimento. In 90 secondi tutti fuori. Dopo tre ore sto ancora lì a capire qual è il numeretto mio...
Awkward Bank animated GIF
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